
LE MATTANE DI TRUMP - IL PRESIDENTE USA VIETA “PER MOTIVI DI SICUREZZA” I VIAGGI NEGLI STATI UNITI DA 12 PAESI FETECCHIA (TRA CUI IRAN, LIBIA E YEMEN) - LIMITI GLI INGRESSI DA ALTRI SETTE (TRA CUI VENEZUELA E CUBA): “VOGLIO IMPEDIRE L'INGRESSO DI CITTADINI STRANIERI NON SOTTOPOSTI A CONTROLLI ADEGUATI" - LA DECISIONE ARRIVA DOPO L’ATTACCO ANTISEMITA IN COLORADO - STOP AI VISTI AGLI STUDENTI STRANIERI PER L'UNIVERSITA' DI HARVARD...
Donald Trump ha vietato o limitato l'ingresso negli Stati Uniti ai cittadini di 19 Paesi, tra cui Cuba e Venezuela per “motivi di sicurezza”. La decisione arriva dopo l’attacco antisemita in Colorado, ha spiegato il presidente, che intende così impedire “l'ingresso di cittadini stranieri non sottoposti a controlli adeguati".
La decisione arriva insieme ad altre, comunicate dalla Casa Bianca, impegnata in un evento Maga con la presenza di circa 3mila invitati. Trump ha imposto un divieto di ingresso negli Stati Uniti da dodici Paesi, vietato i visti per gli studenti stranieri ad Harvard e ordinato al dipartimento di Giustizia di aprire un'indagine sul presunto insabbiamento dello stato di salute di Joe Biden.
Tutti provvedimenti comunicati dalla Casa Bianca, mentre il tycoon ai suoi ospiti spiegava: "Mi ero quasi dimenticato di questo evento perché mi stavo occupando di Russia, Iran, Cina e tutti i problemi che mi hanno lasciato. Amo il movimento Maga, amo quello che stiamo facendo".
I divieti di ingresso negli Stati Uniti
I Paesi colpiti dal divieto di ingresso negli Stati Uniti sono Afghanistan, Myanmar, Ciad, Repubblica del Congo, Guinea Equatoriale, Eritrea, Haiti, Iran, Libia, Somalia, Sudan e Yemen. Trump ha anche deciso di limitare parzialmente l'ingresso dei cittadini di 7 Paesi: Burundi, Cuba, Laos, Sierra Leone, Togo, Turkmenistan e Venezuela.
La decisione è stata presa per "motivi di sicurezza nazionale". Trump ha spiegato di aver deciso il divieto dopo l'attacco antisemita a Boulder, in Colorado. L'Egitto, paese d'origine dell'attentatore Mohamed Soliman, non è tra i Paesi colpiti dal provvedimento.
"Il recente attacco terroristico a Boulder, in Colorado – ha affermato il presidente in un messaggio video – ha sottolineato gli estremi pericoli posti al nostro Paese dall'ingresso di cittadini stranieri che non sono sottoposti a controlli adeguati e che sono nel Paese illegalmente.
Non li vogliamo", ha detto Trump, che ha paragonato le nuove misure al divieto imposto a una serie di Paesi prevalentemente musulmani durante il suo primo mandato, utili a suo dire ha impedito agli Stati Uniti di subire attacchi come quelli in Europa. "Non permetteremo che quello che è successo in Europa accada negli Stati Uniti", ha sostenuto. "Non possiamo avere una migrazione aperta da qualsiasi Paese che non possiamo verificare e controllare in modo sicuro e affidabile", ha aggiunto.
Le accuse a Venezuela e Cuba
Cuba è uno "sponsor del terrorismo" e il governo castrista "non collabora né condivide informazioni sufficienti" con gli Stati Uniti, oltre a "rifiutarsi storicamente di riammettere i suoi cittadini" che sono stati espulsi, si legge nel documento della Casa Bianca. Il Venezuela "non dispone di un'autorità centrale competente o collaborativa per il rilascio di passaporti o documenti civili e non dispone di adeguate misure di revisione e verifica", è scritto nel testo.
"Viaggiare negli Stati Uniti diventa un grande rischio per i cittadini venezuelani – ha commentato il ministro degli Interni Diosdado Cabello in tv – in verità, essere negli Stati Uniti è un grande rischio per chiunque, non solo per i venezuelani".
Lo stop ai visti per studenti stranieri ad Harvard
Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato anche il divieto di rilascio dei visti per gli studenti stranieri che inizieranno a frequentare l'Università di Harvard, intensificando il giro di vite della sua amministrazione sull'istruzione superiore.
“Ho stabilito – è stata la sua dichiarazione – che è necessario limitare l'ingresso di cittadini stranieri che cercano di entrare negli Stati Uniti esclusivamente o principalmente per partecipare a un corso di studi presso l'Università di Harvard o a un programma di scambio”.
"Questa è l'ennesima misura illegale di ritorsione presa dall'amministrazione in violazione dei diritti del Primo emendamento di Harvard – ha replicato un portavoce dell’ateneo – la nostra università continuerà a proteggere i suoi studenti internazionali".
L’indagine sull’insabbiamento dello stato di salute di Biden
Quanto al suo predecessore, Trump ha ordinato l'avvio di un'indagine sull'entourage di Joe Biden che sospetta di avere "cospirato" per nascondere il declino dell'ex presidente e usurparne il potere. Secondo il testo reso pubblico dall'esecutivo statunitense, il presidente ha affidato al Consiglio della Casa Bianca il compito di "indagare, nella misura consentita dalla legge, se alcuni individui abbiano cospirato per mentire ai cittadini sullo stato mentale di Biden e per esercitare in modo incostituzionale le prerogative e le responsabilità del presidente".
L’indagine su quello che i repubblicani sostengono essere stato un insabbiamento del peggioramento della salute cognitiva del suo predecessore “segna – ha scritto Trump in un memorandum – uno degli scandali più pericolosi e preoccupanti della storia americana".
joe biden e donald trump inauguration day
In particolare, sotto accusa è finito l’uso dell'autopen - un dispositivo meccanico utilizzato per replicare la firma autentica di una persona e utilizzato da decenni dai presidenti - che sarebbe stato impiegato per firmare grazie presidenziali e altri documenti. Senza che Biden, questo crede il tycoon, ne abbia avuto consapevolezza perché non in grado di prendere decisioni.
“Ridicolo - ha replicato Biden – un tentativo di distrazione per far passare una legislazione disastrosa che taglia programmi essenziali”. “Siamo chiari – ha dichiarato - ho preso le decisioni durante la mia presidenza.
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