
LA SCIENZA CI AIUTERÀ A RISOLVERE UNO DEI MISTERI ITALIANI? – LA PROCURA DI PALERMO, CHE INDAGA SUL DELITTO DI PIERSANTI MATTARELLA DEL 1980, HA DISPOSTO ACCERTAMENTI SPECIALISTICI SU UN’IMPRONTA RITROVATA ALL’EPOCA NELL’AUTO DEI KILLER – GIÀ 45 ANNI FA, IL REPERTO FU CLASSIFICATO COME “INUTILIZZABILE”, MA ADESSO CON LE NUOVE TECNOLOGIE, LA POLIZIA SCIENTIFICA PROVERÀ AD ESTRARRE IL DNA – NEI MESI SCORSI, SONO STATI ISCRITTI NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI I BOSS MAFIOSI, ANTONINO MADONIA E GIUSEPPE LUCCHESE. I PM CERCANO RISCONTRI SU QUESTA PISTA, MA NON ESCLUDONO UN RUOLO DEI TERRORISTI NERI…
Estratto dell’articolo di Salvo Palazzolo per https://palermo.repubblica.it/
Quarantacinque anni dopo, la procura di Palermo diretta da Maurizio de Lucia continua a cercare la verità sul killer che il 6 gennaio 1980 sparò a Piersanti Mattarella, il presidente della Regione che voleva riformare la politica e la Sicilia. Nei mesi scorsi, sono stati iscritti nel registro degli indagati i boss mafiosi Antonino Madonia e Giuseppe Lucchese.
A caccia di riscontri, la procura ha disposto degli accertamenti specialistici su un’impronta ritrovata all’epoca nell’auto dei killer, una Fiat 127: era nello sportello, dal lato del guidatore. Già nel 1980, l’impronta fu classificata come inutilizzabile, ma adesso con le nuove tecnologie la polizia scientifica proverà ad estrarre il Dna dal reperto.
La procura di Palermo sta riscrivendo uno dei misteri italiani: un lavoro certosino che va avanti da tempo. Magistrati e investigatori di diverse forze di polizia hanno passato al setaccio tutta l’indagine avviata quel 6 gennaio 1980, hanno poi interrogato nuovamente decine di pentiti.
E si è arrivati all’iscrizione nel registro degli indagati dei boss Antonino Madonia e Giuseppe Lucchese, all’epoca avevano 28 e 22 anni. Uno avrebbe sparato, l’altro sarebbe stato alla guida della vettura.
Per i pubblici ministeri di Palermo, potrebbero essere stati Madonia e Lucchese ad aver agito in via Libertà, mentre sono stati ormai assolti, in tutti e tre i gradi di giudizio i killer neri Giusva Fioravanti e Gilberto Cavallini. Ma l’inchiesta attualmente in corso non esclude comunque un ruolo dei killer neri assieme ai mafiosi. I magistrati stanno riesaminando tutte le indagini fatte.
Madonia è in carcere dal 1989, Lucchese dal 1990, condannati all’ergastolo per aver commesso decine di omicidi. Insieme, spararono al prefetto Carlo Alberto dalla Chiesa, il 3 settembre 1982. Erano i killer di fiducia di Totò Riina […]
Quel giorno, a sparare fu un killer, mentre l’altro attendeva in auto. Del primo assassino è rimasto un identikit realizzato grazie alla preziosa testimonianza di Irma Chiazzese, la moglie del presidente Piersanti Mattarella, che era con lui e cercò di proteggerlo con il suo corpo.
il fotofit del killer di piersanti mattarella realizzato dopo il delitto
giuseppe lucchese
piersanti mattarella 8
la 127 utilizzata per il delitto mattarella e abbandonata poco distante dalla scena del crimine