
MENO RICAVI E COSTI ALTI PER I DIVI: AL "TORINO FILM FESTIVAL" I CONTI NON TORNANO – LA RASSEGNA, FORTINO DELLA CULTURA DI SINISTRA, PASSATO PER LA PRIMA VOLTA NELLE MANI DI UN REGISTA NON CERTO "D'AREA", COME GIULIO BASE, HA ACCUMULATO UN PASSIVO DI 1,4 MILIONI, IL DOPPIO RISPETTO ALL'EDIZIONE 2023 - AL DI LÀ DEI TRIONFALISTICI COMUNICATI STAMPA, È SCAPPATA LA MANO AGLI ORGANIZZATORI. IL PRINCIPALE SALASSO DEL 2024 È ARRIVATO OVVIAMENTE DALLA…
Articolo di Gabriele Ferraris per https://torino.corriere.it/ - Estratti
Ci sono sempre due fasi, quando si tratta di valutare il successo di una manifestazione culturale. La prima è quella dei comunicati stampa, in modalità «tutto va ben signora la marchesa»: sempre più presenze, sempre più incassi, sempre più spettatori deliziati. La seconda fase è quella dei documenti di bilancio, dove parlano le cifre e le cifre devono essere vere, perché con gli eccessi di entusiasmo si rischia la galera.
Io aspetto sempre con curiosità la pubblicazione dei documenti di bilancio. Stavolta, in particolare, attendevo il bilancio consuntivo 2024 del Museo del Cinema per capire com’era andato davvero il «nuovo» Torino Film Festival, quello dei divi sul red carpet, diretto da Giulio Base.
Premetto che, nel complesso, il Museo sta benissimo: il bilancio pareggia a 19,9 milioni, di cui quasi 7 milioni arrivano dalla biglietteria della Mole, circa 800 mila euro in più rispetto al 2023. Chapeau.
Per quanto riguarda in particolare il Torino Film Festival, beh, diciamo che gli è scappata un po’ la mano: il costo totale dell’edizione 2024 è stato, nell’arco dell’annata, di quasi 3 milioni (per la precisione 2.977.380 euro) a fronte dei 2.208.369 dell’edizione 2023, la seconda diretta da Steve Della Casa. Di quei 3 milioni (che includono stipendi, trasferte, promozione, tasse e altri costi fissi), le sole spese nel periodo del festival assommano a 1.354.104 euro, contro i 697.970 euro del 2023.
Il principale salasso del 2024 è arrivato ovviamente dall’ospitalità per divi&dive, un conticino da oltre 535 mila euro a fronte dei 192 mila scarsi del 2023. Certi sfizetti si pagano. D’altronde per le sole serate d’inaugurazione e premiazione con gran scialo di celebrities il Tff 2024 ha speso 198 mila euro, quasi il doppio dei 104 mila del 2023. Ma hanno pure un loro piccolo peso gli 85.800 euro dello stipendio del direttore Base, che guadagna 23.800 euro in più del suo predecessore Della Casa.
Morale della favola: tenuto conto dei ricavi — ovvero i contributi dei soci e del ministero e la biglietteria — il Tff 2024 ha rappresentato per le casse del Museo del Cinema un passivo di 1.484.346 euro, circa il doppio dei 740 mila euro del 2023.
tiziana rocca giulio base sharon stone
Vabbè, direte voi, chi più spende meno spende: con un budget da tre milioni, si presume che il Tff 2024 sia stato un successone di pubblico. Purtroppo il bilancio, severo ma giusto, alla voce «ricavi da ingressi e abbonamenti» ci dice che l’anno scorso, al netto di Siae e tasse, la biglietteria del Tff ha totalizzato 127.942 euro, quindi meno dei 133.689 netti del 2023. Tuttavia il comunicato di chiusura del Tff 2024, lo scorso dicembre, parlava di «36.700 presenze contro le 35.114 del 2023», e stento a capire come possano calare gli incassi se aumentano gli spettatori. Di certo qualcuno mi potrà illuminare.
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ornella muti e naike rivelli al torino film festival
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