
“LE PAROLE DI DELMASTRO SONO ACCOMPAGNATE DA UN CATTIVO ODORE DI OLIO DI RICINO” – IL PD VA ALL’ATTACCO DEL SOTTOSEGRETARIO ALLA GIUSTIZIA DI FDI, CHE HA PARAGONATO LE “TOGHE ROSSE” AI MAFIOSI: “È UN INSULTO ALLA MAGISTRATURA, ALLA LEGALITÀ, ALLA DIGNITÀ DELLO STATO DI DIRITTO. È UNA MINACCIA” – DEBORA SERRACCHIANI: “LE DICHIARAZIONI DEL SOTTOSEGRETARIO, GIÀ CONDANNATO PER RIVELAZIONE DI SEGRETO D’UFFICIO, SONO INDEGNE DI UN RAPPRESENTANTE DELLE ISTITUZIONI...”
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A DELMASTRO E PARTITA LA FRIZIONE: PARAGONA I MAGISTRATI CRITICI CON GIORGIA MELONI AI MAFIOSI...
Estratto dell’articolo da www.lastampa.it
«Paragonare un magistrato a un mafioso è un insulto alla magistratura, alla legalità, alla dignità dello Stato di diritto. Le parole di Delmastro sono una minaccia». Il Partito Democratico insorge dopo le dichiarazioni del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, accusato di aver oltrepassato il limite con i suoi attacchi ai giudici.
La responsabile nazionale Giustizia del Pd, Debora Serracchiani, condanna duramente: «Le dichiarazioni del sottosegretario, già condannato per rivelazione di segreto d’ufficio, sono indegne di un rappresentante delle istituzioni. È un attacco diretto, violento, contro l’autonomia della magistratura. Parole che assumono contorni ancora più preoccupanti se lette insieme al contenuto liberticida del cosiddetto “decreto sicurezza”». […]
«Non ho mai considerato Delmastro un esponente di governo. Ho troppo a cuore il nostro Paese per pensare che uno così possa in alcun modo rappresentarlo. Proverei troppa tristezza e vergogna», aggiunge il parlamentare Filippo Sensi.
Sulla stessa linea anche Enza Rando, senatrice Pd e responsabile Legalità e lotta alle mafie: «Le frasi di Delmastro superano ogni limite e sono inaccettabili. Mettere sullo stesso piano magistrati e mafiosi è un'affermazione di gravità inaudita, senza precedenti nella storia della Repubblica. Il linguaggio violento e offensivo getta fango sulle istituzioni. Dovrebbe dimettersi».
Il senatore Walter Verini ha rincarato la dose: «Non c'è niente da fare: ogni volta che Delmastro esterna – contro giudici, giornalisti, parlamentari d’opposizione – le sue parole sono accompagnate da un cattivo odore di olio di ricino». [...]