
LA BUONA MUSICA LATITA? A ELODIE TOCCA SFODERARE LE CHIAPPETTE PER FAR CONTENTI GLI SPETTATORI - LA CANTANTE (PER MANCANZA DI NOTE) SI LANCIA NELL'IMPRESA DI ESIBIRSI A SAN SIRO E LE TOCCA CHIEDERE AIUTO AD ACHILLE LAURO, GAIA E GIANNA NANNINI PER RIEMPIRE DUE ORE DI SHOW - IL LESBO-SIPARIETTO CON GIANNA NANNINI: ELODIE SI METTE A CARPONI, LE PASSA IN MEZZO ALLE GAMBE E GIANNA COGLIE L'OCCASIONE PER PALPARLE LA TETTA - IL CONCERTO DI ELODIE ERA SOLD-OUT? MACCHÉ! NONOSTANTE I BIGLIETTI A 10 EURO, C'ERANO SOLO 45 MILA SPETTATORI RISPETTO AI 65 MILA CHE TAYLOR SWIFT HA PORTATO AL MEAZZA L'ANNO SCORSO - VIDEO
W IL LESBO PATRIARCATO! ELODIE SI INGINOCCHIA A GIANNA NANNINI CHE LE STRIZZA LE TETTE: A SAN SIRO SI CONSUMA L'ADDIO AL FEMMINISMO, FACCIAMO LARGO AL CLITORIDE ROCK?
Ottavio Cappellani per http://www.mowmag.com
gianna nannini ed elodie san siro 4
Ma che meraviglia Elodie che sul palco di San Siro si fa smanacciare le tette da Giovanni Nannini (in arte Gianna). Ma che meraviglia Elodie che si mette a novanta gradi e passa in mezzo alle gambe di Giovanni Nannini come una cagnettina docile, alla faccia di ogni #metoo. Perché gli elementi ci sono tutti, Giovanni Nannini, boss assoluto del del pop rock nostrano che, voglio dire, Harvey Weinstein gliela suca e se non mi credete vedete l’ultima serie di “Vita da Carlo” dove Giovanni Nannini interpreta se stessa con tutto il suo potere tossico maschiolone che anche Carlo Verdone (e Roberto D’Agostino) si spaventano.
Ma che meraviglia, Elodie, che ci ha sfracassato l’uccello misero che abbiamo (l’uccello è una pallida imitazione del clitoride di Gianna Nannini) con le sue pippone femministe e che all’improvviso, si scopre, femminista non è, ma solo una che cammina a novanta gradi di fronte al potere lesbissimo col clitoride durissimo di Giovanni Nannnini, che la prende, la maltratta, le strizza le tette.
Il Zanza delle popstar, Giovanni Nannnini, che se l’è strapazzate un po’ tutte, persino la cosa, come si chiama, la Isabella Santacroce, tutta simbologia esoterica dark emo ma che di fronte a un clitoridone, come quello di Giovanni Nannini, capitolano, buchi della varicella o dell’acne compresi. Ma che meraviglia.
Se fino adesso, Dagospia aveva perculato Elodie per il suo novanta gradi di culo al palo della lap dance con la frase “Elodie che combatte il patriarcato”, adesso dobbiamo segnare un punto a Elodie che si mette a novanta davanti a un clitoride, quello di Giovanni Nannini, al confine tra minchionazza e bottoncione, svelando che alla fine non è l’organo genitale che interessa, ma il potere.
Il potere pop rock di un clitoride, il potere mediatico di Repubblica che non perde tempo a osannarla, il potere mediatico delle LesboMaschioCamioniste che leccano e sforbiciano uguali uguali ai maschi ma con un organo genitale più potente: il clitoridone al posto del cazzino di un Weinstein qualsiasi.
Ma viva Elodie, che con tutti i discorsi intellettualliberatori che fa alla fine si mostra per quello che è: una a Novanta Gradi nei confronti del Potere (sessuale, musicale, mediatico). E ci dispiace per gli animaletti maschi nostrani, che forse, scagliandosi contro il #metoo non hanno capito una cosa: la donna si inginocchia e lecca e si umilia, ma devi avere un cazzo tanto, tanto almeno quanto quello di Giovanni Nannini. W Il Patriarcato Lesbo!!!
ELODIE A SAN SIRO SOLD OUT? IL MISTERO DELL'ANELLO, I BIGLIETTI A 10 EURO, GLI INVITI GRATIS (E 'L'OBBLIGO' DELLO STADIO CHE NON FA BENE A NESSUNO)
Grazia Sambruna per http://www.mowmag.com
Premessa importante: io non c'ero. Ma dubito che i presenti al primo concerto di Elodie a San Siro abbiano passato il tempo a contare i posti vuoti del Meazza. Stando a giudicare da reel e foto social, comunque, lo show deve essere stato una grande festa, pure venuta benissimo a livello di spettacolo. Verrebbe da aggiungere specie per chi è riuscito ad assistervi pagando il biglietto 10 euro, oppure gratis (su invito, come la pletora sterminata dei soliti influencer sforna storie troppo 'cool' della preziosa durata di 24 ore).
Ora, che di gente che ne fosse e che si siano divertiti tutti è indubbio, allo stesso tempo, vale comunque la pena di riportare, senza voler rovinare l'entusiasmo di nessuno al mondo, le cose per come siano andate davvero e non solo nella percezione dei fan in adorazione per cui la nostra Elodea è dogma, religione, non si discute a costo della vita. L'artista per ora non ha dichiarato il sold out per la tappa meneghina (e ha fatto bene, non lo c'è stato), ma sui social è come se il tutto esaurito avesse avuto luogo comunque (rileggi alla voce: religione). Dunque siamo qui per rimettere un po' i conti in ordine, senza micragnosità di sorta che non siamo ragionieri, ma solo per amor di cronaca - quella cosa che fanno i giornalisti. Possibilmente, non genuflessi alla sexy e scenografica croce di 'Elo' né di nessun altro.
Un'altra cosa importante, fondamentale: sui social è tutto polarizzato come al 'Grande Fratello' tutto amplificato. E ciò non è bene: affermare che Elodie non abbia fatto sold out a San Siro significa riportare un mero dato fattuale (di cui lei stessa è a conoscenza, altrimenti lo avrebbe annunciato via Instagram, TikTok, Ansa, Grok e così via). Ma non equivale a dire che al concerto della nostra non sia andato nessuno o che sia stato un flop madornale, anzi. Lo ribadiamo: c'è stata tanta gente, si è divertita e siamo felici per ognuno di loro, nonché per l'artista stessa che si è tolta una soddisfazione immensa, a livello professionale. Buon per tutti.
Poi, ci sono le annotazioni a margine: resta il mistero del secondo/terzo anello che risulta, da reel e foto social, un gran bel consesso di posti vuoti. Anche il prato non era pieno all'inverosimile. Diremmo, piuttosto, pienotto: c'era spazio libero e bene per chi stava lì e ha potuto perfino respirare. Inoltre, sussiste un'altra questione: quella storia dei biglietti (s)venduti a 10 euro a pochi giorni dall'evento... Sarà vera? Per capirlo una volta per tutte, proviamo a verificare come stia messa la situazione per il prossimo show di Elodea al Maradona di Napoli...
Ecco, come pare sia accaduto pure per la data meneghina, i biglietti ribassati risultano, per quanto a scomparsa, perfino sul sito di TicketOne, senza magici 'link' da seguire per entrarne in possesso. E no, non sono solo 'per i giornalisti', come leggenda social narra.
Leggenda che, per quanto sia riuscita a diffondersi online, non può che essere più distante dalla realtà: chi scrive di mestiere non paga mai quando va a un concerto perché è lì per lavorare (coprendo l'evento con recensioni e articoli su carta stampata o in digitale, la notte stessa oppure l'indomani). Dai su, per cortesia.
Si racconta anche, sempre per la data di Milano, che ci sia stata la solita infinita pletora di inviti aggratis nei regali riguardi di influencer e stelline del web, tutti con rigoroso + 1, come è d'abitudine. Quindi la vera domanda resta: quanti cristiani avranno realmente pagato il biglietto, fosse anche a 10 euro, per godersi lo show? Nessuno lo potrà mai sapere con certezza. Come è anche vero che stiamo 'scoprendo' che l'acqua sia bagnata perché...
Perché gli inviti a moltitudine di gente influente (che va gratis ma 'riempie') e la tendenza dei biglietti svenduti a 10 euro alla vigilia dell'evento non è certo un'esclusiva di Elodie: sarebbe capitato pure a Luché per il suo fresco concerto al Maradona di Napoli, a Marracash, a Gazzelle, insomma a chiunque provi a riempire uno stadio, nonostante il maggiore o minore numero di anni di carriera alle spalle.
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La gente che si incarognisce sui social per 'difendere' il (mancato) sold out di Elodie a San Siro e quello imminente in terra partenopea sta, come vale per ogni polemica social, perdendo del gran buon tempo.
'Sold out' non è unico sinonimo di successo, sinonimo di successo è fare uno show all'altezza della location in cui ci si esibisce. E, a giudicare dalle immagini che possiamo vedere dal palco, Elodie lo ha fatto eccome, per la gioia di tutti i suoi (tanti) fan presenti. Al massimo il problema, indipendente dall'artista, è come sempre la bolla dell'industria musicale che 'costringe' chi sta nella propria scuderia al superlativo assoluto, come se altrimenti non fosse nessuno.
Abbiamo visto, e ci si è stretto il cuore, Dua Lipa nella peggior location milanese possibile ovverosia all'Ippodromo La Maura di Milano qualche giorno fa: uno sterminato carnaio di gente che dello spettacolo si è ritrovata a godere (e vedere) davvero pochino data la moltitudine di persone presenti, tipo il branco di gnu che ha stecchito Mufasa ne 'Il Re Leone'. Ciò per dare priorità agli artisti nostrani, non importa quanto 'svenduti'.
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È tale logica malsana del sold out a tutti i costi e soprattutto dello stadio a tutti i costi che andrebbe e va combattuta, che deve cambiare in generale. Non l'artista, qualunque artista da Blanco in su, in particolare. Il 'doping' non fa bene a nessuno sport, figuriamoci alla musica. Qui il cuore della stortura contro cui stiamo scrivendo. Amateci o odiateci, quest'è.
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elodie a san siro
elodie sventola bandiera della palestina
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gianna nannini ed elodie san siro 5
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elodie
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elodie gaia
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