alessandro giuli elly schlein maurizio gasparri lucia borgonzoni

CIAK! S’INCASSA! – COME MAI, TRA GUERRE E CRISI ECONOMICA, DA FORZA ITALIA (GASPARRI) AL PD (SCHLEIN), TUTTI SMANIANO PER UN NUOVO MINISTERO DEL CINEMA O PER UNA NUOVA AGENZIA AD HOC? PASSIONE CINEFILA? NO, FOLLOW THE MONEY! IL FONDO PER IL FINANZIAMENTO DI FILM, ATTORI E REGISTI, ORA IN PANCIA AL MIC DEL MINISTRO (PER MANCANZA DI PROVE) GIULI, CONSISTE NELLA SOMMETTA DI 700 MILIONI DI DENARO PUBBLICO. DI QUI, PASSA ANCHE LA COSIDDETTA “EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA” – UNA CHIAMATA DI SALVINI A MELONI AVREBBE SPINTO L’INETTO GIULI A FAR LA PACE CON IL SUO SOTTOSEGRETARIO, CON DELEGA AL CINEMA, LUCIA BORGONZONI…  

Estratto dell'articolo di Sofia Spagnoli per www.open.online

 

elly schlein si tinge di rosso una ciocca di capelli

Dall’inizio della legislatura la segretaria del Pd, Elly Schlein, ha presentato a sua prima firma solo tre proposte di legge. E l’ultima delle tre è sul cinema, a dimostrazione di quanto per il partito sia importante quel settore e chi ne fa parte.

 

E lo scopo è quello di togliere il settore al ministro della Cultura, Alessandro Giuli, per affidarlo a una nuova agenzia più o meno indipendente.

 

Battaglia questa che per la Schlein vale tanto quanto il finanziamento della sanità e l’aumento dell’indennità per la maternità e il congedo paritario dei padri, che sono i temi delle altre due proposte di legge depositate dalla segretaria del Pd.

 

alessandro giuli a cinque minuti per presentare il suo libro

Da settimane c’è un braccio di ferro sul cinema fra attori e registi da una parte e governo Meloni dall’altra, culminato in un aperto scontro alla premiazione dei David di Donatello e in una successiva lettera polemica firmata dagli artisti che contestano la riforma della legge sul tax credit.

 

Il governo ha fatto circolare, in risposta, lunghi elenchi di film che hanno ricevuto finanziamenti milionari raccogliendo poi in sala poche migliaia di euro perché non piaciuti agli spettatori. Secondo l’esecutivo uno spreco di denaro pubblico che avrebbe come unica ragione la vicinanza politica al Pd di molti artisti finanziati in questo modo.

 

ALESSANDRO GIULI E LUCIA BORGONZONI

Con la sua proposta di legge la Schlein sembra rivendicare la passione cinefila del Pd. Che è anche passione personale, visto che Elly nel suo libro autobiografico L’imprevista, ha ricordato con nostalgia i cineforum e i festival d’essai a cui ha partecipato, [...]

 

La proposta di legge Schlein è controfirmata anche da Dario Franceschini – autore della legge sul tax credit- e al deputato Matteo Orfini, membro della commissione Cultura. Al centro del testo c’è l’istituzione di un’Agenzia per il cinema e l’audiovisivo, dotata di autonomia, cui affidare le competenze oggi in capo al ministero della Cultura di Giuli.

 

maurizio gasparri 2

Il modello [...] è il Centre national du cinéma et de l’image animée, l’ente amministrativo pubblico francese, fondato nel ’46 che si occupa della promozione del settore cinematografico, dotato di personalità giuridica e di autonomia finanziaria.

 

La nuova Agenzia sarebbe un ente autonomo, pubblico, sottoposto a vigilanza ministeriale, i cui vertici sarebbero di nomina di più ministeri e della Conferenza Stato-Regioni.

 

Perché separarla completamente dal Mic? «Per garantirle un’autonomia rispetto ai cicli politici – spiega Orfini – rendendola uno strumento operativo capace di assicurare stabilità a un settore che non può dipendere ogni anno dai cambiamenti politici per la sua sopravvivenza o per la possibilità di svolgere pienamente le proprie funzioni».

 

PUPI AVATI ALLA FESTA DI FRATELLI DITALIA

Alla nuova Agenzia spetterebbe «la progettazione, gestione e attuazione delle politiche pubbliche per lo sviluppo e il sostegno del settore cinematografico e audiovisivo», e soprattutto la gestione dei fondi e delle risorse stanziate dal bilancio dello Stato.

 

L’Agenzia punterebbe a rafforzare la sinergia tra le regioni (che hanno le loro film commission) e a «costruire una rete più efficace, incentivando al tempo stesso l’internazionalizzazione del settore attraverso la progettazione di programmi oltre confine».

 

[...]

 

lucia borgonzoni (2)

Alla guida operativa ci sarebbe con incarico triennale un direttore nominato con decreto del presidente della Repubblica su deliberazione del consiglio dei ministri dopo proposta del ministro della Cultura.

 

Nel testo si sottolinea che il ruolo dovrà essere affidato a una figura con competenze specifiche nel settore «scelto in base a criteri di alta professionalità», secondo una formula retorica usata a dire il vero in tutte le leggi sulle nomine, compresa quella sulla Rai.

 

Il personale per altro verrebbe preso dalla attuale direzione cinema e audiovisivo del Mic, non potendo però superare il 60% di quello in servizio alla data del 30 settembre 2025. [...]

 

 

I dem non sono stati i soli a ipotizzare una separazione del settore cinema dalle altre forme di cultura. Lo stesso senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, aveva presentato nelle scorse settimane una pdl per istituire il “Ministero per il cinema, l’audiovisivo e il digitale”. Un dicastero ad hoc.

 

maurizio gasparri

Il 27 maggio è arrivata anche la proposta della Lega, a firma di Roberto Marti, ma con un’impostazione diametralmente opposta rispetto a quella degli azzurri e dei dem.

 

Nella pdl del Carroccio si legge che piuttosto di «creare nuove strutture organizzative (ministeriali o agenzie), la cui attivazione richiederebbe tempi di implementazione incompatibili con l’esigenza di assicurare continuità» viene ritenuto «preferibile» dare più potere alla Direzione generale cinema e audiovisivo (Dgca), struttura già esistente nel Mic.

 

[...]

 

elly schlein si tinge di rosso una ciocca di capelli

Le associazioni di categoria hanno lanciato numerosi appelli al governo, chiedendo interventi immediati per evitare il tracollo del settore. Venerdì ci sarà un incontro tra il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e una delegazione di esperti rappresentanti dei diversi settori del sistema cinema.

 

All’appuntamento parteciperà anche la sottosegretaria al Mic, Lucia Borgonzoni, nonostante le tensioni emerse nei giorni scorsi con lo stesso Giuli, anticipate da Repubblica. Smentite, però, oggi dalla stessa leghista: «Il ministro ed io non abbiamo mai litigato».

Ultimi Dagoreport

marina berlusconi silvio vanadia greta jasmin el moktadi in arte grelmoss - 3

DAGOREPORT - BUNGA BUNGA FOREVER! IL VERO ''EREDE ORMONALE" DI SILVIO BERLUSCONI È IL NIPOTE SILVIO, RAMPOLLO PRODOTTO DEL MATRIMONIO DI MARINA CON MAURIZIO VANADIA - SE IL CAVALIER POMPETTA PROVOCAVA INQUINAMENTO ACUSTICO E DANNI ALL'UDITO GORGHEGGIANDO CANZONI FRANCESI E NAPOLETANE, IL VENTENNE EREDE BERLUSCHINO NON E' DA MENO: E' BEN NOTO ALLE SPERICOLATE NOTTI MILANESI LA SUA AMBIZIONE DI DIVENTARE UN MITO DEL RAP, TENDENZA SFERA EBBASTA E TONY EFFE - SUBITO SPEDITO DA MAMMA MARINA A LONDRA, IL DISCOLO NON HA PERSO IL VIZIO DI FOLLEGGIARE: DA MESI FA COPPIA FISSA CON LA CURVACEA GRETA JASMIN EL MOKTADI, IN "ARTE" GRELMOS. PROFESSIONE? CANTANTE, MODELLA E INFLUENCER, NATA A NOVARA MA DI ORIGINI MAROCCHINE (COME LA RUBY DEL NONNO) - IL RAMPOLLO SU INSTAGRAM POSTA FOTO CON LE MANINE SULLE CHIAPPE DELLA RAGAZZA E VIDEO CON SOTTOFONDO DI CANZONI CON RIME TIPO: "GIRO A SANTA COME FA PIER SILVIO, MANCA UN MILIARDINO. ENTRO IN BANCA, MI FANNO L'INCHINO". MA PIER SILVIO È LO ZIO E MARINA E' FURIBONDA... - VIDEO

francesca fialdini mario orfeo

DAGOREPORT: MAI DIRE RAI! – COME MAI “REPUBBLICA” HA INGAGGIATO UNA BATTAGLIA CONTRO L’ARRIVO DI NUNZIA DE GIROLAMO AL POSTO DI FRANCESCA FIALDINI NELLA DOMENICA POMERIGGIO DI RAI1? NON È UN MISTERO CHE IL DIRETTORE, MARIO ORFEO, ANCORA MOLTO INFLUENTE A VIALE MAZZINI, STIMA MOLTO LA FIALDINI (FU LUI A FAVORIRNE L’ASCESA DA DIRETTORE GENERALE) - PER EVITARE IL SILURAMENTO DEL PROGRAMMA DELLA CONDUTTRICE, A LARGO FOCHETTI HANNO MESSO NEL MIRINO PRIMA IL TRASH-SEX SCODELLATO DA NUNZIA COL SUO "CIAO MASCHIO", E POI IL PRESIDENTE RAI AD INTERIM, IL LEGHISTA ANTONIO MARANO, PER UN PRESUNTO CONFLITTO DI INTERESSI - MA L'ORGANIGRAMMA RAI VUOLE CHE IL DIRIGENTE RESPONSABILE DEL DAY-TIME, DA CUI DIPENDE IL PROGRAMMA DELLA FIALDINI, SIA ANGELO MELLONE...

elly schlein friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT - ELLY HA FINALMENTE CAPITO DA CHE PARTE STARE? – IN POCHI HANNO NOTATO UNA IMPORTANTE DICHIARAZIONE DI SCHLEIN SULL’UCRAINA: “SUL TRENO PER KIEV, CON I LEADER DI FRANCIA E GERMANIA, CI SAREI ASSOLUTAMENTE STATA” – LA SEGRETARIA CON UNA FIDANZATA E TRE PASSAPORTI E' PRONTA AD  ABBANDONARE IL PACIFISMO PIÙ OTTUSO PER ADERIRE A UNA LINEA PIÙ REALISTA E PRAGMATICA? – IN CAMPANIA ELLY È VICINA A UN ACCORDO CON DE LUCA SULLE REGIONALI (MEDIATORE IL SINDACO MANFREDI) – OTTIME NOTIZIE DAI SONDAGGI DELLE MARCHE: IL PIDDINO MATTEO RICCI È DATO AL 51%, CONTRO IL 48 DEL MELONIANO ACQUAROLI…

chiocci vespa rossi

FLASH! – IN RAI STA NASCENDO UNA COALIZIONE CONTRARIA AL DINAMISMO POLITICO DI GIANMARCO CHIOCCI, CHE PARLA SPESSO CON ARIANNA E GIORGIA MELONI, DISPENSANDO MOLTI CONSIGLI DELLA GOVERNANCE RAI – IL MOVIMENTISMO DEL DIRETTORE DEL TG1 E DI BRUNO VESPA HANNO GRANDE INFLUENZA SU PALAZZO CHIGI, E I LORO ''SUSSURRI'' FINISCONO PER RIMBALZARE SULL’AD GIAMPAOLO ROSSI, CHE SI TROVA ISOLATO DAI DUE DIOSCURI – E FAZZOLARI? PREFERISCE RESTARE IN DISPARTE E ESERCITARE LA SUA INFLUENZA SUI GIORNALISTI NON ALLINEATI AL GOVERNO MELONI...

giorgia meloni matteo piantedosi ciriani cirielli mantovano santanche lollobrigida

DAGOREPORT - PROMOSSI, BOCCIATI O RIMANDATI: GIORGIA MELONI FA IL PAGELLONE DEI MINISTRI DI FDI – BOCCIATISSIMO MANTOVANO, INADEGUATO PER GESTIRE I RAPPORTI CON IL DEEP STATE (QUIRINALE, SERVIZI, MAGISTRATURA) E DOSSIER IMMIGRAZIONE – RESPINTO URSO, TROPPO COINVOLTO DAL SUO SISTEMA DI POTERE – CADUTO IN DISGRAZIA LOLLOBRIGIDA, CHE HA PERSO NON SOLO ARIANNA MA ANCHE COLDIRETTI, CHE ORA GUARDA A FORZA ITALIA – BOLLINO NERO PER IL DUO CIRIANI-CIRIELLI - DIETRO LA LAVAGNA, LA CALDERONE COL MARITO - NON ARRIVA ALLA SUFFICIENZA IL GAGA' GIULI-VO, MINISTRO (PER MANCANZA DI PROVE) DELLA CULTURA - LA PLURINDAGATA SANTANCHÉ APPESA A LA RUSSA, L'UNICO A CUI PIEGA IL CAPINO LA STATISTA DELLA GARBATELLA – SU 11 MINISTRI, PROMOSSI SOLO IN 5: FITTO, FOTI, CROSETTO, ABODI E…

ignazio la russa enrico pazzali banche dati spioni spionaggio

FLASH! – CON L’INCHIESTA SUGLI SPIONI DI ''EQUALIZE'' FINITA NELLE SABBIE MOBILI MILANESI, ENRICO PAZZALI È POTUTO TORNARE IN CARICA COME PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE FIERA MILANO (DA CUI SI ERA AUTOSOSPESO) - DAVANTI A TALE "SCANDALO", IL CDA DELL’ENTE HA PAURA A REVOCARGLI LE DELEGHE, ANCHE SFRUTTANDO LA SCUSA DEL GARANTISMO. ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DEL POTERE A MILANO DI LA RUSSA, GIÀ GRANDE AMICO DI PAZZALI – PS. SI VOCIFERA CHE IL TIFOSO ‘GNAZIO SIA MOLTO INTERESSATO AI GUAI DELL’INTER, DOPO LA BOMBASTICA INCHIESTA DI “REPORT” SUI CONTI DEI NERAZZURRI…