
OPS, PUTIN È STATO PENETRATO! – DUE MILIONI DI DOCUMENTI RISERVATI DELL'ESERCITO RUSSO SONO FINITI IN RETE: I DOSSIER SVELANO I DETTAGLI DELLA SEGRETISSIMA BASE MILITARE CHE SI TROVA NEL SOTTOSUOLO DI YASNY, NEL SUD-OVEST DEL PAESE, DOVE VENGONO STIPATI I MISSILI NUCLEARI AVANGARD - LE TESTATE SONO IN GRADO DI SFUGGIRE ALLA CONTRAEREA AMERICANA E DI RADERE AL SUOLO QUALSIASI CAPITALE OCCIDENTALE - SECONDO I FILES, ALLA MODERNIZZAZIONE DELL'ARSENALE ATOMICO DI MOSCA HANNO CONTRIBUITO ANCHE AZIENDE ITALIANE - IL MISTERO: CHI HA DECISO DI DIFFONDERE I DOCUMENTI?
Estratto dell'articolo di Gianluca Di Feo per "La Repubblica"
VLADIMIR PUTIN E LE ARMI NUCLEARI
Fino a pochi giorni fa, nel sottosuolo di Yasny si celava uno dei segreti più protetti del pianeta: la base dei missili nucleari Avangard, ordigni realizzati per esplicita volontà di Vladimir Putin con l’obiettivo di superare gli scudi contraerei statunitensi.
Dallo spazio i satelliti spia non potevano sorvegliare la rete di depositi e cunicoli scavati sotto la regione degli Urali: il rifugio corazzato da dove gli Avangard in dieci minuti possono incenerire qualsiasi capitale occidentale, scagliando nella fase finale della traiettoria navette ipersoniche impossibili da intercettare.
Adesso ogni dettaglio di quel complesso di bunker è diventato pubblico: i piani tecnici per il potenziamento delle infrastrutture nucleari russe più importanti sono finiti sul web.
VLADIMIR PUTIN E LE ARMI NUCLEARI
Si tratta di oltre due milioni di documenti top secret, con i disegni dettagliati delle installazioni e dei programmi in corso per renderle in grado di affrontare una sfida apocalittica con la Nato.
[...] stando ai files, aziende europee - tedesche, danesi, francesi, olandesi, svizzere e anche italiane - continuano a contribuire direttamente o per vie trasversali a questo mostruoso sviluppo bellico.
putin a pechino con le due valigette nucleari
Dall’analisi della documentazione realizzata da giornalisti tedeschi di Der Spiegel e da quelli danesi del magazine digitale Danwatchemerge come le fortezze sotterranee d’epoca sovietica siano state praticamente demolite e ricostruite da cima a fondo. Sono state realizzate centinaia di nuovi alloggi per il personale, torri di vigilanza, centri di controllo e magazzini collegati da una ragnatela di tunnel che si estende per decine di chilometri.
Nei dossier c’è la mappa degli apparati di difesa, con una tripla cinta di recinzione elettrificata, torrette telecomandate dotate di mitragliatrici e lanciagranate, sensori sismici che segnalano i movimenti sul terreno, porte a prova di esplosione e ogni accorgimento per garantire la sopravvivenza anche in caso di attacco atomico. Ci sono persino i progetti dei silos scavati nel terreno che custodiscono i missili intercontinentali a testatamultipla e le posizioni predefinite di lancio per i semoventi degli Avangard.
VLADIMIR PUTIN E LE ARMI NUCLEARI - VIGNETTA BY OSHO
Sono rivelazioni che mettono a nudo l’intero schieramento della forza strategica di Mosca. Non si ricorda una falla così profonda nella sicurezza russa: una fuga di notizie che potrebbe rendere vulnerabile il pilastro della deterrenza atomica del Cremlino. Stando aDer Spiegel e aDanwatch , questi files sarebbero stati trasferiti in uno spazio digitale non blindato da una delle imprese incaricata dei lavori, per semplificare la consultazione da parte dei suoi ingegneri.
Una versione accolta con scetticismo da altri analisti, che ipotizzano un’operazione cyber che abbia trafugato l’archivio top secret per poi depositarlo online o l’azione deliberata di un militare russo intenzionato a impedire la corsa verso il baratro nucleare: una sorta di emulo di Oleg Vladimirovic Pen’kovskij, l’ufficiale dell’intelligence sovietica che nei primi anni Sessanta collaborò con i britannici perché preoccupato dall’espansione atomica del Cremlino. [...]
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