
"MAMMA, PERDONAMI E PENSA AL MIO GATTO" – IN UN VIDEO, L’ULTIMO MESSAGGIO DELL’AUTORE DELLA STRAGE IN UNA SCUOLA DI GRAZ (11 MORTI E DIVERSI FERITI) CHE, DOPO AVER APERTO IL FUOCO SU STUDENTI E PROFESSORI, SI E’ AMMAZZATO IN UNO DEI BAGNI DELL’ISTITUTO – IL 21ENNE ARTUR, CHE SI SENTIVA VITTIMA DI BULLISMO, APPARE IN UNA FOTO CON CAPELLI LUNGHI E BIONDINI, UN MICETTO TRA LE BRACCIA, IN UNA POSA DA GRACILE EFEBO (CHE PERO' A CASA AVEVA UNA BOMBA E APPUNTI PER UN ATTENTATO) – VIDEO
Rosario Di Raimondo per “la Repubblica” - Estratti
Viveva a Kalsdorf, piccolo sobborgo alle spalle dell'aeroporto: stecche di palazzi che formano un labirinto, i prati, i giochi per i bimbi, l'asilo e il supermercato.
La vicina di casa racconta di martedì pomeriggio, poche ore dopo la strage: «È arrivata tantissima polizia, i miei figli erano spaventati». Le squadre speciali cercavano indizi su un ragazzo di 21 anni: «Viveva qui con sua madre. Molto riservato, non salutava mai nessuno», ricorda il dirimpettaio Thomas.
L'altro ieri, Artur A. è uscito da questa porta a vetri. Con sé aveva una pistola e un fucile da caccia. In casa custodiva una bomba artigianale non funzionante e gli appunti su un presunto piano per organizzare un attentato. Prima di passare all'azione ha mandato un video alla madre. Le ha chiesto perdono «per quello che sto per fare». L'ha ringraziata per le «cure» che gli ha dedicato. La donna ha visto il filmato 24 minuti dopo. Era già troppo tardi.
Perché Artur, poco prima delle 10, è entrato nella scuola che in passato aveva frequentato e abbandonato. In tredici minuti ha fatto una strage: ha ucciso tre studenti, sei studentesse e una professoressa. Poi si è ammazzato in uno dei bagni. Tra le vittime, anche una ragazza sua vicina di casa nel sobborgo: pare vivesse nello stesso condominio, dal quale ieri i residenti uscivano senza voler dire una parola.
candele e fiori alla scuola borg di graz, in austria
I media austriaci hanno diffuso alcune foto del killer. In una è con un gatto, i capelli lunghi e biondini, il viso infantile. In un'altra è più piccolo, in posa, coperto da un giubbotto. Viveva con la madre, austriaca come lui. Il papà, di origine armena, da tempo aveva un'altra vita. Il 21 enne aveva due fratelli più grandi.
Oltre al video per i genitori, in una lettera d'addio avrebbe evocato il bullismo e chiesto che qualcuno si occupasse del suo gatto. «A quanto risulta, il giovane aveva ottenuto regolarmente il permesso», ha detto un funzionario della sicurezza riferendosi alle armi in possesso del giovane. Ma ci sarà un'indagine su eventuali falle. Pare andasse spesso al poligono.
sparatoria in una scuola di graz, in austria 2
Nerar, operaio originario della Bosnia, vive nel quartiere del killer.
Racconta: «Mia figlia andava a scuola con lui. L'altro ieri non era nell'istituto perché è partita per la gita.
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veglia dopo la sparatoria nella scuola di graz, in austria
ARTUR A, IL KILLER DELLA SCUOLA DI GRAZ, IN AUSTRIA
sparatoria in una scuola di graz, in austria 3
sparatoria in una scuola di graz, in austria 1
lacrime dopo la sparatoria alla scuola borg di graz, in austria.
ragazze in fuga durante la sparatoria alla scuola borg di graz, in austria
lacrime dopo la sparatoria alla scuola borg di graz, in austria