
TESTE DI GAZA E FACCE DI BRONZO – MARCELLO SORGI E IL SILENZIO DI GIORGIA MELONI SULLA MATTANZA A GAZA: “HA MANDATO ALLA CAMERA TAJANI A PRENDERSI GLI INSULTI DELLE OPPOSIZIONI, PERCHÉ SI CAPISCE CHE IL GOVERNO È IN DIFFICOLTÀ AD ATTACCARE NETANYAHU, E VUOL SEGUIRE PASSO PASSO IL COMPORTAMENTO DI TRUMP, ANCHE LUI RESTÌO A PRENDERSELA PUBBLICAMENTE CON IL PREMIER ISRAELIANO” – COME DAGO-DIXIT, LA PREMIER NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA CON SALVINI, LASCIANDOGLI LA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON “BIBI” E CON LA POTENTE COMUNITÀ EBRAICA ITALIANA…
Articoli correlati

DAGOREPORT - QUANTO POTRA DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI ...
LA BUROCRAZIA INESORABILE DI BRUXELLES
Estratto dell’articolo di Marcello Sorgi per “la Stampa”
Inutile aspettarsi a breve una presa di posizione dell'Unione europea su Gaza.
pedro sanchez e ursula von der leyen
Troppe divisioni, tanto per cambiare. E troppa burocrazia, ciò che sposta a fine giugno la riunione dei ministri degli Esteri che precederà il vertice dei leader, destinato a slittare a luglio.
Per un Sanchez che ha chiesto udienza alla presidente della Commissione Von der Leyen per premere, c'è una Meloni che ha mandato alla Camera Tajani a prendersi gli insulti delle opposizioni, perché si capisce che il governo è in difficoltà ad attaccare Netanyahu, e soprattutto vuol seguire passo passo il comportamento di Trump, anche lui restìo a prendersela pubblicamente con il premier israeliano, e soprattutto oscillante nelle sue posizioni, come si vede in questi giorni anche in quel che sta facendo e dicendo su Putin e l'Ucraina.
GIORGIA MELONI - BENJAMIN NETANYAHU
[…] Le opposizioni mirano contro Netanyahu anche per preparare la vigilia delle manifestazioni convocate sulle stragi di civili e di bambini palestinesi e per distinguere, appunto, l'attacco al governo israeliano da possibili accuse di antisionismo. Che dipenderanno, tuttavia, dagli slogan e dai comportamenti all'interno dei cortei.
Tornando a Von der Leyen, in questa cornice fa quel che può: ieri ha definito «abominevole» […] l'offensiva dell'esercito israeliano a Gaza. Mentre l'alto rappresentante per la politica estera dell'Unione Kallas adoperava il termine «intollerabile».
bombardamenti israeliani sulla striscia di gaza il giorno di pasqua
La questione di cui si sta discutendo, all'interno delle istituzioni di Bruxelles, sulla spinta di 17 Stati membri, è la possibile revisione dell'accordo di associazione tra Ue e Israele, che assicura a Gerusalemme quasi gli stessi vantaggi commerciali dei Paesi europei che fanno parte dell'Unione, e se sospeso avrebbe l'effetto di un complesso di nuove e pesanti sanzioni economiche verso il governo di Netanyahu.
Ma prima che la discussione entri nel vivo, per verificare cosa pensino di fare gli altri Paesi che non si sono uniti ai 17 che l'hanno sollecitata, occorrerà seguire i meccanismi inesorabili dell'agenda di Bruxelles. Così diluita nel tempo forse anche nella speranza – non vana seguendo gli ultimi sviluppi - che la questione Gaza possa raffreddarsi.
gaza assalto al centro di distribuzione degli aiuti a Rafah
gaza assalto al centro di distribuzione degli aiuti a Rafah
gaza assalto al centro di distribuzione degli aiuti a Rafah
benjamin netanyahu nella striscia di gaza
bombardamenti israeliani sulla striscia di gaza il giorno di pasqua
bombardamenti israeliani sulla striscia di gaza il giorno di pasqua
STRISCIA DI GAZA
matteo salvini benjamin netanyahu
matteo salvini benjamin netanyahu