2025divano1006

IL DIVANO DEI GIUSTI/2 – IN CHIARO AVETE “PACIFIC RIM”, UNO DEI MIGLIORI FILM MAI GIRATO DA GUILLERMO DEL TORO - TROVATE ANCHE “TUTTE LE STRADE PORTANO A ROMA”. LEGGO QUALCHE COMMENTO “MAMMA MIA CHE FILM DEMMMERDA”. IMPERDIBILE! – OCCHIO ALLO SPETTACOLARE “1917”. NON SOLO È UNA MACCHINA PERFETTA DI CINEMA, MA È UN MIRACOLO DI TECNICA - FARÀ PIACERE A DAGO, GRANDE FAN DI JOSEPH L. MANKIEWICZ, LA RIPROPOSTA DI “UOMINI E COBRA SUO GRANDE, TARDISSIMO WESTERN – NELLA NOTTE TORNA LA COMMEDIA “CAMERE DA LETTO” – VIDEO

pacific rim

Marco Giusti per Dagospia

 

E in chiaro che vediamo? Intanto avete su Canale 20 alle 21, 05 “Pacific Rim” di Guillermo Del Toro con Charlie Hunnam, Idris Elba, Rinko Kikuchi, Charlie Day, Ron Perlman, Max Martini, uno dei migliori film mai girato da Del Toro. E ancora sono incazzato che gli hanno tolto di mano il sequel.

pacific rim 2

 

Come sicuramente saprete il film ruoto attorno al fatto che per combattere due mostri marini, i Kaiju, l’umanità ha una sola arma possibile, i 25 robottoni Jaegers, soprattutto quello più vecchiotto comandato dai piloti Charlie Hunnam e Rinko Kikuchi. In realtà, se mi chiedete la storia, non so proprio dirvela, ma ho adorato la costruzione visiva del film, i robottoni e i mostri giapponesi. Mancano solo Gundam e Ufo Robot.

 

tutte le strade portano a roma

Su La5 alle 21, 10 passa la commedia di coproduzione “Tutte le strade portano a Roma” diretto dalla svedese Ella Lemhagen con Sarah Jessica Parker, Rosie Day, Claudia Cardinale, Raoul Bova, Paz Vega, dove una mamma quarantenne americana single, Sarah Jessica Parker, porta la figlia diciassettenne, in Toscana (te pareva…) dove lei aveva passato una grande vacanza. Lì ritrova il baldo Raoul Bova scultore (ma va?), con mamma simpatica, Claudia Cardinale.

 

E si innamora di nuovo. Boh. Ci sono anche Paz Vega come la contadina ecologista lesbica, il vecchio Shel Shapiro, Rocio Munoz nel ruolo di Ermenegilda, il compianto Luis Molteni, il mio amico Max Pittarello. Produce Andrea Iervolino (ah… ecco). Leggo qualche commento “mamma mia che film demmmerda”. Imperdibile!

 

una notte con la regina

Su Tv2000 nalle 21, 10 passa “Una notte con la Regina”, commedia inglese diretta da Julian Jarrold con Sarah Gadon, Emily Watson, Rupert Everett, Jack Reynor, Bel Powley, Roger Allam. Rai Movie alle 21, 10 propone lo spettacolare “1917” di Sam Mendes con George MacKay, Dean-Charles Chapman, Mark Strong, Andrew Scott, Richard Madden.

 

1917

Virtuosistico. Certo. Forse neanche così accattivante come storia. Un genio del cinema di guerra come Raoul Walsh lo avrebbe risolto in ben altro modo. Ma, fidatevi, dopo i due pesanti Golden Globes vinti da poco, miglior film e miglior regista!, e li tre Oscar tecnici su 10 nominations, questo 1917 ideato e diretto dal Sam Mendes di Skyfall, Revolutionary Road, Era mio padre, incredibile viaggio in piano sequenza, più o meno taroccato, di due soldati inglesi in una missione di guerra quasi suicida per salvare 1600 commilitoni, non solo è una macchina perfetta di cinema, e la prima parte fa davvero paura, ma è un miracolo di tecnica.

1917 sam mendes 2

Da vedere a occhi ben aperti. Perché il film di Sam Mendes ti tiene inchiodato alla sedia come un thriller e ti stupisce ogni momento. In grande parte per merito dell’incredibile lavoro fatto dal direttore della fotografia Roger Deakins, che infatti venne premiato con l’Oscar. E va detto che difficilmente senza il contributo di Roger Deakins e di tutta la squadra di Mendes, dallo scenografo Dennis Gassner, ai costumisti Jacqueline Durran e David Crossman, alla musica di Thomas Newman, questo 1917 sarebbe stato quello che è. Cioè un violento pugno in faccia.

 

1917 sam mendes 1

Molto acchiappone, logico. Inoltre, ripeto, la storia, anzi le storie che vediamo nel viaggio dei due soldatini, il caporale Schofield di George MacKay e il caporale Blake di Dean-Charles Chapman, raccontate a Sam Mendes da suo nonno Alfred, a lui è dedicato il film, riscritte assieme a Krysty Wilson-Cairns, non sono né particolarmente inventive né nuove. Ma quel che conta è il viaggio che Mendes e Deakins ti fanno fare inseguendo i due giovani caporali che devono attraversare le linee nemiche in una Francia massacrata dagli scontri per un netro di terra, il 6 aprile 1917, proprio nello stesso giorno che vedrà gli Americani entrare in guerra.

 

1917 sam mendes

Questo nel film non viene detto, come non viene detto che ci vorrà ancora un anno e mezzo prima della fine di questo continuo massacro. “Vincerà chi sopravviverà” si sente dire a un certo punto, ma gli inglesi non sono messi benissimo, anzi… Dopo un quarto d’ora iniziale e claustrofobico tutto ambientato in trincea, il film parte esattamente come un videogioco. E il piano sequenza ci impone di stare dentro al film senza stacchi e senza gli orrendi droni che vanno di moda oggi, non perdendo mai di vista né la missione né i soldati.

 

Come loro sappiamo che attraverseremo crateri creati dai cannoni, incontreremo centinaia di morti in putrefazione, topi, trappole di ogni tipo, e, ovviamente, i tedeschi. Che non sono affatto buoni. C’è anche tempo per ninnare un bambino al ritmo di Edward Lear ("Though the sky be dark, and the voyage be long, Yet we never can think we were rash or wrong...").

 

uomini e cobra

Su Iris alle 21, 15 farà piacere a Dago, grande fan di Joseph L. Mankiewicz, la riproposta di “Uomini e cobra” suo grande, tardissimo western, con Kirk Douglas, Henry Fonda e Warren Oates, copione meraviglioso pieno di colpi di scena e di serpenti a sonagli di Robert Benton e David Newman, un set incredibile ricostruito nel deserto da Edward Carrere fresco di “Mucchio selvaggio”. Mankiewicz preferiva la sua versione lunga da 165’ a questa da 126’, che taglia via gran parte del ruolo di Lee Grant. Io ricordo bene nella versione italiana di allora, però, il gran nudo integrale di Barbara Rhoades che venne tolto da quella americana.

 

piano piano

Su Rai5 alle 21, 15 trovate “Piano Piano” di  Nicola Prosatore con Dominique Donnarumma, Giuseppe Pirozzi, Antonia Truppo, Giovanni Esposito, un viaggio nella Napoli degli anni ’80. Su Rai4 alle 21, 20 abbiamo “Diabolik. Ginko all’attacco!” di Antonio e Marco Manetti con Giacomo Gianniotti, Miriam Leone, Valerio Mastandrea, Monica Bellucci, Alessio Lapice. Non trovo tra il primo Diabolik e questo sostanziali differenze di scrittura e di messa in scena, a parte quella, non so quanto fondamentale, della sostituzione del protagonista Luca Marinelli come Diabolik con il più oscuro, e decisamente più basso Giacomo Gianniotti.

miriam leone giacomo giannotti diabolik ginko all'attacco

Forse più simile al personaggio del fumetto, ma certo dotato di minor presenza sullo schermo e non proprio adatto, ahimé per altezza, a essere messo accanto alla Eva Kant di Miriam Leone. E dire in tanti avevano criticato il Diabolik di Luca Marinelli, così puntuto, così alla ricerca di una chiave che non fosse solo quella della ricostruzione ossessiva del fumetto e delle sue inquadrature. Ma neanche questo Diabolik riesce a liberarsi dalle costrizioni del personaggio. Ancora così crudele e sanguinario.

 

valerio mastandrea diabolik ginko all'attacco

 Forse non siamo più abituati ai tanti personaggi minori uccisi come accadeva nel cinema di genere, western o spy, degli anni ’60. Nemmeno questo riesce insomma a essere qualcosa di diverso dal Diabolik del fumetto. E forse è bene così. Come va bene che il film stia ancora una volta dividendo il suo pubblico. Chi lo trova, come il primo, un’occasione persa, e chi invece apprezza oltremodo il rigore ossessivo dei Manetti nel voler rimanere fedeli all’eurotrash anni ’60 del fumetto.

 

monica bellucci diabolik ginko all'attacco

Leggo che il critico Alan Jones, grande fan della saga dei Manetti, oltre a preferire questo tipo di cinema pieno d’amore per il genere rispetto ai polpettoni miliardari e digitalizzati della Marvel, si è lamentato di non aver ricevuto da 01 la possibilità di portarlo al Festival di Glasgow. Come, insomma, se Diabolik fosse qualcosa da difendere rispetto al resto del mondo, quando la sua universalità è proprio nel suo rispetto delle regole del fumetto e del cinema anni ’60.

ceretta 40 anni vergine

 

E in questo non posso che schierarmi sempre dalla parte dei Manetti, che rielaborano qui anche le loro teorie sui film di James Bond visti non come puro genere, ma come cornice in grado di contenere qualsiasi altra cosa, anche il fumetto. Su Canale 27 alle 21, 20 passa la commedia “40 anni vergine” di Judd Apatow con Steve Carell, Catherine Keener, Paul Rudd, Romany Malco, Seth Rogen, Elizabeth Banks.

london boulevard

 

Passiamo alla seconda serata con il noir “London Boulevard” di William Monahan con Keira Knightley, Colin Farrell, Anna Friel, David Thewlis, Jamie Campbell Bower. Non molto amato dalla critica. Rai Premium alle 23, 25 passa “Sorelle per sempre” di Andrea Porporati con Donatella Finocchiaro, Anita Caprioli, Claudio Castrogiovanni, Francesco Foti, dove due bambine vengono scambiate in culla in quel di Mazara del Vallo. Leggo che è tratto da una storia vera.

il grande botto

 

Su Cine 34 alle 23, 30 la commedia di leone Pompucci “Il grande botto” con Carlo Buccirosso, Emilio Solfrizzi, Alessandro Di Carlo, Claudio Amendola, Francesca Nunzi, Gennaro Nunziante, Marco Messeri, Clelia Rondinella, Pia Velsi, Gea Lionello, Pier Maria Cecchini, cioè cosa capita quando cinque amici vincono al Toto calcio qualcosa come 86 milioni…

 

SUSPENSE - The Innocents

Tra le tante repliche torno a segnalarvi il capolavoro gotico di Jack Clayton “Suspence” o “The Innocents” con Deborah Kerr, Martin Stephens, Pamela Franklin, Peter Wyngarde, Megs Jenkins, tratto da “Giro di vite” di henry James. Mi raccontava qualche giorno fa Franco Maresco che aveva intervistato a Palermo Freddie Francis, direttore della fotografia del film e di capolavori come “The Elephant Man”, “Dune”, nonché regista di horror.

 

maria grazia cucinotta diego abatantuono camere da letto

 Su Cine 34 all’1, 05 trovate “Camere da letto” commedia di Simona Izzo con Simona Izzo, Maria Grazia Cucinotta, Diego Abatantuono, Ricky Tognazzi. Su Tv8 all’1, 15 passa invece “Scream IV”, ultimo film diretto da Wes Craven prima della sua morte nel 2015, con David Arquette, Neve Campbell, Courteney Cox, Emma Roberts, Hayden Panettiere. Lo sceneggiatore, Kevin Williamson, ha raccontato che ebbero molti problemi con Bob e Harvey Weinstein su come fare questo quarto film.

malizia laura antonelli 3

 

Su Cielo all’1, 35 non ci siamo ancora stancati di vedere e rivedere “Malizia” di Salvatore Samperi con Laura Antonelli, Turi Ferro, Alessandro Momo, Tina Aumont. Iris alle 2 propone “L’inferno sommerso” prodotto e diretto da Irwin Allen con Michael Caine, Sally Field, Telly Savalas, Karl Malden, Peter Boyle, Shirley Knight e Shirley Jones, sequel che nessuno ricorda più del primo e glorioso “L’avventura del Poseidon”.

 

Sally Field ricorda di averlo fatto solo per i soldi, come Michael Caine. Fu un flop terrificante che segnalò che il genere del disaster movie era finito. Per giunta Irwin Allen aveva chiesto al compositore Jerry Fielding un assurdo crescendo quando appariva il suo nome sui titoli di testa che provocava assurde risate del pubblico. Figura tra i peggiori film di sempre di molte liste di fan del cinema trashione.

fumo di londra 3

Su Rai Movie alle 2, 50 passa invece “Fumo di Londra” di e con Alberto Sordi con Fiona Lewis, Amy Dalby, Alfredo Marchetti, Clara Bindi, Michael Trubshawe. Nella scena al pub troverete, oltre a Carolyn Munro, anche un giovane David Bowie. Me lo ha detto Carolyn Munro.

 

Su Rete 4 alle 2, 55 passa il poco noto ma bellissimo “Mordi e fuggi” di Dino Risi dove la commedia all’italiana incontra gli anni di piombi. Marcello Mastroianni, infingardo borghese, viene rapito assieme alla sua amante Carole André come ostaggi da una banda di terroristi politici capitanati da Oliver Reed, violento come pochi, e che vede come soldati Nicoletta Machiavelli e Bruno Cirino, il fratello del futuro onorevole DC.

 

mordi e fuggi 2

Ma dietro di loro arrivano tv, polizia, carabinieri. Film incredibile, girato prima dell’omicidio Calabresi e molto cattivo contro tutti. Questa era l’Italia secondo Risi. Grande cammeo di Gianni Agus all’autogrill. Oliver Reed, raccontava Dino, beveva cose impossibili tutto il tempo e spaventava la troupe. Si era riempito un portaombrelli di qualsiasi bevanda alcolica e tracannava il beverone, glu-glu-glu, sollevando l’oggetto in aria. Nicoletta ebbe non pochi guai reali con la polizia a causa del suo attivismo politico e dei traffici del fidanzato di allora. Un delirio di set e un capolavoro di film.

 

notre dame di william dieterle

Su Cine 34 alle 2, 55 la commedia a episodi “Tanto va la gatta al lardo…”, diretto da Vittorio Sindoni col nome di Marco Aleandri con Walter Chiari, Valentina Cortese, Orchidea de Santis, Fiorenzo Fiorentini, Carlo Hintermann, Macha Méril, Cecilia Polizzi, Luciano Salce, Stefano Satta Flores. Chiudo con l’horror-noir “Ti aspetterò all' inferno", scritto e diretto da Pietro Regnoli con Eva Bartok, Massimo Serato, John Drew Barrymore, Rete 4 alle 4, 25. Magari però preferite “Notre Dame” di William Dieterle con Charles Laughton come Quasimodo, Maureen O'Hara come Esmeralda, Edmund O'Brien, Rai Movie alle 5.

PACIFIC RIMnotre dame di william dieterlenotre dame di william dieterle ti aspettero all' infernotanto va la gatta al lardo... 2ti aspettero all inferno 2ti aspettero all inferno 3ti aspettero all' inferno tanto va la gatta al lardo... 3PACIFIC RIMtanto va la gatta al lardo... 4l'inferno sommersoalberto sordi fumo di londra 2marcello mastroianni carole andre oliver reed mordi e fuggi mordi e fuggialberto sordi fumo di londrafumo di londra uomini e cobra 1uomini e cobrapiano pianoscream iv40 anni vergine40 anni vergine ricky tognazzi simona izzo diego abatantuono camere da letto 40 anni vergine 1diabolik ginko all'attacco simona izzo camere da letto SUSPENSE - The Innocents malizia laura antonelli 1malizia laura antonelli 2monica bellucci diabolik – ginko all’attacco SUSPENSE - The Innocents SUSPENSE - The Innocentssorelle per sempre 2sorelle per sempre diabolik – ginko all’attacco sorelle per semprediabolik ginko all attacco diabolik ginko all'attacco miriam leone diabolik ginko all'attacco PACIFIC RIM

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

 A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)

matteo zuppi giuseppe conte

DAGOREPORT – IL CARDINALE ZUPPI SI ACCORGE SOLO ORA CHE LA CHIESA ITALIANA HA UN PROBLEMA CON L’8 PER MILLE E ACCUSA IL GOVERNO DI AVERE “MODIFICATO IN MODO UNILATERALE LE FINALITÀ DI ATTRIBUZIONE DEI FONDI” – IN REALTA’ I GUAI ECONOMICI PER LA MASTODONTICA STRUTTURA DELL’EPISCOPATO ITALIANO SONO NATI CON IL PRIMO GOVERNO CONTE, CHE HA MODIFICATO PER PRIMO IL MODELLO PER L’ASSEGNAZIONE DELL’8 PER MILLE – EPPURE, QUANDO PEPPINIELLO, PRESSOCHÉ SCONOSCIUTO, DIVENNE PREMIER, LA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIA ESULTÒ. NIPOTE DI UN FRATE CAPPUCCINO, DEVOTO DI PADRE PIO, SEMBRAVA QUASI UN DONO DELLA DIVINA PROVVIDENZA. INVECE CONTE E LE TRUPPE LAICISTE DEL’M5S HANNO PRODOTTO LE LEGGI PIÙ DANNOSE DEGLI ULTIMI 50 ANNI PER LE CONFESSIONI RELIGIOSE…

giorgia meloni matteo salvini elly schlein giuseppe conte bonelli fratoianni

DAGOREPORT - L’ESITO DEL REFERENDUM, LANCIATO DALLA SETE DI POTERE DI LANDINI IN CUI SONO CADUTI GLI INETTI SCHLEIN E CONTE, HA SPINTO UNA BEFFARDA MELONI A CANTARE VITTORIA DETTANDO AI SUOI GAZZETTIERI CHE IL RISULTATO “RISCHIA DI INCHIODARMI A PALAZZO CHIGI PER DIECI ANNI”. COME SE IL 70% CHE SE N'È FREGATO DI ANDARE A VOTARE, SIA TUTTO A FAVORE DELLA DESTRA. UNA FURBATA DA VENDITORE DI TAPPETI PERCHÉ IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI NON E' PER NIENTE DIPINTO DI ROSA. A PARTE LA DISCRIMINANTE GEOPOLITICA, CHE VEDE IL TURBO-SOVRANISMO ANTI-UE DI SALVINI COZZARE CON IL RIPOSIZIONAMENTO EURO-PPE DELLA CAMALEONTICA DUCETTA, IL PASSAGGIO PIÙ DIFFICILE ARRIVERÀ CON LE REGIONALI DEL PROSSIMO AUTUNNO, DOVE RISCHIA SERIAMENTE DI PERDERE LE MARCHE MENTRE IL VENETO È APPESO ALLE MOSSE DI ZAIA. I TIMORI DELLA MELONI SI SONO APPALESATI QUANDO È SBUCATO IL NASO AD APRISCATOLE DI DONZELLI ANNUNCIANDO UN’APERTURA SUL TERZO MANDATO CON LO SCOPO DI LANCIARE UN SALVAGENTE A SALVINI E NELLO STESSO TEMPO MANDARE ALL’ARIA IL CAMPOLARGO IN CAMPANIA - DALL'ESITO DELLE REGIONALI LA SGARBATA PREMIER DELLA GARBATELLA CAPIRA' SE HA I NUMERI PER ANDARE AL VOTO ANTICIPATO SENZA SALVINI TRA I PIEDI…

gabriele gravina luciano spalletti gianpiero ventura giorgia meloni carlo tavecchio franco carraro matteo salvini matteo renzi giuseppe conte elly schlein

DAGOREPORT! IL CALCIO È POLITICA! NEL FLOP DELLA NAZIONALE SI RINTRACCIANO GLI INGREDIENTI PEGGIORI DEL PAESE: INCOMPETENZA, IMPROVVISAZIONE, MANCANZA DI PROFESSIONALITÀ. L’ITALIA È UN PAESE G7 CHE È FUORI DAI TAVOLI CHE CONTANO (DALL’UCRAINA ALLA LIBIA) E NEL CALCIO AFFONDA NELLA MEDIOCRITÀ. GRAVINA È L’EMBLEMA DELLA MANCATA ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA’ AL PARI DI ELLY SCHLEIN CHE DOPO LA BATOSTA REFERENDARIA, SI AGGRAPPA AI NUMERI, PER DIRE CHE SÌ IL CENTROSINISTRA HA PIÙ VOTI DELLA MELONI. LA SCONFITTA? SOLO UN DETTAGLIO - NELLE SQUADRE I GIOVANI NON TROVANO SPAZIO, NEI PARTITI IDEM, A MENO CHE NON SIANO POLLI DI BATTERIA. LA CANDIDATURA ALLA GUIDA DEL CONI DI FRANCO CARRARO, A 85 ANNI, MOSTRA L’ETERNO RITORNO DELL’ETERNO RIPOSO - PER QUANTO ANCORA DOVREMO SORBIRCI LE SCENEGGIATE AUTO-ASSOLUTORIE DELLA FIGC? PER QUANTO ANCORA I NOSTRI POLITICI POTRANNO RIFILARCI SUPERCAZZOLE? - LE RESPONSABILITA' DEI MEDIA - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagirone giorgia meloni giovanbattista fazzolari mediobanca nagel alberto

DAGOREPORT - IL GIORNO DEL GIUDIZIO SI AVVICINA, CAMPO DI BATTAGLIA: L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA DEL 16 GIUGNO. IN CASO DI VITTORIA DELL'INFERNALE CALTAGIRONE, SI SPALANCHEREBBERO LE PORTE DI TRE DELLE PRINCIPALI ISTITUZIONI FINANZIARIE ITALIANE (GENERALI, MEDIOBANCA E MPS) AL GOVERNO MELONI: UN FATTO POLITICO EPOCALE – SUDORI FREDDI A MILANO CHE SI CHIEDE ATTONITA: COME PUÒ VENIRE IN MENTE A CALTARICCONE DI SCALARE IL GRUPPO EDITORIALE ‘’CLASS’’ PERCHÉ A LUI CONTRARIO (DETIENE IL SECONDO QUOTIDIANO ECONOMICO, “MILANO FINANZA”)? UN’ATTITUDINE AUTORITARIA CHE DEL RESTO FA MAGNIFICAMENTE SCOPA CON IL “QUI COMANDO IO!” DEL GOVERNO MELONI – SUDORI FREDDISSIMI ANCHE A ROMA: SI ACCAVALLANO LE VOCI SUGLI EREDI DEL VECCHIO, GRANDE PARTNER CON LA HOLDING DELFIN DELLE SCALATE CALTAGIRONESCHE, CHE SPINGONO IL LORO CEO FRANCESCO MILLERI A SGANCIARSI DAL BOSS ROMANO DEL CALCESTRUZZO. CHE UNA PARTE DELLA TURBOLENTA FAMIGLIA NON SOPPORTI MILLERI, È UN FATTO. CHE CI RIESCA, È UN’ALTRA STORIA - LA DECISIONE DELLA DELFIN (HA IL 20% DI AZIONI MEDIOBANCA) È INFATTI DIRIMENTE: IN CASO DI FALLIMENTO IL 16 GIUGNO, SAREBBE LA CULATA DEFINITIVA NON SOLO ALL’OTTUAGENARIO “PADRONE DI ROMA” MA ANCHE UN SONORO "VAFFA" AI SOGNI DI MELONI E FAZZOLARI DI ESPUGNARE IL POTERE IN MANO AI “BANCHIERI DEL PD”… 

biennale di venezia antonio monda pietrangelo buttafuoco alessandro giuli alfredo mantovano

DAGOREPORT - ANTONIO MONDA, IL ''BEL AMI'' PIÙ RAMPINO DEL BEL PAESE, È AGITATISSIMO: SI È APERTA LA PARTITA PER LA DIREZIONE DELLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA DEL 2026 - UNA POLTRONISSIMA, CHE DOVREBBE FAR TREMARE I POLSI (È IN CONCORRENZA CON IL FESTIVAL DI CANNES), CHE DA ANNI TRAVAGLIA LA VITA E GLI INCIUCI DEL GIORNALISTA MONDA, MAGNIFICAMENTE DOTATO DI UNA CHIAPPA A SINISTRA (“REPUBBLICA” IN QUOTA ELKANN); MENTRE LA NATICA DI DESTRA, BEN SUPPORTATA DAL FRATELLO ANDREA, DIRETTORE DELL’”OSSERVATORE ROMANO”, GODE DEI BUONI RAPPORTI CON IL PIO ALFREDO MANTOVANO - ALL’ANNUNCIO FATALE DI GIULI, SU INPUT DI MANTOVANO, DI CONSEGNARE LA MOSTRA DEL 2026 NELLE MANINE FATATE DI MONDA, IL PRESIDENTE DELLA BIENNALE BUTTAFUOCO, CHE NON HA MAI STIMATO (EUFEMISMO) L’AEDO DELLA FUFFA ESOTERICA DI DESTRA, AVREBBE ASSUNTO UN’ESPRESSIONE ATTONITA, SAPENDO BENE COSA COMPORTEREBBE PER LUI UN FALLIMENTO NELLA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA, MEDIATICAMENTE PIÙ POPOLARE E INTERNAZIONALE (DELLE BIENNALI VENEZIANE SU ARCHITETTURA, TEATRO, BALLETTO, MUSICA, NON FREGA NIENTE A NESSUNO)