
PALESTINA LIBERA? NON ALLA SCALA E IN PRESENZA DI GIORGIA MELONI – È DIVENTATO UN CASO POLITICO IL LICENZIAMENTO DELLA MASCHERA DI 24 ANNI CHE, POCO PRIMA DI UNO SPETTACOLO, HA GRIDATO “PALESTINA LIBERA” DALLA GALLERIA DEL TEATRO: LA DIGOS L’HA INDIVIDUATA IMPEDENDOLE DI SROTOLARE UNO STRISCIONE E LA RAGAZZA È STATA LICENZIATA – UFFICIALMENTE È STATA CACCIATA PER “NON AVER RISPETTATO GLI OBBLIGHI RELATIVI ALLA MANSIONE”, MA PER I SINDACATI E PER LA SINISTRA SI TRATTA DI UN PROVVEDIMENTO SPROPOSITATO: “È ARRIVATO IL VERDETTO GHIGLIOTTINA PER AVER URLATO “PALESTINA LIBERA ALL’INGRESSO DELLA MELONI…”
Estratto dell’articolo di Pierluigi Panza per il "Corriere della Sera"
Solleva una bufera politica il licenziamento della maschera della Scala che aveva gridato «Palestina libera» durante l’ingresso della premier sul palco reale.
L’episodio contestato risale al 4 maggio scorso durante l’evento privato per l’Asian development bank: quella sera era presente in sala solo pubblico a inviti, quasi tutti banchieri.
La maschera, una studentessa di 24 anni, era stata assegnata al controllo della seconda galleria. Lei, invece, sarebbe scesa in prima galleria con in mano uno striscione pro-Pal, che voleva ostendere. Ha gridato «Palestina libera» attirando l’intervento della Digos, che l’ha allontanata prima ancora di riuscire a esporre lo striscione. In sala nessuno si sarebbe accorto di niente.
Per la direzione del teatro la maschera «non ha rispettato gli obblighi relativi alla mansione», primo tra tutti non abbandonare il posto assegnato, oltre a dover controllare e far rispettare l’ordine in sala. Non ritenendo l’abbandono del posto di lavoro una «mancanza lieve», la Scala ha deciso di procedere con il licenziamento.
maschere del teatro alla scala
Per i Cub, ai quali la maschera si è rivolta, e che sarebbero pronti al ricorso in tribunale, le cose vanno intese diversamente. «È arrivato il verdetto ghigliottina della direzione nei confronti della giovane che dalla prima galleria ha urlato “Palestina libera” all’ingresso di Giorgia Meloni — si legge in una nota del sindacato —. È evidente che esprimere questa solidarietà non è un fatto isolato: sono milioni i giovani nel mondo che stanno manifestando per fermare il genocidio in atto a Gaza».
bombardamenti israeliani sulla striscia di gaza il giorno di pasqua
Diversa la posizione della Cgil e di altre sigle. «Abbiamo proposto di derubricare il licenziamento in un procedimento conservativo», ovvero una multa o una sospensione.
La Cgil, però, ha inviato una lettera al sovrintendente, Fortunato Ortombina, ove si chiede che per le prossime recite del 6 (prima del Siegfried ) e l’11 giugno ( Paquita ) si possa «ripristinare» in apertura di spettacolo l’esposizione dello striscione con scritto «Cessate il fuoco» (già apparso qualche mese fa) e aggiungere a questo un secondo striscione con scritto «Fermate i massacri».
maschere del teatro alla scala
«Non ne ho parlato con il sovrintendente, quindi prima voglio parlarne con lui e capire le ragioni», ha dichiarato il sindaco di Milano e presidente della Fondazione Teatro alla Scala, Beppe Sala.
Dal centrosinistra parole di preoccupazione. «Mi pare un provvedimento assolutamente spropositato. Vogliamo comprendere esattamente la dinamica dei fatti», commenta Pierfrancesco Majorino, capogruppo Pd in Regione Lombardia.
scala milano
protesta pro palestina alla scala
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