premio maestro dell'arte della cucina italiana

IL PATRIOTTISMO DEL MAGNA MAGNA - NEL CORTILE DI PALAZZO CHIGI, MELONI E LOLLOBRIGIDA HANNO SCELTO E PREMIATO OTTO MAESTRI D’ARTE E DELLA CUCINA ITALIANA: "SONO PATRIOTI, CHE CI INSEGNANO COSA SIA LA TRADIZIONE. SONO AMBASCIATORI PER IL SERVIZIO CHE RENDONO ALLA NOSTRA NAZIONE" - FILIPPO CECCARELLI: "E' L'INIZIO DEL GASTROSOVRANISMO ISTITUZIONALE. MELONI È APPARSA DEL TUTTO IRRICONOSCIBILE DALLA MELONI CHE IN UN VIDEO, TRA CASSE DI SPIGOLE SI ERA IMPROVVISATA “PESCIAROLA” O CHE AL MERCATO MANEGGIAVA AMMICCANTE DUE MELONI…"

1 - BOTTURA, MASSARI E L’ENOLOGO VIP I MAESTRI DI CUCINA A PALAZZO CHIGI

Gabriella Cerami per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/il-gusto/2025/04/02/news/maestri_arti_culinarie_premio_palazzo_chigi-424101405/

 

premio maestro dell'arte della cucina italiana

Patriottismo e decisionismo. Giorgia Meloni ha scelto e premiato otto Maestri d’arte e della cucina italiana. Perché, come dice il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, il loro valore «è stato riconosciuto ovunque ma non in patria». E infatti la premier, […] da un palco blu allestito nel cortile di palazzo Chigi tappezzato per l’occasione di bandiere tricolori, definisce i vincitori dei «patrioti, che ci insegnano cosa sia la tradizione. Sono ambasciatori per il servizio che rendono alla nostra nazione».

 

premio maestro dell'arte della cucina italiana

Secondo Meloni e Lollobrigida andava colmato un gap. «Altre nazioni hanno da tempo valorizzato le proprie eccellenze artigianali – dice Lollobrigida - penso alla Francia che esattamente 100 anni fa istituiva il Meilleur Ouvrier de France , alla Spagna e persino al Belgio per restare nei confini europei. Sì, ci sono voluti 100 anni». E preso dall’entusiasmo il ministro candida la cucina italiana a patrimonio dell’Unesco.

 

Il mood è questo e nessuna deroga al registro sovranista: «I maestri di cucina sono beni culturali viventi ». […] Il 19 aprile del 2024 è stata approvata una legge per l’istituzione del premio e all’articolo 11 viene chiarito che i primi otto maestri sarebbe stati scelti direttamente dalla presidente del Consiglio. E così è stato. […]

 

giorgia meloni massimo bottura francesco lollobrigida premio maestro dell'arte della cucina italiana

Ed eccoli salire sul palco a ritirare una medaglia di bronzo, una spilla e un fregio realizzato dall’Istituto poligrafico Zecca dello Stato. Per l’arte della pasticceria è stato scelto Iginio Massari, per l’arte della gelateria Carlotta Fabbri. E poi ancora il pizzaiolo campano Franco Pepe e il fondatore di Slow Food Carlo Petrini. Per l’arte casearia Piercristiano Brazzale, ex presidente della Federazione mondiale del latte, per l’arte olivicola italiana Maria Francesca Di Martino, per l’arte vitivinicola l’enologo Riccardo Cotarella che ha lavorato con Sting, Massimo D’Alema e Bruno Vespa ed è presidente di Assoenologi.

 

Il premio Maestro dell’arte della cucina italiana è stato conferito a Massimo Bottura, il cuoco del G7 in Puglia. […] Quest’anno il governo è stato sovrano anche nella decisione, per una competizione bisognerà aspettare la prossima edizione.

premio maestro dell'arte della cucina italiana

 

2 - LA PARATA DEGLI CHEF CHE INAUGURA L’ERA DEL GASTROSOVRANISMO

Filippo Ceccarelli per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/politica/2025/04/03/news/chef_premiati_berlusconi_pasta_d_alema_vissani_salvini_nutella-424102770/

 

Agli illustri Maestri premiati potrà fare piacere o meno, […] Ma sul piano del costume politico e dell’immaginario che sempre più ne rappresenta l’essenza, la cerimonia di ieri celebra l’esordio del gastrosovranismo istituzionale.

 

Lo conferma innanzitutto la solennità dell’ambientazione, il cortile d’onore di Palazzo Chigi allestito con doppio palco blu, quattro bandiere, due schermi, filmati professionali, musiche epiche, giovani delle scuole alberghiere in semi- uniforme e per quanto fosse di giorno, perfino una fontana illuminata da un pallido tricolore.

 

premio maestro dell'arte della cucina italiana

Quindi l’insistenza della premier sull’Italia, «patria del buono e della qualità », «nazione unica al mondo», l’immancabile «orgoglio di essere italiani », «le cose straordinarie che questa nazione sa e può fare» e via di seguito, con «le radici» e «l’identità», verso una sorta di narcisismo patriottico applicato all’arte della cucina. Del resto, la stessa legge istitutiva del nuovo ordine dei Maestri, di schietto e implacabile conio lollobrigidiano, contemplava termini (“dare lustro”) che la Costituzione riserva ai senatori a vita e che qui si riferiscono a pasticceria, gelateria, pizzeria, vini, olio, formaggi e gastronomia.

 

giorgia meloni iginio massari francesco lollobrigida premio maestro dell'arte della pasticceria italiana

Ora, non c’è dubbio che il cibo trasmette messaggi forti e presuppone, nella ridda di questo tempo, una qualche risorsa di consenso. Ma Meloni vestita di bianco che ha compostamente officiato la cerimonia è apparsa del tutto irriconoscibile dalla Meloni che in un video, per polemica, tra casse di spigole si era improvvisata “pesciarola” o che al mercato maneggiava ammiccante due meloni e sempre davanti alle telecamere ha fatto la pizza, le orecchiette e la caprese invitando i follower a consumare prodotti i-ta-lia-ni! In altre parole: si è chiusa per la premier la fase movimentista-alimentare e si apre quella di aplomb istituzionale o, se è consentito, di regime.

 

giorgia meloni carlotta fabbri francesco lollobrigida premio maestro dell'arte della gelateria italiana

[…] Guardando a ritroso, non c’è passaggio politico che non sia accompagnato dal suo risvolto gastronomico, vedi il cuoco di corte, di Berlusconi, l’attitudine tra il materno e il padronale a nutrire i suoi alleati, l’idiosincrasia anti-italiana per l’aglio e la cipolla e la piega ornamentale della sua tavola: le pennette tricolore, il gelato pure tricolore che piaceva tanto a Bush jr; a parte le cene cosiddette eleganti, dove peraltro le ingrate ragazze sostenevano si mangiasse poco e male. Fino alla breve stagione di Renzi, le riunioni della segreteria del Pd con le buste di Eataly ben in vista o la pizza a palazzo con Tony Blair. […]

giorgia meloni riccardo cotarella francesco lollobrigida premio maestro dell'arte vitivinicola italianacarlo petrini riceve in videocollegamento il premio maestro dell'arte della gastronomia italianagiorgia meloni piercristiano brazzale francesco lollobrigida premio maestro dell'arte casearia italianagiorgia meloni franco pepe francesco lollobrigida premio maestro dell'arte della pizza italianagiorgia meloni maria francesca di martino francesco lollobrigida premio maestro dell'arte ovicola italiana

Ultimi Dagoreport

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)