
TRUMP, IL SOLITO FIGLIO DI PUTIN! – AL G7 IN CANADA, CHE INIZIERÀ DOMENICA, NON CI SARÀ UN COMUNICATO FINALE, PERCHÉ GLI STATI UNITI HANNO RESPINTO OGNI RIFERIMENTO ALL'AGGRESSIONE RUSSA IN UCRAINA – GLI SHERPA FANNO SAPERE CHE WASHINGTON HA DETTO NO ANCHE A “FRASI BLANDE, TEORICAMENTE ACCETTABILI DA TUTTI" SUL CONFLITTO IN CORSO. A COMPLICARE IL QUADRO, LA PRESENZA DI ZELENSKY IN CANADA – IL RISCHIO DI UNA FRATTURA SENZA PRECEDENTI È SUL TAVOLO: AVANZA L’IPOTESI DI UN "G6" SENZA GLI USA…
Estratto dell’articolo di Anais Ginori e Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica”
Il vertice del G7 in Canada non è ancora cominciato, ma l'esito sembra già segnato. I leader europei in arrivo a Kananaskis si preparano a concludere martedì il summit senza un comunicato finale, dopo che Donald Trump ha messo il veto su diversi dossier chiave, a cominciare dall'Ucraina.
Di fronte all'irremovibilità americana, la presidenza canadese ha deciso di sospendere il documento congiunto su cui si lavorava da settimane, sostituendolo con una serie di dichiarazioni tematiche su questioni meno divisive: prevenzione degli incendi, tecnologia quantistica, intelligenza artificiale, immigrazione, materie critiche, repressione transnazionale.
Gli sherpa hanno tentato di inserire formule di compromesso. "Abbiamo proposto frasi blande, teoricamente accettabili da tutti", racconta una fonte coinvolta nei negoziati. Ma dalla Casa Bianca è arrivato un no secco. In particolare, Washington ha respinto ogni riferimento all'aggressione russa in Ucraina, confermando la linea di progressivo disimpegno adottata da Trump.
E' possibile che qualche riferimento all'Ucraina appaia in una «sintesi finale» del vertice, un documento alternativo che non sarà firmato dai leader ma che potrebbe dare conto delle posizioni favorevoli a Kiev espresse durante le discussioni.
volodymyr zelensky donald trump
Dopo le tensioni del primo mandato trumpiano, quando il formato stesso del G7 sembrò vacillare, ora tocca alla presidenza canadese sotto la guida del primo ministro Mark Carney, al suo esordio internazionale dopo l'elezione dello scorso marzo, l'arduo compito di mantenere coeso il fronte occidentale e garantire il sostegno a Kiev. Ma anche su un tema cruciale come il tetto al prezzo del petrolio russo, le divergenze sono profonde.
[…]
Il rischio di una frattura senza precedenti è ormai sul tavolo: un "G6" pronto ad agire senza Washington. Dal punto di vista tecnico, gli europei possono fare a meno degli americani per rivedere il tetto, sfruttando il ruolo di Londra nel settore assicurativo e il controllo europeo su gran parte della flotta mercantile conforme alle sanzioni occidentali.
Ma gli Stati Uniti restano centrali per i pagamenti in dollari e il sistema bancario globale. Italia e Germania si muovono con cautela sull'ipotesi di uno strappo con Washington. Roma non vuole forzare i tempi. Berlino punta a mantenere gli Usa al tavolo. Più determinata la Francia. Prima di volare in Canada, Emmanuel Macron farà tappa in Groenlandia, territorio che Trump ha minacciato di annettere. L'obiettivo del presidente francese, secondo l'Eliseo, è "ribadire la sovranità europea".
A complicare il quadro, l'attesa presenza di Volodymyr Zelensky in Canada. Il presidente ucraino dovrebbe presentare una nuova proposta di pace, dopo che a Istanbul la Russia ha trasmesso un memorandum definito dagli europei come una "capitolazione".
FUNERALE DI PAPA FRANCESCO - TRUMP E MACRON
Il programma del G7 prevede due sessioni sulla guerra in Ucraina, ma Trump ha gelato ogni possibilità di nuova apertura. Anzi, sembra che il pacchetto di sanzioni contro Mosca proposto dal senatore repubblicano Lindsey Graham — dazi fino al 500% sui prodotti dei paesi che continuano a importare energia dalla Russia — sia destinato a naufragare, sempre per l'ostilità del leader Usa. «Difficile che il Congresso sfidi Trump in questa fase», commentano fonti diplomatiche europee.
Una situazione che rischia di indebolire anche il nuovo pacchetto di sanzioni dell'Ue contro Mosca, atteso a fine mese. E che preannuncia nuove tensioni in vista del vertice della Nato, in programma all'Aja il 24 e 25 giugno. […]
EMMANUEL MACRON - keir starmer - DONALD TRUMP - ZELENSKY - INCONTRO PRIMA DEL FUNERALE DI PAPA FRANCESCO
FUNERALE DI PAPA FRANCESCO - LA STRETTA DI MANO TRA TRUMP E MACRON