
DOPO L’ASSALTO CON I DRONI CONTRO I BOMBARDIERI DI MOSCA, ARRIVA LA NUOVA BEFFA DEGLI 007 UCRAINI ALLA RUSSIA: IL PONTE DI KERCH CHE UNISCE LA CRIMEA ALLA RUSSIA E’ STATO COLPITO CON ESPLOSIVI SOTTOMARINI - I DANNI SONO LIMITATI, L’IMPATTO PROPAGANDISTICO E’ ALTISSIMO (IL PONTE E' IL SIMBOLO DELL'ANNESSIONE ED ERA ULTRA-PROTETTO). ANCORA INCERTA LA DINAMICA MA NON SI ESCLUDE UN ORDIGNO TRASPORTATO DA SUBACQUEI A CAVALLO DI PICCOLI SILURI – DA MOSCA ARRIVA LA RISPOSTA DELL’EXPRESIDENTE MEDVEDEV: “LA RAPPRESAGLIA È INEVITABILE. TUTTO QUELLO CHE DEVE SALTARE IN ARIA, ESPLODERÀ…” - VIDEO
BREAKING: Kerch bridge pic.twitter.com/7unanrrzQU
— Pekka Kallioniemi (@P_Kallioniemi) June 3, 2025
Gianluca Di Feo per repubblica.it - Estratti
ponte di kerch che unisce la crimea alla russia colpito dagli ucraini
Un nuovo raid dell’intelligence ucraina beffa per la seconda volta gli apparati di sicurezza di Mosca e colpisce l’obiettivo più difeso di tutti: il ponte di Kerch che unisce la Crimea alla Russia. Gli incursori di Kiev sono riusciti a far esplodere una carica alla base di uno dei pilastri in cemento. Stando alle prime informazioni trapelate da Mosca, i danni paiono limitati: la circolazione sarebbe stata sospesa solo per il tempo necessario a verificare le condizioni del viadotto. Ma gli ucraini sostengono di avere piazzato 1.100 chili di plastico proprio sotto le fondamenta: se fosse vero, si tratterebbe di una detonazione tale da compromettere la stabilità dell’opera.
Anche se l’effetto militare dell’attacco è tutto da valutare, l’impatto propagandistico è altissimo. Anche perché è stato messo a segno dopo l’assalto di domenica dei camion lancia-drone degli 007 di Kiev nel cuore della Russia, dalla Siberia alle porte dell’Artico, in cui sono stati distrutti numerosi bombardieri destinati al confronto nucleare con gli Stati Uniti: almeno tredici velivoli sono stati inceneriti; le fonti americane sostengono siano venti. E sabato ci sono stati attentati contro alcuni ponti ferroviari nelle regioni russe vicine alla frontiera ucraina e nella città occupata di Melitopol: almeno due crolli sono stati causati da ordigni mentre su altri due ancora non ci sono certezze.
ponte di kerch che unisce la crimea alla russia colpito dagli ucraini
Il ponte di Kerch ha ben altro valore: è il simbolo materiale dell’annessione della Crimea. Lungo circa 18 chilometri, è stato costruito con una spesa superiore a quattro miliardi di euro per collegare fisicamente la penisola – che fino all’invasione del 2022 aveva confini terrestri solo con l’Ucraina – alla Russia. Il progetto è stato deciso nel 2014 subito dopo l’occupazione e inaugurato definitivamente da Vladimir Putin il 23 dicembre 2019. Con una doppia connessione stradale e ferroviaria, ha avuto un ruolo strategico nella logistica del conflitto, alimentando i rifornimenti dell’armata impegnata sul fronte sud dei combattimenti.
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ponte di kerch che unisce la crimea alla russia colpito dagli ucraini
Da quel momento però la grande infrastruttura è stata munita di protezioni d’ogni tipo, mentre i movimenti di materiali bellici stando all’intelligence britannica sarebbero stati diminuiti. Ogni pilastro è stato dotato di sistemi elettronici di disturbo contro aerei e battelli telecomandati, con una tripla linea di armi contraeree e barriere galleggianti. Una sorveglianza che non ha sventato il nuovo colpo di mano ucraino.
Non è chiaro come abbiano fatto i commandos a superare le difese. L’ipotesi prevalente è che sia stato utilizzato un drone sottomarino abbastanza sofisticato, che avrebbe deposto la mina e poi si sarebbe affondato a poco distanza per non far scoprire il sabotaggio. Ma non viene escluso “the italian job”: un ordigno trasportato da subacquei a cavallo di piccoli siluri, come i “maiali” usati dalla Regia Marina nel 1942 contro i britannici.
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ponte di kerch che unisce la crimea alla russia colpito dagli ucraini
Una risposta che, secondo alcuni analisti, potrebbe in linea teorica prevedere persino l’uso di testate atomiche tattiche. “La rappresaglia è inevitabile”, ha ribadito l’ex presidente Medvedev: “Tutto quello che deve saltare in aria, esploderà. Quelli che devono essere eliminati, scompariranno”.