
“È INACCETTABILE CHE A ROMA TUTTI I BAGNI PUBBLICI SIANO CHIUSI” – UNA LETTRICE SCRIVE A “REPUBBLICA” LAMENTANDOSI PER LA PENURIA DI CESSI E FRANCESCO MERLO RISPONDE: “QUASI DOVUNQUE LA VESCICA È A RISCHIO. IMMAGINO CHE, QUANDO GLI SCAPPA, IL SINDACO ROBERTO GUALTIERI, CHE È AMICO DELL'IGIENE E DELLA GRAMMATICA, VENGA ACCOLTO CON SIMPATIA NELLA "RITIRATA" CHE TROPPO SPESSO I BAR RISERVANO "SOLO AI CLIENTI" OPPURE SCRIVONO "GUASTO". QUALCHE VOLTA HO USATO I BAGNI A QUATTRO STELLE DEGLI ALBERGHI ANDANDOCI DA "PORTOGHESE", E NON SONO MAI STATO FERMATO. IL BISOGNO SCORRE, SCROSCIA, O DOLENTEMENTE SI SPAPPOLA A CIELO APERTO. IL CALDO PRESTO AGGRAVERÀ L'ARIA GIÀ OLENTE DI UNA CITTÀ CHE HA URGENTE IL BISOGNO DI UN BAGNO CULTURALE”
Dalla rubrica delle lettere di “Repubblica”
Caro Merlo, scrivo dal Vivi Bistrot, dove c'è l'unico bagno accessibile di Villa Pamphili, il parco più grande di Roma. È inaccettabile che tutti i bagni pubblici siano chiusi. Dopo il ritrovamento di una donna e una bambina morte non si può pretendere che donne, bambini e anziani facciano i bisogni nel bosco o si portino i pannoloni.
Alice Stewart, Roma
Risposta di Francesco Merlo
Dove sono i gabinetti? In centro, piazza del Popolo, Babbuino, Navona, Campo dei Fiori, Coronari, attorno al Parlamento, ai Parioli, al Nomentano, sotto il Lungotevere, nelle strade ciclabili e pedonabili… quasi dovunque la vescica è a rischio. Immagino che, quando gli scappa, il sindaco Roberto Gualtieri, che è amico dell'igiene e della grammatica, venga accolto con simpatia nella "ritirata" che troppo spesso i bar riservano "solo ai clienti" oppure scrivono "guasto".
Io, che cammino molto a piedi, entro e pago, con un caffè che non consumo, il diritto alla minzione. Qualche volta ho usato i bagni a quattro stelle degli alberghi andandoci da "portoghese", e non sono mai stato fermato. Al Flaminio, piazza Mancini, Olimpico, Castel Sant'Angelo… il bisogno scorre, scroscia, o dolentemente si spappola a cielo aperto. Proprio come a villa Pamphili, anche attorno a Santa Maria Maggiore, Colle Oppio, e all'Esquilino mi è capitato di vedere gli accovacciati. Durante i funerali del Papa avevo notato, attorno a San Pietro, le stesse colonne chimiche che appaiono quando ci sono lavori in corso. Il caldo presto aggraverà l'aria già olente di una città che ha urgente il bisogno di un bagno culturale.