
“DA GIOVANE È CAPITATA UNA COSA A TRE” – LUNETTA SAVINO, CELEBRE PER IL RUOLO DI CONCETTA GARGIULO IN “UN MEDICO IN FAMIGLIA”, A “BELVE” RACCONTA LE SUE TRASGRESSIONI. E RICORDA IL MONOLOGO TEATRALE “PROVA ORALE PER MEMBRI ESTERNI”, IN CUI INTERPRETAVA UN’INSEGNANTE DI FELLATIO: “SEGATO, DOPPIO 69, SIMPLEX, MI ARRANGIAVO CON GLI ORTAGGI” – “IL PEGGIOR BACIATORE SUL SET? BRIGNANO PESSIMO, SOLFRIZZI BUONO. E MASSIMO GHINI UNA VOLTA HA VOLUTO UN..." - VIDEO
Anticipazione da “Belve”, in onda stasera su Rai2
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Quinta stagione di Belve, il programma ideato e condotto da Francesca Fagnani. Tra gli ospiti della quarta puntata, Lunetta Savino.
“Ce l’ho fatta con le mie gambette” dice la ‘regina delle fiction’ che con Fagnani ripercorre la sua lunga e brillante carriera, e si toglie anche qualche sassolino: “Il cinema italiano non dà molto spazio alle donne, la televisione molto di più”.
“Le attrici purtroppo a volte hanno dovuto aspettare di essere fidanzate col regista o con il produttore per avere ruoli importanti”.
Di lei dicono che è la Meryl Streep italiana , hanno ragione o esagerano?” chiede Fagnani e Savino non ha dubbi : “no, hanno detto bene ! Mi dicono che le somiglio, ovviamente le attrici americane hanno occasioni straordinarie , noi siamo un po’ i parenti poveri”
Sul grande successo di pubblico con “Un medico in famiglia”, Savino dice: “Sono dovuta andare via sennò rischiavo di non uscire più da grembiule e ciabatte”. “Perché fino all’anno scorso non le hanno dato un ruolo da protagonista?” chiede la giornalista.
“Se hai fatto la caratterista ti vedono in quel modo”.
In un botta e risposta divertente con Fagnani, Savino racconta il ruolo da prof di fellatio in un monologo teatrale.
“Ero terrorizzata, bevevo due gin tonic prima di andare in scena. Era proprio una lezione”.
“C’erano prove pratiche?” domanda con un sorriso la conduttrice. “Mostrava le varie tipologie che sono tante: segato, doppio 69, simplex. Ma si parte sempre da un disegno alla lavagna oppure ti arrangi con un po’ di ortaggi…” la risposta esilarante dell’attrice. “A trasgressioni come siamo messe?” chiede Fagnani? “Da giovane è capitata una cosa a tre..”.
Torna Belve, il programma cult di Rai2 ideato e condottoFrancesca Fagnani, prodotto da Fremantle e giunto alla quinta stagione: appuntamento in prima serata, martedì 27 maggio, alle 21.20.
Tra gli ospiti della quarta puntata Lunetta Savino. Intervista divertente e a tutto tondo, in cui la ‘regina delle fiction’ attraverso le domande di Fagnani svela una personalità inedita e irresistibile.
Nello studio di Belve, Lunetta Savino “solare nonostante il nome che devo allo Sputnik” ripercorre la sua lunga e brillante carriera, e si toglie anche qualche sassolino: “Il cinema italiano non dà molto spazio alle donne, la televisione molto di più”.
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Savino racconta di non avere avuto “né padrini, né protettori, ce l’ho fatta con le mie gambette”. “Lo dice perché ha visto invece che nel suo ambiente andava diversamente?” chiede Fagnani.
“Purtroppo, a volte, le attrici per emergere e avere dei ruoli importanti, essendo brave, hanno dovuto aspettare di essere fidanzate col regista o con il produttore, qualcuno insomma che costruisse il personaggio giusto”.
Per Savino comunque “i primi passi per entrare nel mondo spettacolo li fai meglio se hai le gambe lunghe”.
“Una volta dopo un provino mi fu detto che non avevo il profilo del naso adatto per fare Ofelia. Mi sembrò una strana scusa”. “Chi era il regista?” chiede Fagnani. “Gabriele Lavia” e comunque “l’attrice che prese il mio posto non lavora più”.
L’attrice racconta con grande ironia l’esperienza nel monologo teatrale ‘Prova orale per membri esterni’ in cui lei era una professoressa del Centre Pompinou, insegnante di fellatio”. “In un modo o nell’altro ha avuto un ruolo da protagonista” scherza Fagnani. “Ero terrorizzata, bevevo due gin tonic prima di andare in scena.
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Era proprio una lezione”. “C’erano prove pratiche?” domanda la conduttrice. “Lei mostrava le varie tipologie che sono tante: segato, doppio 69, simplex. Ma si parte da un disegno alla lavagna oppure ti arrangi con un po’ di ortaggi…” risponde Savino con un sorriso.
A Fagnani, poi, Savino confessa di aver un cattivo rapporto con le scene erotiche. “Anche i baci non li sopporto sul set”.
“Chi è stato il peggiore e chi il miglior baciatore?” indaga Fagnani. “Brignano pessimo, un buon baciatore è stato Solfrizzi.
E Massimo Ghini una volta sul set ha voluto un bacio bacio…”.
“A trasgressioni come siamo messe?” chiede Fagnani? “Quando ero giovane c’era una promiscuità maggiore. Capitava anche una cosa a tre. Ecco, è capitata”.
BELVE
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Belve è prodotto da Rai-Direzione Intrattenimento Prime Time in collaborazione con Fremantle Italia. Ideato e condotto da Francesca Fagnani. Scritto con Giorgio Cappozzo, Francesca Filiasi, Antonio Pascale, Andrea Punzo e Giovanni Todescan, con la consulenza autoriale di Giancarlo De Andreis. Regia di Mauro Stancati.
L’appuntamento con Belve è martedì 27 maggio, alle 21.20 su Rai2 e on demand su RaiPlay.