
SEDUTA SPIRITICA A VENEZIA – ANCHE SE LA CURATRICE CAMERUNESE KOYO KOUOH È SCOMPARSA IL 10 MAGGIO SCORSO, LA BIENNALE D’ARTE DEL PROSSIMO ANNO SARÀ FIRMATA DALLA DEFUNTA – TRANQUILLI: L’ESOTERICO PRESIDENTE DELLA MOSTRA, PIETRANGELO BUTTAFUOCO, È PRONTO PER STABILIRE UN CONTATTO CON L’ALDILÀ, EVOCANDO LO SPIRITO DELLA DEFUNTA KOYO KOUOH: ‘’ABBIAMO DECISO DI ANDARE AVANTI CON LA SUA SQUADRA. LEI, NELL’ASSENZA, È PRESENTE NEL SUGGERIRE DALL’ALTROVE UNA STRADA CHE È IL FUTURO” - (CHISSÀ CHI OSERÀ NEL 2026 CRITICARE UNA BIENNALE ''SUGGERITA'' DIRETTAMENTE DALL’OLTRETOMBA...)
Articolo di Pierluigi Panza per il “Corriere della Sera” - Estratti
La Biennale d’Arte del prossimo anno si intitolerà In Minor Keys («In tonalità minore») e sarà firmata da Koyo Kouoh, la curatrice svizzera-camerunese scomparsa il 10 maggio scorso a 57 anni. Una decisione che trasforma la 61ª rassegna d’arte veneziana, in programma dal 9 maggio al 22 novembre 2026, in un atto di memoria e fedeltà creativa: In Minor Keys sarà la mostra che Koyo Kouoh ha immaginato, costruito e stava curando.
Pietrangelo buttafuoco e Alessandro Giuli - inaugurazione padiglione italia - biennale architettura
Un lavoro articolato che la Biennale, con il sostegno della famiglia della curatrice, si impegna a realizzare. È la seconda volta, in 130 anni, che ciò accade: il precedente è quello del critico, storico dell’arte e giornalista Luigi Carluccio, che firmò la Biennale del 1982 ma scomparve nel dicembre 1981 a San Paolo, mentre stava visitando la Biennale del Brasile.
«Abbiamo deciso di andare avanti con la sua squadra — afferma il presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco — con la consapevolezza che il suo gesto è quello di un pensatore che sussurra anche da un altrove. Quindi facciamo quello che la Biennale fa da sempre: mettiamo a terra, edifichiamo la sua idea. Lei, nell’assenza, è presente nel suggerire dall’altrove una strada che è il futuro».
A portare avanti il progetto sarà il team da lei formato: gli advisor Gabe Beckhurst Feijoo, Marie Hélène Pereira e Rasha Salti, l’editor-in-chief Siddhartha Mitter e l’assistente Rory Tsapayi.
Nominata direttrice del Settore Arti visive della Biennale nel novembre 2024, Kouoh ha lavorato per mesi definendo ogni aspetto della mostra, dalla selezione degli artisti all’identità grafica, dalla scenografia degli spazi espositivi alla scelta degli autori del catalogo.
«Il suo è un lavoro arrivato a noi — assicura Buttafuoco — in una mole preparatoria che è già progetto. Realizziamo la mostra come l’ha immaginata e consegnata. Il tema del sussurro, del sottovoce rappresenta “il tempo dei venturi”, ovvero di coloro che stanno in ascolto e apparecchiano il gioco del piacere per aprirci all’immaginazione, ciò che rende unico il fatto dell’arte».
Nel suo testo curatoriale, consegnato nell’aprile 2025, Kouoh scriveva: «La mostra non intende essere né una litania di commenti sugli eventi mondiali, né un atto di disattenzione o di fuga dalle crisi complesse e continuamente intrecciate. Al contrario, propone una riconnessione radicale con l’habitat naturale e il ruolo originario dell’arte nella società: quello emotivo, visivo, sensoriale, affettivo e soggettivo».
Una Biennale Arte in cui il sapere indigeno, «troppo spesso denigrato o cancellato dal tempo perdurante del capitale e dell’impero, torni a esistere come forza di senso, come gesto poetico e politico».
La mostra In Minor Keys si presenta, dunque, in continuità con il filone post-colonial e legato ai French-studies che ha in Edward Said, Claude Lévi-Strauss, Michel Foucault e Jacques Derrida i padri decostruttori e nelle Biennali di Venezia e Documenta di Kassel i luoghi del pellegrinaggio laico.
Sempre nelle parole della sua ideatrice sarà, inoltre, «una partitura collettiva, composta da un insieme di artisti che hanno costruito universi dell’immaginazione». Anche qui niente Artistar perché l’individuo è un problema e la collettività anonima una soluzione....
PIETRANGELO BUTTAFUOCO ALLA BIENNALE DI VENEZIA - MEME BY EDOARDO BARALDI
pietrangelo buttafuoco Aziza Chaouni alessandro giuli Debora Rossi 1