
SE UN PAESE SI GIUDICA DALLO STATO DELLE SUE CARCERI, L’ITALIA È TERZO MONDO – IL RAPPORTO DELL’ASSOCIAZIONE ANTIGONE: IN 30 PRIGIONI SU 95 CI SONO CELLE IN CUI NON VENGONO GARANTITI TRE METRI QUADRATI CALPESTABILI A PERSONA – IL 44,25% DELLE PERSONE DETENUTE FA USO DI SEDATIVI O IPNOTICI, E CRESCE LA SOFFERENZA: DA INIZIO ANNO CI SONO STATI 33 SUICIDI – CRESCONO DEL 54% I GIOVANI DETENUTI NELLE CARCERI MINORILI – IL CARCERE È LA MISURA CAUTELARE PIÙ USATA (28,9% DEL TOTALE): NEL 12% DEI CASI NON ARRIVA MAI UNA CONDANNA…
ANTIGONE, IN 30 CARCERI CELLE CON MENO DI 3 METRI QUADRI
(ANSA) - "Dei 95 istituti visitati, la metà si trova fuori dal contesto urbano, mentre l'altra metà dentro il contesto urbano e di questi ultimi solo otto sono di recente costruzione e 19 risalgono a prima del 1900.
In trenta istituti sui 95 visitati c'erano celle in cui non erano garantiti tre metri quadri calpestabili per ogni persona". È quanto scrive l'associazione Antigone nel suo rapporto 'Senza Respiro'.
Secondo il dossier, inoltre, negli istituti viene fatto "un diffuso uso di terapie psicofarmacologiche, il 44,25% delle persone detenute fa uso di sedativi o ipnotici, il 20,4% utilizza stabilizzanti dell'umore, antipsicotici e antidepressivi".
CARCERI: ANTIGONE, 'CRESCE LA SOFFERENZA, DA INIZIO ANNO 33 SUICIDI, 91 NEL 2024'
(Adnkronos) - "L'emergenza morti in carcere non dà segni di arresto. Anzi, continua a peggiorare. Nel 2024 sono stati almeno 91 i casi di suicidi commessi da persone private della libertà.
Tra gennaio e maggio 2025, almeno 33. Il 2024 passa così alla storia come l'anno con più suicidi in carcere di sempre, superando addirittura il record del 2022 quando l'emergenza ha avuto inizio.
Il 2024 passa alla storia anche come l'anno con più decessi in carcere in generale. Sono state complessivamente 246 le persone che hanno perso la vita nel corso della loro detenzione".
E' quanto sottolinea Antigone presentando a Roma il XXI Rapporto sulle condizione di detenzione e specificando i numeri citati provengono dal conteggio elaborato da Ristretti Orizzonti nel Dossier 'morire di carcere'.
Gli istituti con più casi di suicidio "sono tutti in condizione di sovraffollamento", spiega Antigone. Oltre ai suicidi, aumentano anche i decessi per altre cause, "segno di un carcere sempre più malato".
E se lo scorso anno ha registrato 246 decessi, tra gennaio e inizio maggio 2025 sono stati 100: dieci in più rispetto allo stesso periodo del 2024.
La sofferenza penitenziaria "cresce drammaticamente": nel 2024 l'autolesionismo è aumentato del 4,1% rispetto al 2023, mentre i tentati suicidi sono cresciuti addirittura del 9,3%.
Il 44,25% delle persone detenute fa uso di sedativi o ipnotici, il 20,4% utilizza stabilizzanti dell'umore, antipsicotici e antidepressivi, "si tratta di classi di farmaci con rilevanti effetti collaterali e che vengono spesso utilizzati al di fuori di un quadro diagnostico definito. Le diagnosi psichiatriche gravi sono in media il 13,7%", evidenzia Antigone.
Ma a fronte di questa situazione difficile c'è una carenza di professionisti della salute mentale: in media ogni 100 detenuti vi è una presenza settimanale di uno psichiatra per 7 ore e di uno psicologo per 19 ore.
ANTIGONE, IN 600 IN CARCERI MINORILI,RECORD +54% IN 2 ANNI
(ANSA) - "Sono 611, di cui 27 ragazze, al 30 aprile 2025 i giovani detenuti nelle carceri minorili italiane.
Alla fine del 2022 le presenze erano 381 e alla fine del 2024 raggiungevano le 587 unità, con una crescita del 54% in due anni.
Crescita che sarebbe ancora maggiore se non fosse per la facilitazione introdotta dal decreto Caivano a trasferire in chiave punitiva gli ultra diciottenni del circuito minorile a carceri per adulti, con la conseguenza di interrompere bruscamente il percorso educativo del ragazzo e di affaticarne enormemente il recupero.
Tali trasferimenti sono stati 189 nel corso del 2024, l'80% in più rispetto ai 105 del 2022". È quanto scrive l'associazione Antigone nel suo rapporto 'Senza Respiro'.
ANTIGONE: 'CARCERE MISURA CAUTELARE PIU' USATA, IN 12% CASI DETENUTO NON SARA' CONDANNATO'
(Adnkronos) - "Dalla relazione al Parlamento sulle Misure Cautelari Personali e la Riparazione per Ingiusta Detenzione (anno 2024) apprendiamo che la custodia cautelare in carcere rappresenta la misura cautelare personale coercitiva più usata (28,9% del totale delle misure), seguita dagli arresti domiciliari 'senza braccialetto elettronico' (15,6%) e dagli arresti domiciliari 'con braccialetto elettronico' (6,6%).
E' quanto emerge dal XXI Rapporto sulle condizione di detenzione di Antigone, presentato oggi a Roma.
UN DETENUTO NELLE CARCERI ITALIANE
Nei procedimenti definiti (anche se non in via definitiva) nello stesso anno in cui è stato emesso il provvedimento, nel 12% dei casi in cui è stata emessa una misura cautelare personale coercitiva l'esito è stata l'assoluzione o il proscioglimento.
L'associazione ricorda che nel 2024 sono entrate in carcere 43.417 persone, circa 3.000 in più degli ingressi dell'anno precedente.