
“QUESTO È COME GESÙ CRISTO, APRE LE PORTE, DIVIDE IL MARE IN DUE!” – LE INTERCETTAZIONI CHE INGUAIANO L’IMPRENDITORE EDILE MIRKO PELLEGRINI, SOPRANNOMINATO “MISTER ASFALTO”, FINITO IN CARCERE CON 4 SOCI, CON L’ACCUSA DI AVERE CORROTTO FUNZIONARI DEL COMUNE DI ROMA E DELLA REGIONE LAZIO PER OTTENERE BANDI PER IL RIFACIMENTO DEL MANDO STRADALE –SECONDO I PM, PELLEGRINI ERA A CAPO DI UN’ASSOCIAZIONE A DELINQUERE E DI UNA RETE DI 16 SOCIETÀ, INTESTATE A PRESTANOME, CHE DISPENSAVA MAZZETTE E REGALI (ASSUNZIONI FITTIZIE DI PARENTI E OROLOGI DI PREGIO) A DIPENDENTI PUBBLICI E POI LUCRAVA SULLA QUALITÀ DEL MATERIALE UTILIZZATO PER I LAVORI – IL GRUPPO AVEVA OTTENUTO APPALTI A ROMA PER QUASI 100 MILIONI DI EURO…
Articolo di Vincenzo Bisbiglia per “il Fatto quotidiano"
“Questo è come Gesù Cristo, questo apre le porte, questo divide il mare in due, oh!”. Con queste parole, il 14 marzo 2024, uno dei suoi sodali, intercettato ad aprile 2024, descriveva Mirko Pellegrini, meglio noto come “Mister Asfalto”. L’imprenditore edile romano è finito ieri in carcere, insieme ad altre quattro persone, con varie accuse, tra cui quella di aver corrotto alcuni funzionari del Comune di Roma e di una società della Regione Lazio, l’Astral.
Pellegrini, secondo la Procura di Roma, era a capo di un’associazione a delinquere e di una rete di almeno 16 società, intestate a prestanome, che da un lato dispensava mazzette e regalie (tra cui assunzioni fittizie di parenti e orologi di pregio) a dipendenti pubblici e dall’altro truffava gli enti coinvolti lucrando sulla qualità e sulla quantità del materiale utilizzato [...]
rifacimento manto stradale a roma
Al centro dell’indagine condotta dal Nucleo Pef della Gdf di Roma ci sono almeno 7 appalti per la manutenzione del manto stradale capitolino del valore di circa 15 milioni, tra cui alcuni propedeutici al restyling necessario in vista del Giubileo 2025. “Io leverei tre centimetri... due, tre centimetri”, dicono alcuni indagati, intercettati, parlando dell’asfalto da posizionare durante i lavori di rifacimento delle strade.
E pazienza se viene utilizzato il “bitume soft”, che fa “fare le bolle”, invece del bitume “hard”. Tanto, aggiunge uno degli arrestati, coloro che devono controllare “fanno a gara a chi non capisce un cazzo”.
Così il “Gruppo Pellegrini” era riuscito a farsi assegnare appalti in tutta Roma. Solo con il Campidoglio, ben 75 per quasi 100 milioni di euro. Tra questi il rifacimento di largo De Bosis, di fronte allo Stadio Olimpico, nei pressi dell’obelisco che riporta l’effigie del Duce.
Per non parlare dei 3,3 milioni assegnati a La Fenice Spa per il raddoppio di via Marco Simone, la strada ultra periferica che porta a Guidonia, dove si è svolta la Ryder Cup 2023, la più importante kermesse mondiale di golf. Per questa vicenda viene contestata anche la corruzione, con 800 euro a testa, di due agenti della Polizia Stradale.
“Mister Asfalto” si sapeva muovere. E frequentava spesso gli uffici capitolini (e non solo) nonostante l’indagine della Dda della Procura di Reggio Calabria che andava avanti dal 2013, e le segnalazioni dell’Anac.
Quella capacità di “aprire tute le porte” lo hanno spinto, il 1° dicembre 2023, anche a partecipare al Senato – ricostruiscono gli investigatori – a un convegno dal titolo “Il nuovo appalto di lavori pubblici”. E pure a entrare nelle grazie del ministero della Difesa.
rifacimento manto stradale a roma
Tra i profili degli interlocutori pubblici di Pellegrini finiti sul tavolo del pm Lorenzo Del Giudice e dell’aggiunto Giuseppe Cascini, infatti, c’è anche quello di un dirigente, non indagato, della Direzione del Genio Militare per affidamenti in caserme ed edifici della Marina Militare. [...]