
QUANDO SI TRATTA DI VENDICARSI, IL MOSSAD NON HA RIVALI - LA VERITÀ SU COME HANNO FATTO I SERVIZI SEGRETI DELLO STATO EBRAICO AD ACCOPPARE I PALESTINESI COINVOLTI NELLA STRAGE DELL'OLIMPIADE DI MONACO, IN CUI MORIRONO 11 COMPONENTI DEL TEAM ISRAELIANO - IL MOSSAD È STATO AIUTATO DAGLI 007 DI MOLTI PAESI EUROPEI, ITALIA INCLUSA - I SERVIZI SEGRETI COMUNICAVANO ATTRAVERSO UN SISTEMA NOTO KILOWATT, IN CUI ISRAELE HA RICEVUTO LE DRITTE PER AMMAZZARE I COLPEVOLI DI MONACO...
Estratto dell'articolo di Guido Olimpio per il "Corriere della Sera"
september 5 attentato monaco 1972
La mano del Mossad, le soffiate dei servizi europei. Un patto informale e segreto che ha aiutato Tel Aviv a colpire numerosi palestinesi accusati di essere coinvolti nella strage all’Olimpiade di Monaco del 1972. Il sospetto della collaborazione c’era ma ora l’inchiesta di una ricercatrice svizzera, Aviva Guttmann, ha trovato le prove negli archivi federali elvetici.
Dopo il massacro ai Giochi — 11 componenti del team israeliano uccisi — la premier Golda Meier affidò al Mossad la missione di annientare i presunti responsabili. E inizia così l’Operazione Vendetta, lanciata dal Medio Oriente all’Europa, con l’uccisione di numerosi esponenti. A Roma sparano a Wael Zwaiter, a seguire agguati a Parigi, Atene, Cipro. Usano ordigni nel telefono, pistole con il silenziatore, cariche esplosive sotto il letto, trappole all’interno di vetture.
La caccia, secondo Aviva Guttmann, è stata favorita da uno scambio continuo di informazioni con gli occidentali gestito dal Club di Berna, «cerchio» ristretto di cui facevano parte le intelligence di molti Paesi europei, Italia inclusa.
Un organismo riservato che si incontrava un paio di volte all’anno ma aveva un canale di comunicazione sempre aperto. E attraverso il sistema noto come Kilowatt riversava rapporti, dettagli, foto confluite in un archivio speciale. Israele ha ricevuto dritte utili sugli spostamenti dei bersagli, su possibili viaggi, sulle connessioni politiche. A sua volta Tel Aviv ha passato agli alleati indiscrezioni sulle formazioni dei feddayn, su tecniche d’attacco, minacce eventuali. Reali o presunte.
Aviva Guttmann - Operazione Ira di Dio
Mohammed Boudia, algerino con una funzione rilevante nel Fronte popolare, venne assassinato a Parigi nell’estate del 1973 da una bomba nascosta nel sedile della sua auto: il modello era stato indicato in precedenza dagli svizzeri. Sono, invece, i britannici a trasmettere un’immagine di Hassan Salameh, il principe rosso, considerato uno dei leader di Settembre Nero ma anche uomo del dialogo con la Cia. Il Mossad lo liquiderà nel 1979 ma in precedenza aveva ucciso in Norvegia un cameriere marocchino scambiato per il terrorista. [...]
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