
IN MAGGIORANZA LO STRAZIO SI ALLARGA AL LAZIO – I RAPPORTI TRA FORZA ITALIA E FRATELLI D’ITALIA, ALL’INTERNO DELLA GIUNTA ROCCA, SONO AI MINIMI TERMINI: GLI ESPONENTI LOCALI DEL PARTITO DELLA MELONI SI SONO RINCHIUSI IN UN “CONCLAVE” A GRECCIO PER DISCUTERE DEL RAPPORTO CON GLI AZZURRI – A ESSERE INDIGESTI AI MELONIANI SONO L’AMMINISTRATORE UNICO DI ASTRAL (STRADE), IL CAPO DI GABINETTO DELLA REGIONE, GIUSEPPE PISANO, E IL PRESIDENTE DI LAZIO CREA, MARCO BUTTARELLI...
Lazio: dallo scontro con Forza Italia alle nomine, Fratelli d’Italia sul piede di guerra
(Agenzia Nova) - Le tensioni e le prove di forza nella maggioranza del Lazio, guidata dal presidente Francesco Rocca, non si placano. Dopo l’accordo di gennaio, che ha rimescolato le deleghe in giunta a favore di Forza Italia, adesso è il partito principale a scuotere la coalizione.
Sul tavolo del cosiddetto "conclave" di Fratelli d'Italia a Greccio, sono finiti non solo le priorità dell'azione politica, ma anche il rapporto con Forza Italia, alcune nomine e l'operato dei dirigenti.
Sul banco degli imputati l’amministratore Unico di Astral, Antonio Mallamo, ma anche il capo di gabinetto della Regione Lazio, Giuseppe Pisano, e il presidente di Lazio Crea, Marco Buttarelli.
Un capitolo a parte, poi, sono i malumori montati da tempo tra i corridoi del Consiglio regionale, dove alcuni consiglieri di peso della maggioranza mettono in discussione la gestione dell’Aula affidata ad Antonello Aurigemma.
L'intenso confronto politico, promosso dal coordinatore regionale del partito e questore della Camera dei deputati, Paolo Trancassini, ha visto riunirsi, nel fine settimana scorso, assessori e consiglieri regionali del Lazio nell'Abbazia di San Pastore a Greccio, in provincia di Rieti.
Alla due giorni, che si è svolta a porte chiuse, hanno partecipato anche il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e la responsabile della segreteria politica di Fratelli d’Italia, Arianna Meloni.
L’incontro ha rappresentato l'occasione per tracciare un approfondito bilancio dell'azione politica svolta finora dal governo Rocca e per definire collegialmente gli obiettivi strategici dei prossimi anni che condurranno al termine della legislatura.
Tuttavia, secondo quanto apprende "Agenzia Nova", il confronto avrebbe riguardato anche i rapporti, ancora tesi, con gli alleati di Forza Italia: in particolare, la gestione di alcune nomine e dirigenti, come la conferma dell’amministratore Unico di Astral, Antonio Mallamo, gradita a FI, ma osteggiata dal partito di Giorgia Meloni.
Chi era presente alla riunione a Greccio, inoltre, riferisce che nel mirino sarebbe finito anche il capo di gabinetto della Regione Lazio, Giuseppe Pisano. L’ex presidente del collegio dei revisori della Croce Rossa italiana, uomo di fiducia del presidente Rocca, avrebbe avuto delle divergenze con alcuni esponenti di spicco del partito, su alcuni provvedimenti normativi, ma il suo incarico, al momento, non sarebbe a rischio.
giancarlo giorgetti giorgia meloni antonio tajani foto lapresse
Infine, la stretta politica ha toccato anche altre figure dell’apparato amministrativo: dubbi e perplessità sarebbero emersi sull’operato di Marco Buttarelli, presidente di Lazio Crea, società in house della Regione che gestisce tutte le attività legate alla progettazione preventiva e allo sviluppo e gestione dei sistemi informatici.
Infine, un capitolo non affrontato durante la riunione di Greccio, ma legato ai malumori interni a Fratelli d’Italia, riguarda il presidente del Consiglio regionale, Antonello Aurigemma.
Chi lo critica in maggioranza, lo addita principalmente per alcune nomine, considerate vicine alla sinistra: una su tutte, quella di Egidio Schiavetti, scelto come capo della segreteria tecnica Europa della presidenza del consiglio regionale. Schiavetti ha ricoperto il ruolo di capo di gabinetto dell’assessore alla Salute della giunta Zingaretti, Alessio D’Amato, attuale consigliere regionale di Azione ed ex candidato alla presidenza per il centrosinistra.
Proprio quest’ultimo continua a picconare la giunta Rocca sulla vicenda relativa alla missione in Giappone per l’Expo di Osaka, avendo presentato due interrogazioni allo stesso Rocca e due esposti sui costi sostenuti dalla Regione per un eventuale danno erariale: uno alla Corte dei Conti del Lazio e l’altro all’Olaf, l'Ufficio europeo per la lotta antifrode.
E a conferma del clima teso, anche le indiscrezioni su quanto successo ieri tra Fd’I e FI in Consiglio regionale del Lazio, dove è iniziata la discussione sulla proposta di legge 171 per le semplificazioni urbanistiche, con il contestato emendamento sul cambio di destinazione d'uso per i cinema dismessi.
Il gruppo di FI, dietro le quinte dell’Aula, avrebbe manifestato l’intenzione agli alleati di rimandare l’avvio dell’iter sulla legge per ulteriori approfondimenti, alla luce anche delle obiezioni sollevate al provvedimento dall’Analisi tecnico-normativa predisposta per l’esame in Aula, dando la precedenza a una proposta di legge sul Giubileo.
Secondo i bene informati, però, si tratterebbe di una prova di forza, in risposta alla presa di posizione di Fd’I sulla gestione delle nomine.
Come riferiscono alcune fonti, lo stesso Trancassini, coordinatore regionale del partito, pare sia in procinto di inviare due lettere: una al suo referente, Giovanni Donzelli, e un’altra al segretario di FI, Antonio Tajani, con l’obiettivo di chiarire una situazione, oramai spinosa, per garantire “il buon governo della Regione”.