
LA VERSIONE DI MUGHINI – IL LIBRO DI NICHOLAS CARR, “SUPERBLOOM”, È INDISPENSABILE A FARCI CAPIRE QUANTO IL MONDO STIA CAMBIANDO IN RAGIONE DELLE NUOVE TECNICHE DI COMUNICAZIONE – LA LINGUA CHE NOI TUTTI USIAMO PIÙ O MENO, LA LINGUA SCATTANTE DEGLI SMS, STA SOSTITUENDO QUELLA CHE AVEVAMO IMPARATO A SCUOLA – ORA CHE LA GENTE GUARDA IL TELEFONINO CENTINAIA DI VOLTE AL GIORNO, L'IMPERO DELLA COMUNICAZIONE DIGITALE SULLA NOSTRA VITA ASSOCIATA È DIVENUTO ASSOLUTO. LEGGERE PER COME SI INTENDEVA ANCORA MEZZO SECOLO FA? NON SI USA PIÙ – CE LA FAREMO, NOI COMUNITÀ DEGLI ESSERI UMANI, A REGGERE QUESTO RITMO? E CON QUALI CONSEGUENZE?
Giampiero Mughini per Dagospia
Lo dico a mia vergogna, quando nella cassetta postale ho trovato il libro di Nicholas Carr Superbloom, appena edito da Raffaello Cortina, non sapevo nulla di questo sociologo americano e meno che mai di un suo libro che deve essere di capitale importanza, Internet ci rende stupidi?
Man mano che cominciavo a leggere mi rendevo conto della gravità della mia ignoranza in questione. Già questo Superbloom è indispensabile a farci capire in che mondo viviamo e quanto questo mondo stia cambiando in ragione delle nuove tecniche di comunicazione.
La lingua che noi tutti usiamo più o meno, la lingua scattante degli sms, sta sostituendo la lingua che avevamo imparato a scuola e che eravamo orgogliosi di possedere. In tutto e per tutto la sta sostituendo una lingua infinitamente più rapida e quasi da "vedere" più che da "leggere" dettata dalle caratteristiche della comunicazione elettronica, dall'uso di massa dei telefonini.
C'è qualcuno di voi che nel rivolgersi a un amico scrive una lunga lettera, forte delle peculiarità della scrittura classica in voga ancora un paio di decenni fa? Ma non diciamo sciocchezze. Eppure la buona parte di quello che sappiamo e di cui ci nutriamo viene dall'uso di quella comunicazione elettronica.
"L'avvento dello smartphone e delle relativa app, agli albori degli anni Dieci del nuovo secolo, ha ulteriormente accelerato l'evoluzione simbiotica delle tecnologie, dei linguaggi e del business" scrive Carr.
Ora che la gente guarda il proprio telefonino decine o centinaia di volte al giorno l'impero della comunicazione digitale sulla nostra vita associata è divenuto assoluto. E' tutto divenuto uno scorrere incessante di hashtag e di cuoricini.
Leggere per come si intendeva ancora mezzo secolo fa? Non si usa più. "Sono dei vandali" ha detto della generazione Z qualcuno della vecchia generazione.
Negli anni Ottanta la Xerox Corporation annunciava che ogni anno vengono messi a nostra disposizione 72 miliardi di nuove informazioni e che il 75 per cento delle nuove informazioni di cui ci serviamo è stato prodotto negli ultimi vent'anni. Quale altra rivoluzione nel corso della storia umana è stata altrettanto cospicua?
Da quando ho cominciato a scrivere questo articolo ad adesso, di quante nuove informazioni usufruisce l'umanità? Ce la faremo, noi comunità degli esseri umani, a reggere questo ritmo? E con quali conseguenze?