
LA FAIDA DEGLI EGOMANI TRUMP E MUSK ALIMENTA I COMPLOTTISTI, CONVINTI CHE IL MILIARDARIO KETAMINICO VOGLIA AFFOSSARE IL TYCOON PER PORTARE ALLA PRESIDENZA JD VANCE - E IN QUESTO SCENARIO, COSA FANNO I DEMOCRATICI? SENZA LEADER, SENZA UN PIANO, SENZA UNA VOCE, ASSISTONO ALLA LOTTA NEL FANGO TRA ELON E DONALD E SOGNANO: “UN PARTITO DI MUSK CHE SOTTRAE VOTI AI REPUBBLICANI, COME ROSS PEROT A GEORGE BUSH NEL 1992, CONTRO BILL CLINTON, NON SAREBBE COSÌ MALE…”
Estratto dell’articolo di Gianni Riotta per “la Repubblica”
DONALD TRUMP ELON MUSK JD VANCE
Il litigio virale sui social media fra il presidente Donald Trump e l’imprenditore Elon Musk è solo «un accordo tra Casa Bianca ed Elon per distrarre i media da Ucraina, Gaza e dazi.
Quando tutti saranno ipnotizzati da Trump pedofilo nella lista Epstein, con Musk pazzo che distrugge in Borsa Tesla e Starlink, ripartirà l’offensiva contro la burocrazia statale Deep State e stavolta vinceremo!», scrive sui blog della setta QAnon l’utente Spartacus, e in risposta agli insulti di Elon Musk su X, l’utente Patrick1995, subito azzerato dalla piattaforma, ribatte “I democratici otterranno la maggioranza alla Camera, alle elezioni di Midterm 2026, lanceranno la campagna per l’impeachment di Trump come teppista sessuale e il suo vice J.D. Vance arriverà alla presidenza, per il giubilo di Elon Musk».
elon musk donald trump jd vance
Disinformazione? […] Vero o Falso allora? Poco importa nell’era della comunicazione social, tanti democratici Usa e populisti ai margini del Grand Old Party repubblicano, crederanno a Musk, “Trump pedofilo amico di Epstein”, mentre i conservatori estremisti, irritati per lo stop and go sulle tariffe, sosterranno il patron di Tesla contro il presidente.
[…]
Né Trump, né Musk hanno un retroscena da interpretare, un ricamo alla Machiavelli da infilare con l’ago della politica, danno giusto sfogo a temperamento ed umori, non perché “perdono i nervi”, ma perché nel XXI Secolo Social l’intemperanza, la durezza da troll, lo sfregiare avversari o ex amici come influencer populisti, è il modo migliore per creare identità.
ELON MUSK - JD VANCE - IMMAGINE GENERATA DALL IA
Né Trump, né Musk, dunque, “sbagliano”, o “esagerano” […] entrambi giocano una partita estrema, magari prontissimi, domattina, a presentarsi con una, altrettanto clamorosa, rappacificazione.
[…] Per Musk, esporre il presidente al ludibrio sulla pedofilia è arma lurida, o sa davvero come spiantarlo, piazzando al potere Vance, o fondando come minaccia un Terzo Partito, o Tesla balla in Borsa. Gli account a lui avversi lo incalzano, “Elon sotto l’effetto della ketamina, sta a pezzi, chi gli ha fatto l’occhio nero l’altra settimana?”, ma se Trump taglia i contratti federali con la rete Starlink, o il programma spaziale StarX, cancellando i sussidi alle auto elettriche Tesla, che resta del suo impero?
LA LITE MUSK TRUMP NELLA PRIMA PAGINA DEL NEW YORK POST
Tanto più che Jeff Bezos, magnate di Amazon e del progetto spaziale Blue Origin, tiene stretto il guinzaglio del glorioso quotidiano Washington Post e sogna fondi federali per i suoi missili, sottratti al dispeptico Musk che elemosina, in queste ore turbolenti, 5 miliardi, via Morgan Stanley, per il brand xAI.
Anche Trump, tuttavia, può non uscire indenne dalla saga Gladiators II. Musk lo copriva con la destra libertaria e tecnologica alla Peter Thiel, gli oligarchi sudafricani che lavorano a un’America autoritaria, gli offriva contatto con gli hackers delle cantine, garantiva l’egemonia sugli estremisti online, quelli che ascoltano la voce dei talk show alla Joe Rogan, credono al complotto di Joe Biden “mummia”, tenuto in vita da democratici golpisti, certi che sia Hillary Clinton la vera pedofila.
elon musk e donald trump nello studio ovale
[…] E i democratici? Senza leader, senza un piano, senza una voce, divorano popcorn assistendo al wrestling Elon-Donald, pittoreschi combattenti sul ring online, a picchiarsi fra gli ululati della folla, e sussurrano nelle chat «un Partito Muskiano che sottrae voti ai repubblicani, come Ross Perot a George Bush nel 1992, contro Bill Clinton, non sarebbe così male…».