
“MISTER ASFALTO” È STATO ASFALTATO – TRA LE CINQUE PERSONE ARRESTATE A ROMA PER UN GIRO DI APPALTI TRUCCATI PER IL RIFACIMENTO DELLE STRADE DELLA CAPITALE C’È L’IMPRENDITORE MIRKO PELLEGRINI – LE GARE CONTESTATE DALLA PROCURA DI ROMA SONO 7, PER UN VALORE DI 15 MILIONI DI EURO – IL 47ENNE E I SUOI “SOCI”, TRAMITE PRESTANOMI, AVREBBERO GESTITO DIVERSE SOCIETÀ, COSÌ DA POTER PARTECIPARE A PIÙ BANDI POSSIBILI – LA FINANZA HA APPURATO CHE, OTTENUTI GLI INCARICHI, LE SOCIETÀ ANDAVANO AL RISPARMIO SULLO “SPESSORE DEL MANTO DI ASFALTO E LE QUANTITÀ DI MATERIALE IMPIEGATO”. E I CONTROLLI VENIVANO RAGGIRATI GRAZIE A FUNZIONARI “AMICI”...
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CINQUE PERSONE SONO STATE ARRESTATE CON L\'ACCUSA DI AVERE CORROTTO PER OTTENERE APPALTI PUBBLICI
Estratto dell’articolo di Irene Famà per “La Stampa”
Lo hanno soprannominato “mister asfalto”, l’uomo ombra degli appalti stradali del Giubileo. Mirko Pellegrini, classe ’78, imprenditore spregiudicato questa mattina è finito in carcere su misura cautelare per un giro di gare truccate, assunzioni e mazzette. [...]
Con lui, la Guardia di finanza ha arrestato altri quattro imprenditori, tra cui il fratello Simone. L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Cascini e dal pubblico ministero Lorenzo Del Giudice, ruota intorno a un sistema di appalti pubblici collegato alla manutenzione stradale del Campidoglio.
rifacimento manto stradale a roma
Le accuse? A vario titolo sono associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta, frode nelle pubbliche forniture, corruzione, bancarotta fraudolenta, riciclaggio e autoriciclaggio.
Pellegrini e i suoi “soci” avrebbero portato avanti un sistema per truccare le gare pubbliche del Comune, manipolare le offerte e corrompere i controlli. Tramite prestanome di professione, l’imprenditore romano gestiva diverse società così da poter partecipare a più gare possibili e ottenere lavori per asfaltatura e rifacimento del manto stradale.
Gli appalti contestati sono sette, per circa 15 milioni di euro, tutti con Comune di Roma e Regione Lazio e in alcuni casi hanno riguardato anche opere collegate al Giubileo 2025. E i lavori coprivano l’intera città: dalla manutenzione delle strade nei Municipi I e II fino al XV, passando per le opere straordinarie su via Palmiro Togliatti, via Marco Simone, via della Magliana, viale della Serenissima, piazzale De Bosis e via Tor de' Schiavi.
Il modus operandi era il seguente: vincere le gare, farsi affidare i progetti e poi andare al risparmio. In particolare, a quanto emerge dagli accertamenti del nucleo di polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza Roma, per quanto riguarda «lo spessore del manto di asfalto e le quantità di materiale impiegato».
[...] lo strato di asfalto veniva realizzato molto più sottile di quanto stabilito dal capitolato. Con materiali spesso scadenti. «Io leverei tre centimetri… due tre centimetri», dicevano alcuni indagati, intercettati dagli investigatori, parlando dell’asfalto da posizionare durante i lavori di rifacimento delle strade.
rifacimento manto stradale a roma
I controlli? Venivano raggirati grazie a funzionari “amici”, pagati per chiudere un occhio. Compresi quelli sui camion delle imprese che superavano abbondantemente i limiti di peso previsti per il trasporto del materiale. Bastava pagare per evitare multe e grattacapi. E gli investigatori della guardia di finanza hanno documentato regali di ogni genere: denaro, orologi di lusso.
Al vaglio una raffica di cantieri. Tra cui quelli legati ai bandi indetti da Astral in vista della manifestazione sportiva Ryder Cup,[...]
A dare il via alle indagini, alcune vicissitudini della Fenice Srl. Da lì gli inquirenti hanno ricostruito una fitta rete di persone e società, una sorta di scatole cinesi che pare facessero tutte capo a Mirko Pellegrini.
Sotto il faro della procura di Roma sono finiti almeno 75 appalti, molti ottenuti con ribassi al 30-40%, per un giro d’affari di circa 100 milioni di euro. Il “Gruppo Pellegrini” aveva anche ottenuto una parte minima di fondi per il Giubileo, ad esempio per il ripristino della pavimentazione su quattro banchine sul Tevere.