
IN SPAGNA I SOCIALISTI FINISCONO SOTTO ACCUSA: PEDRO SANCHEZ ORA RISCHIA LA SFIDUCIA - SANTOS CERDAN, NUMERO 3 DEL PSOE, LASCIA PER UNO SCANDALO DI TANGENTI. IL PREMIER, CHE HA DOVUTO FRONTEGGIARE LE INDAGINI PER UN PRESUNTO REATO DI TRAFFICO DI INFLUENZE CHE HANNO COINVOLTO LA MOGLIE BEGONA GOMEZ E POI IL RINVIO A GIUDIZIO PER ABUSO DI UFFICIO DEL FRATELLO DAVID, SI SCUSA MA NON SI DIMETTE: “LA SPAGNA ORA HA BISOGNO DI STABILITÀ”
Benedetta Perilli per "la Repubblica" - Estratti
Esclude elezioni anticipate, non parla di dimissioni ma chiede scusa ai cittadini, è deluso per un progetto politico messo in discussione dalla condotta di pochi, ma resiste.
Davanti al terremoto più violento che abbia mai scosso il Partito socialista operaio spagnolo (Psoe), del quale è segretario, il premier Pedro Sánchez si mostra contrito ma non molla.
«La Spagna ora ha bisogno di stabilità», dichiara tornando a parlare dalla sede del Psoe. Non lo faceva da quando è diventato premier nel 2018, e questo dà la misura della gravità del caso, ma parla in qualità di segretario rimarcando la distanza che vuole tracciare tra gli affari del partito e quelli del Paese.
La tempesta però stavolta potrebbe travolgerlo.
È stata agitata dalle dimissioni da deputato e da segretario di organizzazione del Psoe Santos Cerdán, il numero 3 della formazione, arrivate dopo la diffusione di un rapporto dell'Unità operativa della Guardia Civile in cui si segnala che Cerdán avrebbe gestito tangenti per oltre 600.000 euro nell'aggiudicazione di appalti pubblici insieme all'ex ministro socialista José Luis Ábalos e al suo ex consigliere, Koldo García.
Il caso si aggiunge ad altre due vicende giudiziarie che hanno toccato la famiglia del leader spagnolo, prima con le indagini per un presunto reato di traffico di influenze che hanno coinvolto la moglie Begoña Gómez, poi il rinvio a giudizio per abuso di ufficio del fratello minore, David Sánchez.
Ora non basta aver chiesto a Cerdán di dimettersi, così come l'aver annunciato una "revisione esterna" dei conti e una ristrutturazione della commissione esecutiva del partito, l'opposizione ha già lanciato l'assedio.
Ha iniziato il numero uno dell'estrema destra Vox, Santiago Abascal, che ha interrotto il viaggio in Paraguay e ha convocato per oggi una manifestazione al grido di «Bisogna cacciarlo».
(...) Ieri sera fuori dalla sede del Psoe a Madrid centinaia di manifestanti guidati dall'estremista Alvise Pérez chiedevano le dimissioni del premier.
Ora il rischio che qualcosa possa spezzarsi anche all'interno del Psoe e della coalizione di governo, potrebbe essere reale. In attesa delle mosse degli alleati di sinistra e nonostante per ora il Pp abbia scartato l'ipotesi, sul futuro del governo Sánchez potrebbe pendere un precedente storico: l'unica volta che una mozione di sfiducia (che in Spagna deve arrivare insieme alla proposta di un candidato alternativo) è stata approvata fu nel 2018.
A presentarla in seguito a un caso di corruzione che aveva coinvolto il governo di Mariano Rajoy, del Pp, era un giovane Pedro Sánchez. Che così divenne premier.
pedro sanchez
PEDRO SANCHEZ BEGONA GOMEZ
BEGONA GOMEZ PEDRO SANCHEZ
pedro sanchez begona gomez
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DAVID SANCHEZ, FRATELLO DI PEDRO
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