
“L’IMPRONTA SUL MURO DELLE SCALE? FU LASCIATA PRIMA DEL DELITTO” – IL BIZZARRO CASO DI LUCIANO GAROFANO CHE, DA COMANDANTE DEI RIS DI PARMA ALL’EPOCA DEL DELITTO DI CHIARA POGGI, OGGI COLLABORA CON LA DIFESA DI ANDREA SEMPIO: “NON SI TRATTA DI UN’IMPRONTA DI SANGUE, MA DI SUDORE. E POI CHI HA UCCISO NON È MAI SCESO PER LE SCALE QUINDI LA TRACCIA PERDE ANCORA PIÙ DI VALORE. L’ASSASSINO? È UNO SOLO ED È STASI. SEMPIO? INNOCENTE FINO A PROVA CONTRARIA…”
Estratto dell’articolo di Andrea Pasqualetto per il “Corriere della Sera”
Generale Luciano Garofano, lei comandava il Ris di Parma all’epoca del delitto di Chiara Poggi, cosa pensa di questa nuova impronta palmare trovata sul muro vicino al corpo della vittima e attribuita ad Andrea Sempio?
«Conosco bene chi ha fatto le indagini in quegli anni, si trattava di miei collaboratori estremamente bravi. Loro avevano considerato l’impronta non utile perché aveva pochi punti d’identità, e quindi rimango perplesso nel constatare che oggi è diventata utile.
Da un’osservazione superficiale mi sembra un’immagine di scarsa qualità, molto poco definita, ma mi riservo di esprimere un parere definitivo dopo un’accurata diagnosi. Bisogna capire se quei 15 punti che la caratterizzano, le cosiddette minuzie dattiloscopiche, sono obiettivamente presenti e se sono davvero coincidenti con quelle di Sempio. […]».
Perché perplesso? La scienza si è evoluta e ora si può fare ciò che 18 anni fa non era possibile…
«C’è stato solo il miglioramento dell’immagine ma è stato comunque utilizzato photoshop che esisteva già allora. Non possono aver fatto miracoli. Sulle impronte si deve andare sempre cauti: se non sono convincenti dal punto di vista dell’attendibilità è preferibile escluderle. […] il rischio è che quei punti non siano riconoscibili».
Si tratta di un’impronta di sangue?
DELITTO DI GARLASCO - COMPARAZIONE DELL IMPRONTA ATTRIBUITA AD ANDREA SEMPIO
«No, era già stato fatto un esame in questo senso e aveva dato esito negativo. È un’impronta di sudore lasciata da qualcuno».
La nuova consulenza, firmata anche dal comandante della sezione impronte del Ris, parla chiaro: quel qualcuno è Andrea Sempio.
«Questo è da vedere ma anche se così fosse non sarebbe un elemento decisivo perché il ragazzo frequentava casa Poggi e pure la cantina (il corpo di Chiara è stato trovato sulla scala che porta in cantina, ndr). Ma mi faccia dire un’altra cosa: considerato che da quella scala l’assassino certamente non è mai sceso, l’impronta perde ancor più di valore perché evidentemente è stata lasciata prima del delitto. Si tenga conto che l’omicida aveva le dita sporche di sangue tanto da imbrattare il pigiama di Chiara».
Perché è certo che l’assassino non sia mai sceso da quella scala?
«Perché è stata fatta un’analisi molto dettagliata sul camminamento delle scarpe con la suola a pallini attribuite a chi ha ucciso la ragazza. C’erano solo quelle in casa e sui gradini non ne sono state trovate. Le scarpe con la suola a pallini sono di una marca usata da Alberto Stasi».
Qualche dubbio sulla colpevolezza di Stasi, assolto due volte prima della condanna?
«No, assolutamente. Penso che la sentenza di condanna sia fondata su indizi solidi.
Primo fra tutti quello che ha portato a stabilire, attraverso una perizia molto sofisticata, che non poteva non esserci sangue sotto le sue scarpe, visto che era entrato in casa e aveva trovato il corpo di Chiara. In quelle stanze c’era molto sangue. […]».
Oggi lei è consulente di Sempio, come mai?
«Perché già nel 2017 ero stato contattato dagli avvocati del ragazzo per un parere sulle tracce biologiche trovate sulle unghie di Chiara (che la difesa di Stasi ritiene compatibili con il profilo genetico di Sempio, ndr): io condividevo l’analisi del professor De Stefano chiamato da Stasi a fare una consulenza sui reperti. De Stefano considerava inutilizzabile la traccia per arrivare a un’attribuzione certa. Da lì è nata la collaborazione e ho accettato l’incarico».
Il legale di Sempio con il quale lei lavora dice che Stasi non c’entra: pensa a un sicario e a un mandante. Come la vede?
«Non commento le ipotesi che fanno gli altri, anche se si tratta dell’avvocato con il quale sto collaborando. Io rimango convinto della colpevolezza di Stasi».
Stasi in concorso con qualcuno?
«L’assassino è uno solo. Pensare che ci fosse una corte di persone che ha aggredito Chiara è offensivo per la trasparenza e il modo integerrimo con cui quella povera ragazza conduceva la sua vita e contrasta con la ricostruzione medico-legale e dinamica dell’omicidio».
Stasi colpevole e Sempio innocente?
«Stasi colpevole».
E Sempio?
«Innocente fino a prova contraria. Se nel corso degli approfondimenti che verranno fatti avessi un dubbio su di lui sarò il primo a dirlo agli avvocati: signori, dal punto di vista tecnico-scientifico e indiziario le prove sono solide, a questo punto scegliete voi la strategia difensiva».
DELITTO DI GARLASCO - IMPRONTA ATTRIBUITA AD ANDREA SEMPIO
DELITTO DI GARLASCO - SCENA DEL CRIMINE DELL OMICIDIO DI CHIARA POGGI
andrea sempio
impronta riconducibile ad andrea sempio
andrea sempio 1
chiara poggi 2
Luciano Garofano ex ris di parma