
"CHE IDEA GENIALE IO NEI PANNI DI UNA ROCKSTAR E TU IN QUELLI DELLA MIA SPALLA E CI HAI PURE SCRITTO UN LIBRO. FANTASTICO!" - LA LETTERA INVIATA DA DAVID BOWIE ALL'AMICO DI INFANZIA, GEOFF MACCORMACK, DOVE IL "DUCA BIANCO" COMMENTA CON IRONIA IL MEMOIR CHE GLI AVEVA INVIATO, DICENDO DI ESSERE IN REALTÀ UN MECCANICO: "SAREBBE FANTASTICO SE QUEI BEI TEMPI ANDATI DI CUI PARLI FOSSERO REALMENTE ESISTITI. BELLO SOGNARE, EH? SE FARE IL DENTISTA INIZIASSE AD ANNOIARTI, SCOMMETTO CHE POTRESTI RICICLARTI COME SCRITTORE…"
Da "la Stampa" del 20 marzo 2023
David Bowie Rock N Roll With Me di geoff maccormack
David Bowie Rock 'N°' Roll With Me è il memoir scritto da Geoff MacCormack che uscirà per Rizzoli Lizard il 21 marzo. MacCormack, amico d'infanzia di Bowie, si è unito al tour del Duca Bianco nel 1973 come corista e percussionista. Da allora sono diventati inseparabili collaborando su innumerevoli progetti e su sei dei dischi più celebri. Ha inoltre realizzato una mostra fotografica (gli scatti accompagnano i testi) che ha avuto un grande successo nel Regno Unito.
La postfazione, che pubblichiamo qui di seguito, è di David Bowie: si tratta della lettera a MacCormack, datata 2007, con cui l'artista commentava il memoir che l'amico gli aveva inviato. Una lettera da leggere alla luce della grande ironia usata da Bowie di fronte al racconto delle loro avventure così inverosimili da sembrare inventate: e così Bowie ne parla, come se fossero fantasie e lui non fosse davvero una rockstar, bensì un meccanico (e l'amico un dentista). E suggerisce a MacCormack di «inventare» altri dettagli. Che sono però tutti realissimi, come la vita di Bowie: incredibile, ma (per fortuna) vera.
Oh Geoff, che idea geniale! Mi fa rabbia non averci pensato io… prendere due come noi e inventarsi tutti questi viaggi insieme: in America, in Giappone e - questa poi, tra tutti i posti che potevi scegliere - addirittura in Russia, c***o! Io nei panni di una rockstar e tu in quelli della mia spalla, il corista spensierato… e ci hai pure scritto un libro. Fantastico! Pensi che riuscirai davvero a pubblicare 'sta roba? Se vuoi, posso darti una mano. Ormai me la cavo con quel programma lì, Photoshop, posso ritoccare qualche foto per renderla più credibile.
In teoria, potrei fare un giro nell'ufficio sul retro e occuparmene anche subito, tanto al momento qui in officina abbiamo un sacco di tempo libero. Il boss sta demolendo il vecchio reparto macchine per rifare un hangar mansardato. Di per sé non è una cattiva idea, ma personalmente non credo proprio che il sistema antisifone sia la soluzione più adatta per resistere alle intemperie.
Ma lo sai come è fatto Carl, tutto fumo e niente arrosto, e poi i soldi sono suoi, perché dovrei metterci il becco? Io qui ci lavoro soltanto. (A proposito, la scorsa settimana ho fatto un gran bel lavoro sulla piccola Fiat Spider del '79. Giusto un po' di ruggine sulle cerniere del cofano e il piantone dello sterzo da buttare, perché si bloccava ogni volta che svoltava a destra, ma alla fine sono rimasto proprio soddisfatto. L'ho guidata prima che arrivasse il proprietario. Molto piacevole).
Spero non ti dispiaccia, ma ti segnalo qui di seguito le cose che modificherei. Mi conosci, non so mettere due parole in fila (la parte in cui dici che scrivevo canzoni mi ha fatto morire dal ridere! ), ma mi sono venute un paio di idee. Forse dovresti far credere che ci è sempre piaciuta la musica. Che ne so, dire che a 9 anni cantavamo I'm Not a Juvenile Delinquent di Frankie Lymon and The Teenagers all'angolo di Cambridge Road. A me sembra realistico, no? In fondo hai una bella voce, non è che stiamo esagerando con la storia.
E se dicessi che lo stilista Kansai non aveva un figlio ma una figlia di nome Emma? E che quando Emma aveva solo quattro anni portò mio figlio in giro per un negozio per bambini chiamato KiddiWorld senza la supervisione di un adulto? Tanto Tokyo è una città a misura di bambino, no? O è troppo inverosimile? A un certo punto parli di quel ballerino, Nureyev. Possiamo dire che una volta andai a vederlo a teatro con - tieniti forte - Cliff Richard e gli rubai un paio dei passi visti in scena (semplici ma di grande effetto) per le coreografie di Diamond Dogs.
Anzi no, meglio dire che ero con Mick Jagger, così possiamo aggiungere che io e Jagger in seguito litigammo scherzosamente su chi si fosse inventato quella mossetta. Come se fossimo stati in competizione. Ti piace? Comunque non insistiamo troppo sulla faccenda del balletto, non vorrei che i miei colleghi in officina si facessero strane idee… La parte in cui dici di aver guidato un Winnebago mi pare proprio una forzatura. Sei un inglesino minuto. Non ci crederà nessuno.
Infine, parliamo della scena del nostro ritorno dalla Russia, con i fan, quei cosiddetti glam rockers sporchi e trasandati, che ci attendono alla stazione di Berlino. Ecco, secondo me sarebbe più toccante se inizialmente avessero un'espressione delusa, per poi esplodere in sorrisi quando il rappresentante dell'etichetta discografica gli mostra esattamente da dove siamo arrivati, visto che la maggior parte delle famiglie di questi ragazzi è bloccata a Est. Be', Geoff, è un gran bel libretto, pieno di affetto e buon umore.
Sarebbe fantastico se quei bei tempi andati di cui parli fossero realmente esistiti. Bello sognare, eh? Se fare il dentista iniziasse ad annoiarti, scommetto che potresti riciclarti come scrittore. Comunque, se questo weekend riesci a staccarti dalla tua signora, sappi che venerdì sera prenderò "in prestito" dall'officina un bolide Yankee super veloce. Una Lincoln Continental dei primi anni Settanta, una favola. Che ne dici di farci un paio di birre all'Angel di Henley-on-Thames? Sarebbe figo.
david bowie geoff maccormack
david bowie Geoff MacCormack
david bowie Geoff MacCormack