
"LA FAMIGLIA POGGI È VITTIMA DI UNA CAMPAGNA DIFFAMATORIA DA PARTE DI ORGANI DI INFORMAZIONE E SOCIAL, CHE NON RISPARMIA NEMMENO LA AMATA CHIARA” – I LEGALI DELLA FAMIGLIA POGGI CONTRO “LE IENE”: “HANNO ADOMBRATO UNA PRESUNTA RELAZIONE SENTIMENTALE DI CHIARA CON UN 'UOMO ADULTO', UTILIZZANDO A TAL FINE LE RISALENTI DICHIARAZIONI DI UNA PERSONA DECEDUTA, GIÀ ALL'EPOCA RITENUTE DEL TUTTO FALSE” – LA TRASMISSIONE DI MEDIASET HA RIPORTATO LA VECCHIA TESTIMONIANZA DI UN UOMO, ORMAI DECEDUTO, CHE RIFERIVA DI UNA DICERIA SECONDO CUI LA 26ENNE AVREBBE AVUTO UNA RELAZIONE PARALLELA A QUELLA CON ALBERTO STASI - RELAZIONE AMOROSA SEGRETA CHE VERREBBE CONFERMATA DALLO SCAMBIO DI EMAIL INTERCORSO TRA CHIARA E UNA SUA AMICA IN CUI LE DUE PARLANO DEI LORO “INTRALLAZZI”
FAMIGLIA POGGI, NOI E CHIARA VITTIME CAMPAGNA DIFFAMATORIA
(ANSA) - MILANO, 04 GIU - "La famiglia Poggi è da settimane vittima di una assillante campagna diffamatoria da parte di organi di informazione e social, che non sta purtroppo risparmiando nemmeno la amata Chiara". Lo affermano, in una nota, gli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna, legali della ragazza uccisa nella sua abitazione di Garlasco il 13 agosto di 18 anni fa.
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"Ieri sera la trasmissione le Iene ha addirittura adombrato una presunta relazione sentimentale di Chiara con un 'uomo adulto', utilizzando a tal fine le risalenti dichiarazioni di una persona deceduta, già all'epoca ritenute del tutto false - aggiungono i legali della famiglia Poggi -. La continua sovrapposizione fra fughe di notizie, vere o presunte, riguardanti l'attività di indagine e le autonome ricostruzioni romanzesche liberamente costruite dai soggetti più vari, ha determinato l'incontrollabile diffusione di ogni genere di insinuazioni in totale dispregio della realtà dei fatti e del rispetto dovuto ad ogni singola persona a qualsiasi titolo coinvolta nelle vicende in questione".
"Nell'auspicio che le autorità preposte possano a loro volta contribuire a porre fine a simili reiterate condotte illecite - concludono i due avvocati - la famiglia Poggi provvederà da parte sua a ogni opportuna iniziativa giudiziaria a tutela della dignità e dell'onore di Chiara".
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VIDEO - DELITTO DI GARLASCO: CHIARA CUSTODIVA UN SEGRETO?
“CHIARA POGGI AVEVA UNA RELAZIONE CON UN ALTRO UOMO?”. LE DICHIARAZIONI INEDITE DI 6 ANNI FA A LE IENE SULLA DICERIA CHE “SI MORMORA A GARLASCO”
Estratto dell’articolo di Claudio Savino per www.ilfattoquotidiano.it
“Chiara Poggi aveva una relazione con un altro uomo di Garlasco?”: è da questo interrogativo che parte l’ultimo servizio de Le Iene sul caso dell’allora 26enne uccisa il 13 agosto 2007. Alla base del reportage – realizzato dagli inviati Alessandro De Giuseppe e Riccardo Festinese e andato in onda nella serata di martedì 3 giugno su Italia1 – è la vecchia testimonianza di un uomo, ormai deceduto, resa pubblica ora dalla trasmissione di Mediaset.
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Il testimone parlerebbe di una diceria che “si mormora a Garlasco”, secondo cui la 26enne avrebbe avuto una relazione parallela a quella con Alberto Stasi, l’allora fidanzato condannato in via definitiva per il delitto e oggi in regime di semilibertà. Una presunta relazione amorosa segreta che, come riportato da La Repubblica, verrebbe confermata da un presunto scambio di email intercorso tra Chiara e una sua amica, Cristina Tosi, in cui quest’ultima avrebbe chiesto alla giovane: “Come vanno i tuoi intrallazzi?”. E nella risposta Chiara avrebbe menzionato due figure distinte, identificate dalle 26enne con l’appellativo di “piccioni”.
Un’ipotesi, dunque, che si affianca alle dichiarazioni rilasciate da Gianni Bruscagin, il presunto “supertestimone” de Le Iene che alla trasmissione aveva riferito la sua versione su quanto sarebbe accaduto il giorno dell’omicidio di Poggi.
Al programma investigativo, infatti, l’uomo aveva ricordato la testimonianza di una sua conoscente, la cui zia sarebbe stata vicina di casa della nonna delle sorelle Cappa, le cugine di Chiara mai indagate. Bruscagin aveva spiegato a De Giuseppe che la signora avrebbe confidato alla nipote di aver visto una delle due sorelle – secondo Le Iene l’uomo si riferirebbe a Stefania (non indagata) – mentre tentava di entrare in quell’abitazione sul canale di Tromello (Pavia), il giorno dell’omicidio, con un “borsone pesante” ed “era talmente agitata che non riusciva ad infilare la chiave nella porta”. Il presunto “supertestimone” aveva poi specificato che Cappa sarebbe entrata in casa “e poi è uscita senza borsa”, aveva dichiarato.
[…] La testimonianza esclusiva de “Le Iene” – Il servizio, infine, si conclude proprio con la testimonianza di un uomo, oggi non più in vita, che diversi anni fa avrebbe parlato con i due inviati della trasmissione: “Questa cosa qui l’ho detta (ai Carabinieri, ndr) due anni dopo. Quella mattina lì erano le 7-7.30 mi sono alzato, e andando in bici d’estate vedo con la coda dell’occhio in Via Pascoli una figura curva sulla bicicletta, non vi so dire chi fosse, forse una donna”.
[…] La testimonianza dell’uomo ascoltato dal programma di Mediaset, poi, si sofferma su una diceria che “si mormora a Garlasco”. I due inviati de Le Iene, in questo caso, preferiscono non riferire il nome e il cognome detti dal testimone, specificando, però, che l’uomo ha parlato di “un signore che aveva un debole per Chiara facendo intendere che si trattasse di una relazione amorosa”, racconta De Giuseppe.
Una versione che, all’epoca, avrebbe spaventato anche l’uomo, il quale sembrerebbe essersi pentito del suo racconto: “Io non l’ho detta questa cosa, è così delicata, sono tutte cose a mezz’ombra che non si possono dire e non mi voglio dare una mazzata in testa. Ma se qualcuno da lontano sapeva e riuscisse a collegare delle cose…”, conclude.