
“PERDONARE UN TRADIMENTO? MAI SONO CALABRESE. SE LO FAI, DEVI ESSERE BRAVO, SENNÒ SONO CAVOLI” – AMORI, DOLORI E BOLLORI DI ELISABETTA GREGORACI: “BRIATORE? PARLANO DELLA DIFFERENZA D’ETÀ, DEI SOLDI, TUTTE CAVOLATE. SE NON FOSSI STATA INNAMORATA DI FLAVIO NON CI SAREI RIMASTA 13 ANNI. UNA VOLTA GLI CONTROLLAI IL CELLULARE DI NOTTE, MENTRE DORMIVA, HO PRESO IL SUO DITO E L’HO USATO PER SBLOCCARE I MESSAGGI. MI SONO PURE VERGOGNATA, MA NON HO SCOPERTO NULLA" – LA STORIA FINITA CON GIULIO FRATINI (“SONO SUCCESSE CERTE COSE, MA FA PARTE DEL GIOCO”) E IL DISPIACERE QUANDO LE HANNO TOLTO, DOPO 7 ANNI, “BATTITI LIVE”
Giovanna Cavalli per il "Corriere della Sera" - Estratti
Audiscion elisabetta gregoraci
Una di noi. Quando è triste o ansiosa divora biscotti.
«Le sembra tanto strano? Li mangio eccome. Se non mi crede le mando la foto del cassetto nel mio camerino, ecco qua». Clic, invio.
Elisabetta Gregoraci, 45 anni, conduttrice tv (ora a Audiscion , show comico di Rai2 con Gigi e Ross) consegna su WhatsApp la prova inconfutabile: nello scatto ci sono una meluccia gialla, dei cracker dietetici, ma pure quattro merendine al cioccolato. «Ingrasso anch’io sa? Quando ero incinta presi 26 chili».
A proposito di audizioni, ricorda il primo provino?
«Benissimo. Uno spot per la Fanta. Cast americano. Ridevano tutti, non so se per quello che dicevo, non parlavo l’inglese bene come adesso. Mi presero. I primi guadagni. “Mamma, sono tanti soldi, che devo fare?”. Mi portò in banca ad aprire un conto.
Avevo 18 anni, appena arrivata a Roma dalla Calabria».
Quanti «grazie, le faremo sapere»?
«Tanti, capita. Una volta mi scartarono per una pubblicità. Gambe e fisico andavano bene, il viso no. “Toglie l’attenzione al prodotto”».
Una particina nel film di Verdone «C’era un cinese in coma».
«Una comparsata e basta, non avevo nemmeno una battuta, eravamo un gruppetto di Miss. Però ricordo la grande gentilezza di Carlo sul set».
Velina mancata. Cosa si sono persi a «Striscia»?
Ride. «Eh, tante cose. Arrivai fino in fondo, poi presero la Canalis. Però Gianna Tani, responsabile dei casting, mi disse: “Funzioni molto, vedrai che farai tante cose”».
Era determinata .
«Mandavo le domande di nascosto. Mi voleva l’agenzia di modelle Elite, però mamma non stava già bene, così scelsi Roma e non Milano per non starle troppo lontana. Papà mi voleva dottoressa. “Se vuoi ti aiuto a pagarti le spese, ma se tra un anno non va, te ne torni a casa”. Dopo sei mesi mi presero come valletta a La casa dei Sogni con Milly Carlucci, ero vestita di bianco come un angioletto».
Il consiglio d’oro.
«Di Pippo Baudo. “Sorridi sempre, usa il diaframma quando parli. E sii te stessa”».
Ha detto: «Ho dovuto lottare parecchio per ottenere delle opportunità».
«L’hanno inventato. La verità è che mi impegno molto, mi ammazzo di lavoro, però non mi lamento».
Per le belle non è tutto più facile come si pensa?
«A volte le bellezza può ostacolare, dobbiamo sempre dimostrare qualcosa. Comunque questo mestiere devi saperlo fare, sul palco devi riuscire a parlare e creare empatia con il pubblico».
Le occasioni perse.
«Ci sono state, ma sono fatalista, si vede che non era destino».
A «Chi» ha confidato: «Il destino ti toglie tutto insieme, un figlio che cresce, un amore che finisce, un lavoro che cambia». Va così male?
«Un brutto periodo che ho superato, la vita è fatta così. La scorsa estate non sono stata bene, troppo stress, mi si erano abbassate le difese immunitarie. Ho accusato il distacco da mio figlio, che è andato a studiare in Svizzera. I primi mesi di lontananza sono stati difficili, ma tutto va affrontato con la massima tranquillità».
Arrivano tutte insieme.
pierpaolo pretelli elisabetta gregoraci
«Dopo sette anni mi hanno tolto il mio programma, Battiti Live, mi è dispiaciuto ma ora sto bene. Da questa esperienza ho creato la mia app Amaty, con cui offro un percorso con professionisti — psicologo, nutrizionista, personal trainer — per tornare a volersi bene».
Lei a chi si è appoggiata quando tutto andava storto?
«Per prima cosa devi aiutarti tu, perché alla fine si è comunque soli, l’ho spiegato anche a mio figlio. E la mia famiglia mi è sempre vicina».
(…)
Con il suo ex Flavio Briatore siete in ottimi rapporti.
«Eh, ma ci vuole un grande lavoro. Non è che ti lasci ed è subito tutto perfetto. Ci siamo impegnati e abbiamo trovato un equilibrio, mettendo al primo posto nostro figlio.
Molti ragazzi vengono utilizzati per scontrarsi, noi non lo abbiamo fatto. A volte discutiamo, è normale, però abbiamo fatto un ottimo lavoro».
«Flavio è famiglia» .
«È così. Ci vogliamo molto bene. Quando è stato male e l’hanno operato ho passato dieci giorni accanto a lui in ospedale, senza mollarlo un attimo, non è scontato».
E quanto è stata male lei, lui c’era.
«Sì».
Molti vi vorrebbero ancora in coppia.
«Io e Flavio siamo come Al Bano e Romina, ci vogliono vedere sempre insieme a tutti i costi. L’altro giorno una signora mi ha fermato per strada: “Ma Flavio dov’è?”. Mi fa ridere questa cosa».
Non accadrà?
«Stiamo bene così, siamo affiatati e ci punzecchiamo di continuo, dovremmo fare un format tv tipo Casa Vianello».
Quando stavate insieme la gente vi diceva cattiverie.
«Me le dicono ancora. Se vado in un posto: “Ah, gliel’ha pagato Briatore il biglietto”.
Come se vivessi a carico suo.
Ma io lavoro, non mi sono mai fermata. La gente parla, però le chiacchiere stanno a zero.
Conviene andare oltre, sennò ti ammali».
Non credono che lei l’abbia sposato per amore.
«Parlano della differenza d’età, dei soldi, tutte cavolate. Se non fossi stata innamorata di Flavio non ci sarei rimasta 13 anni. Tredici anni, mica sei mesi. E non gli starei accanto ancora oggi».
Una volta gli controllò il cellulare.
«Di notte, mentre Flavio dormiva, ho preso il suo dito e l’ho usato per sbloccare i messaggi. Sul momento mi sono pure un po’ vergognata, dopo mi ha fatto ri de re».
Che ha scoperto?
«Niente».
Ha da poco chiuso una storia importante.
«Con Giulio è finita dopo due anni. Ho deciso io, sono successe certe cose, ma fa parte del gioco. Ora comunque siamo in buoni rapporti».
Ha sofferto.
«C’è stato dispiacere per un fatto che è accaduto, di cui però non voglio parlare».
Perdonerebbe anche un tradimento?
«No, sono calabrese. Se lo fai, devi farlo bene, essere proprio bravo, sennò sono cavoli».
Un difetto.
«Sono permalosa».
Un pregio .
«Sono sensibile».
C’è qualcosa che non sappiamo di lei?
Ride. «Il mio codice fiscale.Sapete tutto, ho raccontato tanto di me. Ecco, forse che dormo sempre con i calzini, di notte ho freddo ai piedi».
(...)
elisabetta gregoraci
elisabetta gregoraci
elisabetta gregoraci con il figlio
elisabetta gregoraci e tomas talin foto di gente 1
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briatore gregoraci
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giulio fratini elisabetta gregoraci
elisabetta gregoraci giulio fratini
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elisabetta gregoraci al matrimonio di vittoriana abate e simone billi 1
briatore gregoraci e il figlio nathan falco
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