
“MI HANNO TOLTO 11 DENTI SANI IN 4 ORE” - UNA DONNA DENUNCIA DUE ODONTOIATRI DI TORINO PER LESIONI (UNO DI LORO ANCHE PER TRUFFA) - I DUE PROFESSIONISTI LE AVEVANO PROSPETTATO UNA NUOVA TECNICA AMERICANA E UNA PROCEDURA VELOCE. VISTA LA RABBIA DELLA DONNA DOPO IL PRIMO INTERVENTO, LE PROPOSERO DI OPERARSI ANCORA MA QUESTA VOLTA GRATIS. LA DONNA HA OVVIAMENTE RIFIUTATO L’OFFERTA E, ANZI, POCO DOPO HA DECISO DI SPORGERE DENUNCIA. “NON RIUSCIVO PIÙ A MANGIARE E PARLARE, AVEVO UN AMORE E L’HO LASCIATO PERCHÉ MI…”
Da open.online
Guai grossi per due odontoiatri di Torino, accusati di aver truffato e asportato undici denti sani a una donna di 55 anni. «Mi sono fidata, mi hanno spiegato che i denti sarebbero caduti e così ho acconsentito a un intervento diverso da quello che avevo immaginato quando mi sono rivolta a loro. E alla fine mi hanno rovinata».
Ora i due odontoiatri, difesi dagli avvocati Angela Ventura e Gianluca Soldati, sono accusati di lesioni, mentre solo uno di loro deve rispondere anche di truffa ed esercizio abusivo della professione.
«Avevo bisogno di intervenire sui ponti laterali e ho cercato in rete uno studio medico che non fosse eccessivamente caro. E così mi sono rivolta ai due imputati. Ho chiamato e il dottor M.B. mi ha confermato che utilizzavano una nuova tecnica americana e la procedura era veloce, potevano fare tutto in un giorno.
Così ho fissato un appuntamento». Lo racconta la donna di 55 anni di Genova che si è presentata in tribunale per denunciare due odontoiatri che nel 2022 gestivano un centro a Torino.
Il pm Gianfranco Colace contesta di aver estratto alla donna ben 11 denti, tutti sani, per poi impiantarle delle protesi errate. «In studio c’era una donna, credo la segretaria. E poi i due odontoiatri, quello con cui avevo parlato al telefono, M.B., e il collega G.G.. È stato M.B. a visitarmi, gli ho rappresentato i miei problemi e la volontà di cambiare i ponti laterali. Ricordo che non venne eseguita una panoramica», continua. I due professionisti avrebbero a quel punto prospettato alla paziente «la bonifica dentaria totale, ovvero l’estrazione di undici elementi dell’arcata superiore e nove da quella inferiore».
Alla donna sarebbero stati tolti undici denti in quattro ore. «La sera, in albergo, stavo malissimo e soffrivo. Il terzo giorno mi hanno messo la protesi, ma non era quella che mi era stata prospettata e mostrata in fotografia», insiste la donna mostrando al giudice la dentiera che per questi lunghi anni ha conservato come prova. Il giorno successivo la donna è andata in studio per saldare il conto, perché aveva pagato solo tremila euro di anticipo.
«Ero arrabbiatissima, non era il lavoro che avevamo concordato. Mi proposero di operarmi ancora, ma questa volta gratis». La donna ha ovviamente rifiutato l’offerta e, anzi, poco dopo ha deciso di sporgere denuncia. «Non riuscivo più a mangiare e parlare, avevo un amore e l’ho lasciato perché mi vergognavo. Poi un odontotecnico mi ha fatto un intervento provvisorio, sono migliorata ma devo ancora fare attenzione. E vado ancora da una neuropsichiatra».
Ora i due professionisti sono a processo. G.G. deve rispondere del reato di lesioni: sarebbe stato lui a estrarre i denti senza «effettuare un ulteriore approfondimento diagnostico» e a procedere poi all’impianto delle protesi. Il collega M.B. risponde anche di truffa, per aver indotto la donna a credere che fosse necessaria «la bonifica dentaria totale» e per averle fornito una protesi difforme da quella concordata; e di esercizio abusivo della professione di odontoiatra: l’Ordine, infatti, lo aveva cancellato per non aver pagato 12 anni di quote.