giorgio assumma

IL DIVANO DEI GIUSTI - IN SECONDA SERATA, RAI3 PASSA "IO C'ERO. GIORGIO ASSUMMA, L'AVVOCATO DELLE STELLE", DOCUMENTARIO DEDICATO ALL’AVVOCATO DI CELEBRITÀ COME MAURIZIO COSTANZO, ALBERTO SORDI, ENNIO MORRICONE E RENZO ARBORE. PARLA ANCHE DAGO - PIÙ TARDI, CINE34 TRASMETTE "LA VERGINE, IL TORO E IL CAPRICORNO": LA FENECH SI PRESENTA GLORIOSAMENTE NUDA NELLA SUA PRIMA SCENA E VIENE POI BATTEZZATA DA RICCARDO GARRONE COME "IL PIÙ BEL CULO DI ROMA..." - VIDEO!

 

Marco Giusti per Dagospia

 

edge of tomorrow – senza domani

Che vediamo stasera? Magari vi divertite con la “Biancaneve” diretta da Tarsem Singh con Julia Roberts come matrigna, Lily Collins, la figlia di Phil Collins come Biancaneve, Armie Hammer, Nathan Lane, Mare Winningham, Michael Lerner, Rai Gulp, 20, 30. Magari vi divertite di più, Canale 20 alle 21, 10, con “Edge of Tomorrow. Senza domani”, fantascientifico diretto con gran grinta da Doug Liman, il regista di “The Bourne Identity”, scritto da Christopher McQuarrie (poi regista degli ultimi “Mission: Impossible), assieme a Jez e John-Henry Butterworth e tratto da un romanzo di Hiroshi Sakurazaki (“All You Need Is Kill”).

 

Nel film entriamo nel loop temporale del maggiore William Cage, cioè Tom Cruise, media-man fighetto che si ritrova sbalzato da soldato semplice nel pieno di una battaglia suicida nel nord della Francia contro le truppe aliene che stanno invadendo il mondo e si preparano a distruggere Londra dopo che hanno preso Parigi.

 

edge of tomorrow

E’ vero che Cage muore, come tutti i soldati che vengono sbarcati assieme a lui, dopo pochi minuti dall’inizio degli scontri, ma dopo ogni sua morte potrà rivivere esattamente la sua storia, dal momento che si sveglia nel campo dei soldati che si preparano all’attacco a Heathrow fino allo sbarco e alla guerra con gli alieni, i terribili mimic, sorta di polipetti giganti che si dimenano troppo, e ogni volta capire un po’ di più quello che sta vivendo e perché muore.

 

Diciamo come un videogioco che ti azzera tutto, tranne la tua memoria precedente. Ma solo lui ha la possibilità di azzerare e rivivere la situazione, cambiandola ogni volta, mentre i soldati accanto a lui ripeteranno dall’inizio le stesse battute. Sarà però l’eroina del gruppo, Rita, la bella Emily Blunt, a spiegargli che anche lei aveva avuto lo stesso dono per la battaglia di Verdun dopo che aveva ucciso un alieno blu e il suo sangue l’aveva sommersa. Dono che però aveva perso.

tom cruise edge of tomorrow

 

In pratica Cage-Cruise controlla il tempo e oggi sua morte resetta la situazione e solo grazie alla sua memoria delle mosse degli avversari, e alle sue illuminazioni, si potrebbe arrivare a vincere la battaglia una volta capito dove si trova la mente aliena che controlla come un generatore centrale tutti i mostri dell’invasione.

 

Cage, con l’aiuto di Rita, cercherà di sfruttare il suo controllo del tempo, che è l’arma più forte che hanno le truppe aliene per invadere il mondo, per vincere una guerra che altrimenti sarebbe inevitabilmente persa. Mischione di “Starship Troopers” e “Il giorno della marmotta”, ma Liman, il direttore della fotografia Dion Beebee (“Collateral”), e due grandiosi montatori, James Hebert e Laura Jennings, ne fanno un megavideogioco di grande resa spettacolare e di grande velocità piuttosto esaltante.

la truffa dei logan

 

Adoro “La truffa dei Logan” di Steven Soderbergh, Rai Movie alle 21, 10, sorta di sotto Ocean’s Eleven, ambientato tra il West Virginia e il North Carolina, scritto, sembra, dalla moglie del regista, Jules Asner, sotto lo pseudonimo di Rebecca Blunt, e fotografato sempre da lui col nome di Peter Andrews. Il titolo originale stesso, Logan Lucky, allude ironicamente alla maledizione dei fratelli Logan, Jimmy e Clyde, interpretati da Channing Tatum e da Adam Driver, che li colpisce quando sembra che tutto stia andando bene.

 

la truffa dei logan

Così Jimmy si è rotto una gamba mentre stava al massimo da giocatore professionista di rugby, mentre Clyde ha perso un braccio, anzi una mano, proprio quando stava rientrando dalla sua seconda missione in Iraq. C’è pure una terza sorella Logan, Mellie, interpretata da Riley Keough, che non è però stata toccata dalla cattiva sorta. Sfidando appunto la sfiga di famiglia, Jimmy organizza un megacolpo al caveau dove vanno a finire i soldi delle scommesse delle corse automobilistiche della Nascar, che coinvolge il fratello Jimmy, barista, e certo Joe Bang, un Daniel Craig coi capelli biondi cortissimi, e i suoi due fratelli.

 

 

giorgio assumma

Joe Bang, che sta però in carcere, è l’unico che possa fare esplodere il muro del caveau con facilità. Tutto il film, come i tre Ocean’s Eleven, è dedicato alla costruzione del colpo, alla sua esecuzione, ai tanti colpi di scena successivi, mentre vengono alla luce i caratteri dei personaggi coinvolti.

 

Soderbergh offre anche al più piccolo dei personaggi che racconta uno sguardo o una angolazione particolare, forte non solo di una scrittura molto ben congegnata, ma anche della presenza di caratteristi di extra lusso, come Hillary Swank, nei panni della poliziotta, Dwight Yoakam come guardiano del carcere, Katie Holmes e Katherine Waterstone, cioè la prima moglie di Jimmy e il suo nuovo amore. Infarcito di musica country con un occhio particolare a John Denver (“Take Me Home, Country Roads”) ma anche a John Fahey, il film è un grande divertimento per tutti, una macchina di grande intelligenza, forse troppa per il mercato americano.

 

giorgio assumma

Su Rai Storia alle 21, 10, se vi piacciono i film di sommergibili non perdetevi il fenomenale “Das Boot” o “U Boat 96”, clamoroso successo del cinema bellico tedesco diretto nel 1980 da Wolfgang Petersen con Jürgen Prochnow, Herbert Grönemeyer, Klaus Wennemann, Hubertus Bengsch. Leggo che il primo regista chiamato dalla produzione, supervisionata da Edward Pressman, era stato John Sturges. Ma non si sentì adatto a girare una storia di guerra così tedesca. E venne sostituito da Wolfgang Peterson, che si portò dietro il direttore della fotografia Jost Vacano. Peterson alternò il montaggio del film alla regia del complesso “Air Force One”.

 

Quasi tutto il budget, 15 milioni di dollari, venne speso per ricostruire il celebre sottomarino tedesco della Seconda Guerra Mondiale e per farne uno in versione interni, dove si sarebbe svolta tutta o quasi l’azione. Venne girato in sequenza, per rispettare le lunghezze delle barbe dei protagonisti. Ebbe sei nominations agli Oscar. Tutto il film venne girato muto, perché l’interno del sottomarino faceva troppo rumore. Gli attori si doppiarono alla fine, sia in tedesco che in inglese.

DAS BOOT

 

Iris alle 21, 15 propone un grande western di Clint Eastwood, “Il cavaliere pallido” con Clint Eastwood, Michael Moriarty, Carrie Snodgress, Sydney Penny, Chris Penn. Su Cielo alle 21, 20 trovate il thriller vistissimo di David Fincher “Gone Girl – L’amore bugiardo” con Ben Affleck, Rosamund Pike, Neil Patrick Harris, Kim Dickens, Emily Ratajkowski. Su Rai4 alle 21, 20 svegliate Salvini e Meloni per il thriller con emigrati da portare in Italia attraversando le Alpi “Sopravvissuti” di Guillaume Renusson con Denis Menochet, Zar Amir-Ebrahimi, Victoire Du Bois, Oscar Copp, Luca Terracciano.

 

Tv2000 alle 21, 40 propone un buon film di Franco Zeffirelli, l’autobiografico “Un tè con Mussolini” con Cher, Judi Dench, Joan Plowright, Maggie Smith, Lily Tomlin, Massimo Ghini.

 

das boot 2

Passiamo alla seconda serata, Rai Tre alle 23, 15, con “Io c'ero. Giorgio Assumma, l'avvocato delle stelle”, documentario di Fabrizio Corallo e Valeria Parisi dedicato all’avvocato Assumma, l’avvocato di celebrità come Maurizio Costanzo, Pippo Baudo, Renato Zero, Alberto Sordi, Lucio Dalla, Ennio Morricone, Claudio Baglioni, Renzo Arbore. Parla anche Dago.

 

Rai4 alle 23 passa il film inglese tutto violenza, gangster e famiglia, “L’ombra della violenza” o “Calm with Horses” di Nick Rowland con Barry Keoghan, Niamh Algar, Ned Dennehy, Simone Kirby, Anthony Welsh, Cosmo Jarvis. Non male. Italia 1 alle 23, 10 propone “Come ti rovino le vacanze” di John Francis Daley, Jonathan Goldstein con Ed Helms, Christina Applegate, Chris Hemsworth, Beverly D'Angelo, Chevy Chase.

 

giorgio assumma presentazione del film io c'ero al cinema barberini

E’ un tentativo di dare vita a uns sequel tardivo del celebre “National Lampoon’s Vacation” con tanto di camei di Chevy Chase e Beverly D’Angelo. Rai Movie alle 23, 10 passa uno degli ultimi film di William Friedkin, “Regole d’onore” con Tommy Lee Jones, Samuel L. Jackson, Guy Pearce, Philip Baker Hall.

 

Su La7 alle 23, 30 arriva il documentario “Mur” di Kasia Smutniak sulla situazione politica in Polonia nel 2022, tra Russia e Ucraina. Cine 34 alle 0, 55 passa “La vergine, il toro e il capricorno”, commedia sexy diretta da Luciano Martino in una delle sue rare apparizioni come regista e produttore. Al servizio, inoltre, della sua musa, Edwige Fenech, che si presenta gloriosamente nuda nella sua prima scena (“E questa sono io!”) e viene poi battezzata da Riccardo Garrone come “il più bel culo di Roma”.

 

Mentre suo marito nel film, il palazzinaro milanese Alberto Lionello, scivola nella merda fresca di un cane (“Ma cosa hai, lo stronzo a orologeria?”). Un servizio de La Sicilia, in data 11 agosto 1976, riporta le considerazioni di Martino, regista di un film che ancora si chiama “La villeggiante”, da girare tra Roma, Fregene e Ischia nel mondo dei palazzinari: «Se ho deciso di passare alla regia, invogliato da mio fratello, è perché non vedo l’ora di dirigere un film.

 

il cavaliere pallido 2

La mia natura è artistica, ma circostanze varie mi hanno imposto di fare calcoli economici, preparare i contratti, di arrabbiarmi con i registi che non rispettano i tempi di lavorazione. L’occasione per una brusca sterzata me la dà un soggetto che ho scritto con Cesare Frugoni e Francesco Milizia, nel quale vedo tutti gli elementi della commedia brillante, ma pulita».

 

Anni dopo dirà: «Mi divertiva questa storia, che avevo scritto e pensato. Poi la Fenech voleva assolutamente essere diretta da me. Sa, forse è stata una regia per amore. Poi adesso il film viene esaltato, però non era male. Devo dire che riuscì abbastanza bene. Forse lì mi ha preso la mano più il voler fare un film discreto che voler fare il produttore. Tanto è vero che incassò un miliardo, invece di incassare il solito miliardo e mezzo. Per cercare un attore diverso, presi Lionello, che era un grande attore.

fenech la vergine il toro il capricorno

 

Forse avrei dovuto prendere Montagnani, che era più consono. Però adesso, a rivederelo, mi sembra uno dei migliori che ho fatto» (da La fabbrica del riso). Il tentativo è di fare una commedia un po’ sofisticata rispetto a quelle solite della Fenech. Ma le battute sono ancora pesantissime e i nudi della Fenech fin troppi per poter diventare davvero una commedia sofisticata. “Sempre co lu culo de fori”, dice Aida, la cameriera, “sarà per mantenerlo fresco”.

 

E non si capisce perché Alberto Lionello, con una moglie come la Fenech, debba tradirla con Ria De Simone, moglie del cornutissimo Scapicolli, Gianfranco Barra, industriale del bidet. Come risposta al tradimento, Edwige saluta la “nemica” con un “Ciao Stela!” mostrando il petto durante la colazione.

 

Cosa che provocherà un’eruzione di caffè dalla bocca di Barra. A parte la presenza di Alberto Lionello, bravo come sempre, soprattutto quando si dichiara “uomo di mondo, voto quasi per Pannella, vedo i film di Bertolucci, sono abbonato a Playboy”, si segnala la presenza quasi al completo dei caratteristi più devoti delle commedie di Martino.

la vergine, il toro e il capricorno 1

 

Alvaro guarda la Fenech e ripete «Che bona, che bona!». Mario Carotenuto la spia mentre è con le le amiche, nude sulla terrazza, col canocchiale. Giacomo Rizzo si vanta di avere un motoscafo del tipo «cento milioni sull’acqua».

 

Rai Movie all’1, 20 passa “Le conseguenze dell’amore”, opera prima di Paolo Sorrentino con Toni Servillo, Olivia Magnani, Adriano Giannini, Angela Goodwin, Raffaele Pisu. Fu il film che impose Sorrentino come nuovo regista importante italiano. Me lo segnalò Tatti Sanguineti in quel di Venezia. Su Iris alle 2, 20 trovate “Tequila Connection", thriller poliziesco diretto da Robert Towne con Mel Gibson, Kurt Russell, Michelle Pfeiffer, Raul Julia. Cine 4 alle 2, 40 butta nel mucchio “Briganti, amore e libertà” di Marco Modugno, il figlio regista di Domenico Modugno, con Claudio Amendola, Monica Bellucci, Benedetto Fanna, Pinuccio Ardia.

 

la vergine, il toro e il capricorno

Su Rai Movie alle 3, 10 trovate “Il clan dei marsigliesi” del maestro del polar José Giovanni con Jean-Paul Belmondo, Michel Constantin, Gérard Depardieu. Se aspettate svegli fino alle 3, 20 su Rete 4 trovate il drammone con donna dal viso rovinato dalle cicatrici “Cake” di Daniel Barnz con Jennifer Aniston, Adriana Barraza, Anna Kendrick, Sam Worthington, Felicity Huffman.

 

Meglio forse il documentario sul Capitano, “Mi chiamo Francesco Totti” di Alex Infascelli. O il thriller erotico di Bruno Mattei “Attrazione pericolosa” con Monica Carpanese, Gabriele Gori, Tracy Kelly, Antonio Zequila, Achille Brugnini. Chiudo con la commedia di Garson Kanin “Situazione imbarazzante” con Ginger Rogers, David Niven, Charles Coburn, Elbert Coplen jr., Rai Movie alle 5 o con “Ladri di biciclette", capolavoro del Neorealismo di Vittorio De Sica con Lamberto Maggiorani, Enzo Staiola, Lianella Carell, Elena Altieri, Gino Saltamerenda, finito su Cine 34 alle 5, 55. L’alba.

le conseguenze dell’amoremel gibson tequila connection tequila connection il clan dei marsigliesi

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT - DIMENTICATE SCAZZI E VAFFA, DOMANI A ROMA TRA MACRON E MELONI SOLO BACI E ABBRACCI – SE L’EUROPA A TRAZIONE “VOLENTEROSI” HA BISOGNO DELL’ITALIA, DALL’ALTRA LA DUCETTA HA CAPITO DI ESSERE FINITA NEL VICOLO DELL’IRRILEVANZA - ACCANTONATI I SOGNI DI DIVENTARE LA REGINA DELLA DESTRA EUROPEA, MERZ E MATTARELLA LA SPINGONO VERSO IL PPE, USCENDO DAL GRUPPO DESTRORSO DI ECR - MACRON E MELONI SONO AMBEDUE ALLE PRESE CON L’ULTRA DESTRA DI MARINE LE PEN E DI MATTEO SALVINI (MA IL SECONDO SIEDE A PALAZZO CHIGI) - IL RENDEZ-VOUS DI DOMANI DOVRÀ RASSICURARE LA SORA GIORGIA CHE NON SARÀ PIÙ ESCLUSA DAI TAVOLI DEI NEGOZIATI SULL’UCRAINA, COME È SUCCESSO A TIRANA - SECONDO: ASSICURARSI L’INSOSTITUIBILE PRESENZA DELL’UNICO ALLEATO EUROPEO DOTATO DI POTENZA NUCLEARE ALLA CONFERENZA DEL 7 LUGLIO A ROMA SULLA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA. SENZA MACRON, SAREBBE NON SOLO UN FALLIMENTO TOTALE, MA INUTILE - IL PRAGMATICO MERZ SI STAGLIA SEMPRE PIÙ COME IL LEADER PER ECCELLENZA DELL’UNIONE EUROPEA: MERCOLEDÌ È ATTESO A WASHINGTON. DI SICURO NON SI RIPETERÀ IL PESTAGGIO SUBITO DA ZELENSKY: A FAR COMPAGNIA A MUSK CON UN OCCHIO NERO QUESTA VOLTA SAREBBE IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO - VIDEO

massimo martinelli azzurra francesco gaetano caltagirone guido boffo roberto napoletano

FLASH! – MISTERO BOFFO! È DURATO APPENA UN ANNO GUIDO BOFFO ALLA DIREZIONE DE “IL MESSAGGERO”, CHE SARÀ AFFIDATA AD INTERIM AL DIRETTORE EDITORIALE MASSIMO MARTINELLI – BOFFO FU UNA SCELTA DI AZZURRA CALTAGIRONE, IN BARBA A PAPÀ CALTARICCONE – ALLA SCADENZA, ESATTAMENTE DOPO UN ANNO, IL CONTRATTO DI BOFFO NON È STATO RINNOVATO – NEL CUORE DI CALTA C’È IL RITORNO DI ROBERTO NAPOLETANO, ATTUALE DIRETTORE DE “IL MATTINO” DI NAPOLI, ALTRO QUOTIDIANO DEL GRUPPO CALTAGIRONE…

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL PRANZO DEI VELENI È SERVITO: LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI SONO VOLATI PIATTI E BICCHIERI TRA I TRE CABALLEROS DEL GOVERNO - MELONI E TAJANI HANNO MESSO ALL’ANGOLO IL "PATRIOTA" TRUMPUTINIANO SALVINI, ACCUSANDOLO DI SABOTARE L'ESECUTIVO CON LE SUE POSIZIONI ANTI-EUROPEE E GLI ATTACCHI A MATTARELLA SUL CODICE ANTI-MAFIA DEL PONTE DELLO STRETTO – QUANDO SONO ARRIVATI I RISULTATI DELLE COMUNALI, CON LA DEBACLE DEL CENTRODESTRA, "IL TRUCE" DELLA LEGA E' PARTITO ALL'ATTACCO, INCOLPANDO LA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' (COLLE OPPIO E GARBATELLA) PER LA SCONFITTA A GENOVA: SE NON AVESSE CONVINTO BUCCI A LASCIARE LA POLTRONA DI SINDACO DI GENOVA PER CORRERE PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA (STOPPANDO IL LEGHISTA RIXI), IL SINDACO SAREBBE RIMASTO AL CENTRODESTRA. A QUEL PUNTO, SI E' SVEGLIATO TAJANI CHE HA RICORDATO A ENTRAMBI CHE SENZA I VOTI DI CLAUDIO SCAJOLA OGGI CI SAREBBE IL PD DI ANDREA ORLANDO ALLA REGIONE LIGURIA…

benjamin netanyahu matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT – QUANTO POTRÀ DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI DI FRONTE AI 50MILA MORTI DI GAZA? LA DUCETTA NON VUOLE SCARICARE NETANYAHU PER NON LASCIARE A MATTEO SALVINI LA "PRIMAZIA" DEL RAPPORTO CON "BIBI". MA ANCHE PER NON IRRITARE LA POTENTE COMUNITÀ EBRAICA ITALIANA, STORICAMENTE PENDENTE A DESTRA – ORMAI ANCHE URSULA VON DER LEYEN E ANTONIO TAJANI (NON CERTO DUE CUOR DI LEONE) CONDANNANO LE STRAGI NELLA STRISCIA CON PAROLE DURISSIME: “AZIONI ABOMINEVOLI” – ANCHE LA POPOLAZIONE ISRAELIANA VUOLE SFANCULARE “BIBI”, COME STA FACENDO GIÀ TRUMP, CHE NEI GIORNI SCORSI HA ATTACCATO LA CORNETTA IN FACCIA A SEMPRE PIÙ IN-GAZATO PREMIER ISRAELIANO (OGGI HA RIVELATO DI AVERGLI "DETTO DI NON ATTACCARE L'IRAN")

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - IL GARBUGLIO DEL SUPER RISIKO BANCARIO SPACCA NON SOLO LA FINANZA MILANESE (DUELLO UNICREDIT-INTESA) MA STA FACENDO DERAGLIARE ANCHE IL GOVERNO DI DESTRA-CENTRO -GONG! OGGI È ANDATO IN SCENA UN PESANTISSIMO SHOWDOWN TRA MELONI, CHE È FAVOREVOLE AD APERTURE SUL GOLDEN POWER A UNICREDIT SULL’OPERAZIONE BANCO BPM CON TAJANI SOSTENITORE INDEFESSO DEL LIBERO MERCATO, E LA LEGA DI SALVINI CHE È PRONTA A FAR CADERE IL GOVERNO PUR DI NON MOLLARE IL “SUO” BANCO BPM A UNICREDIT - OGGI, ARMATO DI BAZOOKA, È SCESO IN CAMPO IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, GIANCARLO GIORGETTI. INCALZATO DAI CRONISTI SULLE POSSIBILI APERTURE DEL GOVERNO ALLE PRESCRIZIONI DEL GOLDEN POWER APPLICATE ALLA BANCA DI ORCEL, L’ECONOMISTA DI CAZZAGO È SBOTTATO COME UN FIUME IN PIENA: “SE CI FOSSE IL MINIMO DISALLINEAMENTO (CON MELONI), NON CI SAREBBE UNA MINACCIA DI DIMISSIONI, MA LE DIMISSIONI STESSE. NON SI ANNUNCIANO LE DIMISSIONI, LE SI DANNO…”

donald trump zelensky vladimir putin russia ucraina

DAGOREPORT - TRUMP STREPITA MA NON COMBINA UN CAZZO – ZELENSKY PROPONE UN INCONTRO A TRE CON IL TYCOON E PUTIN MA NESSUNO LO CONSIDERA: PUTIN SI CHIAMA FUORI (“SOLO DOPO ACCORDI SPECIFICI”). E IL TYCOON? NON VUOLE UN INCONTRO DIRETTO CON PUTIN PERCHE', IL MOLTO PROBABILE BUCO NELL'ACQUA, SAREBBE L'ENNESIMA CONFERMA DELLA SUA INCAPACITA' DI RISOLVERE LA CRISI UCRAINA. LUI, CHE PRIMA DELLE ELEZIONI DICEVA “PORTERÒ LA PACE IN 24 ORE”, E A PIU' DI QUATTRO MESI DALL’INSEDIAMENTO SI RITROVA CON I DRONI E I MISSILI RUSSI CHE MARTELLANO PIÙ CHE MAI KIEV...