
DOPO QUELLO ALLA BARCACCIA, UN ALTRO SFREGIO: ALLE NOSTRE TASCHE E ALLA TUTELA DEI BENI CULTURALI – GLI ATTIVISTI DI “ULTIMA GENERAZIONE” CHE NEL 2023 IMBRATTARONO LA FONTANA IN PIAZZA DI SPAGNA A ROMA, VERSANDO UN LIQUIDO A BASE DI CARBONE VEGETALE, SONO STATI ASSOLTI PER “LA TENUITÀ DEL FATTO” – MA C’E’ ANCHE LA BEFFA: IL COMUNE HA DOVUTO PROVVEDERE ALLA PULITURA DEL MONUMENTO CON UNA SPESA DI 4.000 EURO. QUINDI A PAGARE PER FUTURI “TENUI” IMBRATTAMENTI, PRIVI DI CONSEGUENZE PENALI, SAREMO TUTTI NOI CITTADINI CONTRIBUENTI…
Estratto dell’articolo di Paolo Conti per il “Corriere della Sera”
[...] Il Tribunale di Roma ha assolto, martedì 3 giugno, i tre attivisti di «Ultima Generazione» che il 1° aprile 2023 imbrattarono la fontana della Barcaccia in piazza di Spagna versando un liquido a base di carbone vegetale e colorando l’acqua di nero. I tre ambientalisti sono stati assolti: «non punibili per la tenuità del fatto».
Entusiastiche le reazioni di «Ultima generazione»: «La sentenza dimostra che la resistenza civile nonviolenta non è e non può essere considerata un reato». Le sentenze della magistratura notoriamente vanno accettate ma sono però suscettibili di libere osservazioni.
La prima. D’ora in poi si potrà «tenuamente» e temporaneamente imbrattare monumenti del nostro patrimonio culturale (la Barcaccia venne completata nel 1629 da Pietro Bernini con l’aiuto del giovane figlio Gian Lorenzo) senza temere conseguenze.
La seconda. Come aveva osservato la Pm che aveva chiesto la condanna a quattro mesi, il Campidoglio, ovvero la giunta guidata dal sindaco Roberto Gualtieri, ha dovuto provvedere alla pulitura del monumento e dell’acqua con una spesa di 4.000 euro.
Quindi a pagare per futuri «tenui» imbrattamenti, privi di conseguenze penali, saremo tutti noi cittadini contribuenti e non gli imbrattatori.
[...] Ci permettiamo di aggiungere: un messaggio non esattamente edificante nei confronti di chi ama e rispetta i nostri beni culturali.