
“ABBIAMO SPACCATO, EH?” – FEDEZ SCHERZA CON GASPARRI DOPO LA CONVENTION GIOVANI DI FORZA ITALIA – I DUE DOPO ESSERSENE DETTE DI TUTTI I COLORI E AVER PIU’ VOLTE MINACCIATO QUERELA UNO NEI CONFRONTI DELL’ALTRO SEMBRANO ORMAI DUE VECCHI AMICONI – SUL PALCO IL RAPPER AVEVA MESSO NEL MIRINO BEPPE SALA (“OTTIMA NOTIZIA CHE IL SINDACO “INFLUENCER “DI MILANO NON SI POSSA RICANDIDARE”), LA SINISTRA CHE “RIFIUTA IL CONFRONTO”, TRAVAGLIO (“PROMUOVE IL SUO LIBRO CON I VIDEO IN CUI L’EX PREMIER PULISCE LA SUA SEDIA SOLO PER RACIMOLARE QUALCHE SOLDO IN PIÙ. DAVVERO SPIACEVOLE”) E I MAGISTRATI SULLE INTERCETTAZIONI – POI CHIEDE RISPETTO PER BERLUSCONI – TAJANI LO ARRUOLA: “NON E’ POI COSI’ LONTANO DA NOI” - VIDEO
Adriana Logroscino per corriere.it - Estratti
FEDEZ GIUSEPPE CRUCIANI MAURIZIO GASPARRI
Se, come dice, si trova più a suo agio con i fischi che con gli applausi, Fedez al congresso dei giovani di Forza Italia, non fa proprio niente per farsi contestare. Anzi. Introdotto sul palco della kermesse da Giuseppe Cruciani, mette a segno un uno-due che gli garantisce applausi scroscianti, coretti inneggianti e standing ovation a più riprese. Nel mirino mette «la sinistra», il sindaco di Milano Beppe Sala, i magistrati. Porta sugli scudi, naturalmente, Silvio Berlusconi.
L’idea di invitare il rapper famoso per i suoi dissing con i colleghi, i podcast dissacranti, e soprattutto seguito da milioni di follower sui social, è di Maurizio Gasparri. Che, al termine della prova, si congratula con sé stesso per il successo. In cambio andrà ospite negli studi del rapper, suo ex arcinemico. Antonio Tajani, che aveva dovuto prendere atto dei malumori in casa forzista alla vigilia, sembra sollevato: «Avete visto? Fedez non è poi così lontano da noi», dice il segretario nazionale, costretto a inseguire il cantante per un fugace saluto a fine prestazione.
giuseppe cruciani e fedez al congresso di forza italia giovani
Fedez, che arriva sul palco del centro congressi di Roma, con un’ora abbondante di ritardo, in effetti si acclimata subito. Complice anche la funzione di intermediario di Cruciani, altro divo dei social che per una volta smette i panni di provocatore e aiuta l’ospite d’onore, lodandone iniziative e indirizzandone il discorso. Non che ce ne fosse granché bisogno. La prima osservazione di Fedez è infatti un attacco diretto alla «sinistra». Spiegando perché ha accolto l’invito dei forzisti, dice: «Non mi sono mai sottratto al confronto con persone con idee diverse dalle mie, tipo Vannacci. Con la sinistra è impossibile, ci ho provato ma mi scontro sempre con il rifiuto di sedersi a controbattere». Poi quando Cruciani si augura che porti le sue idee per le periferie a Milano, come sindaco, sferra l’attacco all’attuale inquilino di Palazzo Marino: «Mancano due anni alla scadenza del mandato e che Sala non si possa ricandidare è un’ottima notizia». Una frase acchiappapubblico che assolve la funzione scatenando la platea.
MAURIZIO GASPARRI COME FEDEZ - MEME
Entrando nel merito dei temi, Fedez — per un periodo eletto a campione dalla sinistra per le sue posizioni, per esempio, a favore delle adozioni gay — si schiera senza fatica. Contro i giudici: «Le intercettazioni costruiscono una falsa narrazione e mistificano la realtà con una facilità incredibile». Per il fondatore Silvio Berlusconi: «Non deve mancare il rispetto verso le persone che non ci sono più. Michele Santoro, invitato nella mia trasmissione, ha dato l’onore delle armi a Berlusconi. Marco Travaglio promuove il suo libro postumo con i video in cui l’ex premier si alza e pulisce la sedia su cui era seduto il giornalista (in una epica trasmissione di Santoro, del 2013, ndr) solo per racimolare qualche soldo in più. Davvero spiacevole». Del resto tra loro c’è già stata ruggine.
Insomma da ieri comunque si può dire: Fedez ha cambiato posizione. E ci tiene a farlo sapere. Solo quando Cruciani, che si rivendica elettore dalla prima ora del Cavaliere, gli chiede per chi voterebbe oggi magari suggerendogli un endorsement per il partito che lo ospita, si rifugia in un prudente «Non voterei». Per il resto si appella ai giovani azzurri — «futura classe dirigente del Paese» — perché mettano nell’agenda «la salute mentale vera emergenza dei prossimi 15 anni».
fedez al congresso di forza italia giovani
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