
NETANYAHU HA TRASFORMATO GAZA IN UN INFERNO - DOPO PIÙ DI 50 MILA CIVILI UCCISI DAI BOMBARDAMENTI ISRAELIANI NELLA STRISCIA, LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA DEFINISCE "ABOMINEVOLE" L'OPERAZIONE MILITARE DELLO STATO EBRAICO, CHE HA COLPITO ANCHE UNA SCUOLA-RIFUGIO PER LE FAMIGLIA PALESTINESI SFOLLATE - ANCHE IL CANCELLIERE MERZ, DA SEMPRE SOSTENITORE DI ISRAELE, È "SCONVOLTO DALLA SPAVENTOSA SOFFERENZA" - LA PRESSIONE DEL VATICANO PER UNA TREGUA: CHIEDIAMO IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE, L’INGRESSO DI AIUTI E LA PROMOZIONE DI UN DIALOGO VERSO LA SOLUZIONE DUE POPOLI, DUE STATI"
VON DER LEYEN DURA CON ISRAELE: «ABOMINEVOLI AZIONI CONTRO I CIVILI»
Estratto dell'articolo di Francesca Basso per il "Corriere della Sera"
URSULA VON DER LEYEN BENJAMIN NETANYAHU
«Abominevole». Un aggettivo pesante che indica tutto l’orrore che stanno suscitando le operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza anche tra chi è sempre stato dalla parte di Israele. A pronunciare quell’aggettivo è stata la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, ieri, durante una telefonata con il re Abdallah II di Giordania, nella quale Bruxelles ha manifestato preoccupazione anche per il deterioramento della situazione in Cisgiordania.
bombardamenti israeliani a khan younis 3
Sempre ieri il cancelliere tedesco Friedrich Merz, in visita ufficiale in Finlandia, si è detto «sconvolto dalla spaventosa sofferenza della popolazione civile» palestinese. Anche i più strenui sostenitori di Israele ora chiedono conto al primo ministro Benjamin Netanyahu.
«L’espansione delle operazioni militari israeliane a Gaza contro le infrastrutture civili, tra cui una scuola che fungeva da rifugio per le famiglie palestinesi sfollate, uccidendo civili, compresi i bambini, è abominevole», ha detto la presidente von der Leyen al re Abdallah II di Giordania. Una posizione forte che è ancora più significativa se si pensa alle critiche ricevute da von der Leyen all’inizio del conflitto scatenato dall’atroce massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre 2023.
All’epoca diplomatici e membri delle istituzioni europee (ma anche alcuni Stati membri) avevano accusato von der Leyen di essere troppo filoisraeliana. Ci volle qualche giorno perché nei suoi interventi pubblici la presidente aggiungesse il richiamo al rispetto del diritto internazionale e umanitario. [...]
Per la presidente «Israele deve ripristinare immediatamente la distribuzione degli aiuti». Inoltre von der Leyen ha chiesto «al governo di Israele di porre immediatamente fine all’attuale escalation» e «all’organizzazione terroristica di Hamas di rilasciare immediatamente e senza indugio i restanti ostaggi, crudelmente detenuti dal 7 ottobre 2023».
bombardamenti israeliani a khan younis 2
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il premier finlandese Petteri Orpo nel corso di una conferenza stampa a Turku, in Finlandia, hanno detto che vogliono «esercitare pressioni» sul governo israeliano per consentire l’arrivo degli aiuti umanitari a Gaza «ma è anche cruciale che Hamas non impedisca agli aiuti di arrivare». Merz è tornato a ripetere che «non è più comprensibile quello che sta accadendo» a Gaza e ha aggiunto che le azioni attuali di Israele «non sono necessarie per difenderne l’esistenza». [...]
«BASTA BOMBE, AIUTI A GAZA» LA PRESSIONE DEL VATICANO PER UNA TREGUA
Estratto dell'articolo di Ester Palma per il "Corriere della Sera"
bombardamento israeliano a khan younis
«Per Gaza chiediamo il rispetto del diritto internazionale umanitario, l’ingresso di aiuti senza restrizioni, l’apertura di corridoi umanitari e, soprattutto, la promozione di un dialogo verso la soluzione “due popoli, due Stati”».
Un’analisi a tutto campo quella del cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei che ieri, nell’introduzione ai lavori del Consiglio episcopale permanente, ha toccato temi che vanno dall’Ucraina alle altre guerre in corso nel mondo, al no alle leggi «riduttive sull’infinita dignità della persona dal concepimento alla morte naturale».
Mentre sull’Ucraina e il possibile negoziato si è espresso ieri anche il segretario di Stato della Santa Sede Pietro Parolin: «Non importa dove si terrà, se in Vaticano come aveva proposto il Papa, o altrove: ma che possa finalmente iniziare, perché è urgente fermare la guerra. Serve prima di tutto una tregua, per mettere fine alle devastazioni, alle città distrutte, alle morti dei civili. E poi una pace stabile, giusta e duratura, accettata e concordata da entrambe le parti».
bombardamenti sulla striscia di gaza 9 ottobre 2023
[...] In questo panorama l’Europa deve far sentire la sua voce: «La pace non è statica, ma mette in movimento, coinvolge, riguarda tutti. Occorre costruire un’architettura di pace, frutto di quei valori e della dolorosa consapevolezza che sono a fondamento dell’Europa, che non può essere ridotta a diritti individuali o burocrazia, perché fondata sulla difesa della persona nel suo valore indiscutibile e nella sua relazione con la comunità». [...]
Anche Parolin giudica «inaccettabile» la situazione di Gaza: «Chiediamo che si fermino i bombardamenti e che arrivino gli aiuti necessari per la popolazione. Il diritto umanitario internazionale deve valere sempre, e per tutti.
Ma ribadiamo con forza anche la richiesta ad Hamas di rilasciare subito tutti gli ostaggi ancora in vita, e di restituire i corpi di quelli uccisi dopo il barbaro attacco del 7 ottobre 2023 contro Israele». E si è dichiarato «profondamente scosso dal recente attentato a Washington, con due vittime fra gli addetti dell’ambasciata israeliana»: «Dobbiamo vigilare perché il cancro dell’antisemitismo, mai definitivamente sconfitto, non rialzi la testa. Anche questa volta, come accaduto il 7 ottobre, sono morte due persone innocenti, anche impegnate per la pace e per iniziative umanitarie». [...]
benjamin netanyahu nella striscia di gaza
video su gaza strip in trip creato con ai - netanyahu e trump
BENJAMIN NETANYAHU E ISRAEL KATZ VISITANO LA STRISCIA DI GAZA
bombardamento su gaza 8