
"SERVONO ALLEANZE CREDIBILI, NON ABBIAMO SCHEMI FISSI” - LA VICEPRESIDENTE CONTIANA DEL M5S, PAOLA TAVERNA, MANDA UN AVVISO A ELLY SCHLEIN, RENZI E CALENDA: "LA COALIZIONE DEVE ESSERE CREDIBILE, E NON SGRETOLARSI IL GIORNO DOPO IL VOTO. LE FUSIONI A FREDDO NON HANNO MAI FUNZIONATO" – POI AMMETTE LE DISTANZE DAI DEM SULLA POLITICA ESTERA, PARLA DELLA POSSIBILE CANDIDATURA DI ROBERTO FICO IN CAMPANIA E SI DICE PRONTA A TORNARE IN PARLAMENTO: “SE IL MOVIMENTO ME LO CHIEDE, IO CI SONO"
Niccolò Carratelli per “la Stampa” - Estratti
paola taverna - nova - assemblea costituente m5s
Paola Taverna, vicepresidente vicaria del Movimento 5 stelle, ripetiamo insieme: uniti si vince.
«Non mi fermerei agli slogan e non è detto che sia così sempre e ovunque».
Nel senso che Genova e Ravenna, dove avete vinto al primo turno con la coalizione extralarge, non sono un modello da seguire?
«Abbiamo vinto grazie a un progetto credibile, fondato su obiettivi comuni, con candidati improntati al rinnovamento. Ma non possiamo pensare di ripetere ogni volta lo stesso schema in automatico, dipende dal progetto che si può costruire».
Contano anche i numeri: a Genova Salis ha vinto con i centristi in coalizione, quelli che voi avete escluso nella corsa di Orlando alle Regionali in Liguria. Un caso?
giuseppe conte paola taverna manifestazione contro il riarmo foto lapresse
«Ogni volta c'è un percorso faticoso, ma necessario, per mettere in piedi un progetto che abbia una prospettiva di governo credibile.
Le fusioni a freddo non hanno mai funzionato e consiglio di non guardare i risultati elettorali come la semplice sommatoria di percentuali elettorali eventuali. E sottolineo eventuali».
Traduco: non è detto che Renzi e Calenda portino più voti.
«Dico solo che il perimetro della coalizione deve essere credibile, altrimenti noi non possiamo farne parte. E queste coalizioni poi devono governare e non sgretolarsi il giorno dopo il voto».
Ma la politica estera è il punto debole del vostro rapporto con il Pd, dall'invio di armi all'Ucraina al piano di riarmo europeo, no?
«Nessuno vuole nascondere le distanze che restano tra noi. Rivendichiamo il coraggio delle nostre posizioni, sappiamo che ci sarà da discutere per trovare una sintesi quando sarà il momento».
Intanto, rivendicate un vostro candidato per la presidenza della Campania.
«Come Movimento abbiamo fatto tutte le assemblee regionali, in modo da poterci sedere ai tavoli di coalizione per definire il programma. Perché è da lì che si parte, è ancora prematuro parlare di candidati, ma abbiamo ottimi interpreti da proporre agli alleati, non solo in Campania».
Con le nuove regole sul limite dei mandati elettivi, che tra poco farete votare agli iscritti, Roberto Fico potrà scendere in campo, no?
«Lui e altri potranno fare le loro valutazioni, una volta che i nostri iscritti avranno approvato il documento con le nuove regole. Lo abbiamo discusso in Consiglio nazionale e presto sarà messo al voto online».
Ci sarà il cosiddetto "stop and go": dopo due legislature in Parlamento si sta fermi un giro e poi ci si può ricandidare. È esattamente il suo caso, lei è pronta a tornare?
«Io ero pronta a considerare concluso il mio percorso parlamentare. Terminati i due mandati, mi sono messa a disposizione del Movimento, sto dando una mano dietro le quinte. Se ora lo scenario cambia e si apre questa nuova possibilità, vedremo: farò quello mi verrà chiesto dal Movimento».
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