
IN TOSCANA L’ANTI-SIONISMO DIVENTA UNA SCUSA PER SILURARE I RENZIANI – PD, M5S E SINISTRA PRESENTANO DUE MOZIONI PER CHIEDERE LE DIMISSIONI DI MARCO CARRAI DALLA FONDAZIONE MEYER, CHE GESTISCE L’OSPEDALE PEDIATRICO DI FIRENZE – CARRAI, EX BRACCIO DESTRI DI MATTEONZO, È CONSOLE ONORARIO DI ISRAELE, E IN QUANTO TALE È CONSIDERATO “INCOMPATIBILE” CON LA GUIDA DI UN OSPEDALE PUBBLICO – L’ESTATE SCORSA CARRAI HA DIMEZZATO IL CDA, AFFIANCANDOLO DA UN ADVISORY BOARD CHE HA INCLUSO MILIARDARI VICINI A NETANYAHU MA ANCHE UN MEMBRO DELLA FAMIGLIA REALE QATARIOTA AL THANI (ESSENDO DOHA SPONSOR DI HAMAS, DOVREBBE PIACERE AI PRO-PAL AL LAMPREDOTTO)
Estratto dell’articolo di Marco Grasso per “il Fatto quotidiano”
Dopo Puglia ed Emilia-Romagna anche la Toscana sta valutando di interrompere i rapporti con Israele, per protesta contro il governo Netanyahu e il massacro di Gaza. Qui però il confronto fra pro Pal e pro Israele ruota tutta intorno a un nome: l’imprenditore Marco Carrai, storico amico e braccio destro di Matteo Renzi, nonché console onorario di Israele.
Due diverse mozioni presentate in consiglio regionale - una dai Giovani Democratici e l’altra da M5S, Sinistra Italiana e varie altre sigle - ne chiedono le dimissioni dalla presidenza della fondazione Meyer, che gestisce l’ospedale pediatrico fiorentino.
Non solo: fa discutere la svolta impressa da Carrai nella governance dell’ente, e l’innesto di un club di miliardari italiani e stranieri, tra cui fan di Netanyahu, esponenti qatarioti e un ex ambasciatore americano.
“Non abbiamo niente contro la persona – spiega Filippo Giomini, segretario dei Giovani Dem – riteniamo però incompatibile la guida di un ospedale pubblico e la carica di console di Israele, rappresentante di un governo responsabile di quanto accade a Gaza”. Una ventina di associazioni Pro Pal da lunedì hanno indetto una settimana di proteste davanti al consiglio regionale per chiedere di cacciare Carrai.
[…] La richiesta di dimissioni incrocia un’altra svolta impressa da Carrai nella gestione dell’ospedale pediatrico.
L’estate scorsa l’imprenditore ha dimezzato il Cda, relegandolo alla gestione degli affari correnti, annunciando l’affiancamento di un “advisory board”, incaricato di trovare fondi e valutare progetti.
Alcuni giorni fa il Corriere Fiorentino ha anticipato alcuni nomi: Ronald Lauder, erede dell’omonimo colosso della cosmetica e presidente onorario del Moma, che ha attirato proteste per il suo endorsement a Netanyahu; Loretta Rothschild, erede dell’omonima dinastia di banchieri; l’ex ambasciatore Usa Ronald Spogli.
E poi Hamad bin Jassim bin Jaber Al Thani, ex premier del Qatar, nonché proprietario del Four Seasons di Firenze, molto frequentato da Matteo Renzi negli anni dei fasti del Giglio Magico; e Mohamed al Shaibani, potente funzionario governativo e presidente della Dubai Islamic Bank.
Già socio degli Aeroporti toscani (di cui Carrai è presidente) al Shaibani compariva in un’informativa della Gdf inviata al Copasir, dedicata alle attività estere della coppia Carrai-Renzi: ad Al-Shaibani Carrai aveva proposto l’amico Renzi come ambasciatore dell’Expo di Dubai in Europa. La lista di papabili, si conclude con milionari e vip, tra cui: l’indonesiano Sri Prakash, proprietario del resort Castelfalfi; l’indiano Anil Thadani, che ha acquisito l’ex ospedale militare San Gallo dalla famiglia Nesti, presente nel board con Stefano Nesti; Lucia Aleotti, gruppo Menarini; Benedetta Geronzi.
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marco carrai foto di bacco (3)
marco carrai foto di bacco (2)
MARCO CARRAI NUOVO CONSOLE ONORARIO DI ISRAELE