
IL GOVERNO MELONI CI VUOLE LEGARE MANI E PIEDI A ELON MUSK – NON SOLO IL MINISTERO DEI TRASPORTI BY SALVINI, ANCHE IL MINISTERO DELLA DIFESA DI CROSETTO STA PENSANDO A UN ACCORDO AVERE IL PRIMA POSSIBILE A DISPOSIZIONE I SATELLITI DI STARLINK, PER LE COMUNICAZIONI INTERNE E PER LA TRASMISSIONE DATI (MA CI SONO ALLO STUDIO ANCHE PROGETTI PER ATTREZZARE LE NAVI E GLI AEREI MILITARI) - L'AERONAUTICA STA LAVORANDO A UNA SPERIMENTAZIONE SUI CACCIA F35, FAVORITA DA UN'INTEGRAZIONE GIÀ AMPIAMENTE AVVIATA CON I SISTEMI DI DIFESA E LA TECNOLOGIA AMERICANA…
Estratto dell’articolo di Ilario Lombardo per “la Stampa”
Non è solo il ministero dei Trasporti, e cioè Matteo Salvini, che spinge per un accordo con Starlink. Agli Esteri, ma di più alla Difesa, considerano essenziale avere il prima possibile a disposizione i satelliti di Elon Musk, per le comunicazioni interne e per la trasmissione dati.
[…] Altre fonti vicine ai negoziati con Starlink raccontano di progetti allo studio per attrezzare le navi e gli aerei militari. Dal ministero di Guido Crosetto non confermano. Da quanto risulta, però, l'Aeronautica sta lavorando a una sperimentazione sui caccia F35, favorita da un'integrazione già ampiamente avviata con i sistemi di difesa e la tecnologia americana.
Prima di lasciare, lo scorso 10 maggio, il posto di Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica, il generale Luca Goretti ha fatto il suo endorsement a favore di Musk: «Non dico che l'Italia ha bisogno di Starlink, dico che c'è bisogno di alcune capacità per poterci espandere, come avere ovunque comunicazioni in tempo reale. Poi, la scelta del prodotto dipende dalla politica». Goretti ha parlato margine dell'Aerospace Power Conference, a Roma, un convegno organizzato dall'Aeronautica finito al centro di un'interrogazione del Pd per la presenza, tra gli invitati, di Stephanie Bednarek, vicepresidente vendite commerciali di SpaceX.
[…] Crosetto dovrà chiarire fino a dove è arrivata l'interlocuzione con un'azienda Usa che è inserita pienamente nelle attività del Dipartimento della Difesa Usa, principale partner dei vertici militari di Roma. AirBaltic è stata la prima compagnia a offrire una connessione satellitare a bordo aereo in ambito civile. Starlink garantisce una velocità di download tra i 40 e 220 Mps. I test dell'Us Air Force sugli F35 sono stati definiti un successo.
Parliamo di aerei che sono piattaforme informatiche, che interagiscono con settori a terra, carrarmati e singoli soldati, per i quali la trasmissione satellitare per la comunicazione è fondamentale. Sarebbe un salto di qualità rispetto all'uso standard che è avvenuto con abbonamenti ad hoc in presidi militari, sedi diplomatiche e anche navi della Marina (a bordo di una Fremm nell'Indopacifico e dell'Amerigo Vespucci durante il suo tour globale).
Il puzzle è composito, anche perché SpaceX, ha una gamma di prodotti molto più avanzata di qualsiasi altro concorrente, e che ovviamente fa gola a chi non vuole farsi trovare impreparato nella grande sfida dello spazio. Anche attraverso soluzioni commerciali a tempo, che possano fare da ponte a quando arriveranno i satelliti made in Europe. Il contratto con Musk, sponsorizzato dalla premier Giorgia Meloni, è rimasto congelato dopo l'inchiesta per corruzione su Sogei, in cui è finito sotto indagine anche Andrea Stroppa, referente in Italia del multimiliardario.
Le interferenze elettorali di Musk in Europa e gli attacchi di Stroppa ai parlamentari e ai ministri italiani hanno solo contribuito a complicare di più il quadro. Il Quirinale ha espresso dubbi sulla sicurezza e sul controllo nazionale dei dati lasciati a un privato che lavora per il presidente americano Donald Trump, e l'Unione europea ha iniziato un pressing su Roma per tenere l'Italia agganciata ai progetti satellitari comunitari.
Ma nonostante i pasticci politici e i rischi per la sovranità delle infrastrutture strategiche, quella di Starlink agli occhi delle forze armate e del governo resta l'opzione più conveniente. E così l'ipotesi a cui si lavora adesso è di contratto di tre anni, allungabile a cinque.