giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia

CONSIDERATE LA VOSTRA INGERENZA – GIORGIA MELONI INCONTRA GEORGE SIMION, CANDIDATO DI ULTRADESTRA ALLE PRESIDENZIALI ROMENE DI DOMENICA: ALLEATO DI FRATELLI D’ITALIA NEL GRUPPO UE ECR, SIMION È EUROSCETTICO E FILO-RUSSO. MA PER LA PREMIER UNA SUA VITTORIA È CRUCIALE, PERCHÉ FAREBBE DIVENTARE ECR LA SECONDA FORZA AL CONSIGLIO EUROPEO – L’INCAZZATURA DEL POLACCO TUSK (DOMENICA SI VOTA ANCHE A VARSAVIA) E L’INCONTRO DI SIMION CON SALVINI

Estratto dell’articolo di Ilario Lombardo per "la Stampa"

 

GEORGE SIMION - GIORGIA MELONI

Da Palazzo Chigi rispondono: «Rivolgersi a Fratelli d'Italia». L'incontro di Giorgia Meloni con George Simion, candidato dell'ultradestra romena, è, almeno sulla carta, una faccenda di partito.

 

Sarebbe stato improprio e fuori dal protocollo un colloquio nelle stanze della presidente del Consiglio, a quattro giorni dal secondo turno delle elezioni presidenziali in Romania.

Che sia una questione politicamente delicata, nel quadro dei rapporti europei, lo prova la poca voglia di pubblicizzare il tutto.

 

L'appuntamento è a Via della Scrofa, sede di FdI, dove Meloni arriva e dove la attendono i vertici dei Conservatori europei (Ecr), compreso Mateusz Morawiecki, l'ex premier polacco e leader di Libertà e Giustizia (PiS) che ha ereditato dalla premier la presidenza del gruppo di Bruxelles, lo stesso dove siede Aur, il partito di Simion.

 

Il candidato romeno, dato per favorito sul sindaco di Bucarest Nicusor Dan, ha cominciato il suo tour europeo proprio da Varsavia, dove ha visto il presidente Andrzej Duda, anche lui esponente del PiS, e Karol Nawrocki, candidato alle elezioni presidenziali che si terranno domenica prossima, stesso giorno del voto in Romania.

 

GIORGIA MELONI INCONTRA GEORGE SIMION E MATEUSZ MORAWIECKI NELLA SEDE DI FRATELLI D ITALIA

[…] L'incontro con Duda e Nawrocki ha comunque scatenato l'indignazione del premier polacco Donald Tusk, membro dei Popolari europei e feroce avversario della destra di Morawiecki. Tusk considera quanto avvenuto ieri a Varsavia una forma di ingerenza reciproca.

 

Con queste premesse, Simion è poi atterrato a Roma, annunciando lui stesso via Facebook i colloqui con Meloni e con Matteo Salvini. Anche il leghista è un suo sostenitore, nonostante a Bruxelles faccia parte dei Patrioti.

 

Ma oggi la saldatura delle destre passa da Bucarest: un voto ai confini dell'Ucraina in guerra che potrebbe dare un nuovo scossone all'Unione europea. L'orizzonte politico lo spiega bene Simion: «Meloni e Salvini sono nostri buoni amici. Abbiamo costruito insieme un movimento sovranista, patriottico, conservatore, che conquisterà il potere nelle istituzioni europee».

 

GEORGE SIMION CON MATTEO SALVINI

Il progetto è di spostare verso destra l'Unione e di costringere il Ppe a legarsi ai Patrioti e ai Conservatori, rompendo con i socialisti. Il modello è il governo di destra-centro dell'Italia.

 

Questioni di rapporti in forza, che danno un contesto più comprensibile anche alle dichiarazioni di Antonio Tajani, leader di Forza Italia e ai vertici dei Popolari europei, preoccupato dalla strategia di Meloni e dei suoi alleati più euroscettici.

 

Per Simion Meloni è l'esempio da replicare: «Abbiamo amici, alleati ma soprattutto abbiamo Dio. Grazie Leonessa», scrive a commento di una foto con lei. La premier vive la partita del romeno come cruciale: perché in caso di vittoria il gruppo di Ecr diventerebbe, dietro al Ppe, la seconda rappresentanza in Consiglio europeo, dove siedono i ventisette capi di Stato e di governo.

 

george simion in italia 4

Ma l'operazione Romania della destra italiana non è solo un auspicio. Si concretizza in un vero e proprio intervento diretto, un invito a votare Aur rivolto alla più grande comunità romena in Europa da Antonio Giordano, deputato di FdI e segretario generale di Ecr: «Ai romeni che vivono in Italia – scrive sui social –: è il momento di scegliere il cambiamento». Seguono indicazioni su dove votare e a che ora. «Non è solo un voto: è un messaggio chiaro all'Europa. Io sto con George. E voi?» .

 

Se non è un'ingerenza, un invito così entusiastico è quantomeno una contraddizione per chi come Meloni ha sempre sostenuto di non voler interferire con le elezioni altrui. Tanto più che si fa leva su cittadini romeni che risiedono in Italia e dunque possono essere influenzati dalla percezione di una realtà politica diversa da quella della patria d'origine.

 

morawiecki meloni

Chi, invece, non ha proprio remore ad esporsi a favore di Simion con i romeni in Italia è Salvini, che ieri ha incontrato l'alleato a un evento organizzato dalla comunità a Palazzo Brancaccio.

 

Il leghista guida una campagna contro l'Ue e la decisione della Corte suprema romena che ha annullato il primo turno delle presidenziali di novembre, per presunte ingerenze russe a favore di Calin Georgescu, poi estromesso dalla competizione. «Era importante incontrarvi – ha detto Salvini– Quello che hanno fatto contro il vostro popolo è contro la democrazia e senza precedenti in Europa. A Bruxelles controllano il 90% dei media e io non ricordo di elezioni annullate mentre la gente votava». […]

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