
PER UN GIORNALISTA, GLI STATI UNITI SONO DIVENTATI COME LA SIERRA LEONE – TRUMP HA FIRMATO UN ORDINE ESECUTIVO PER LIMITARE I FONDI PUBBLICI A NPR E PBS, DUE MEDIA PUBBLICI INDIPENDENTI ACCUSATI DI PRODURRE “COPERTURE GIORNALISTICHE DI PARTE” – NELLO STESSO GIORNO, SECONDO LA CLASSIFICA DI “REPORTER SENZA FRONTIERE”, GLI USA SONO SCESI AL 57ESIMO POSTO, TRA SIERRA LEONE E GAMBIA. È IL DATO PEGGIORE DI SEMPRE...
donald trump e i giornalisti alla casa bianca
TRUMP FIRMA ORDINE CHE TAGLIA FONDI A MEDIA PUBBLICI
(ANSA) - Nelle scorse ore il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che mira a limitare i fondi pubblici a Npr e Pbs, due organizzazioni giornalistiche pubbliche indipendenti. L'ordine esecutivo è stato firmato dal presidente a porte chiuse a bordo dell'Air Force One e annunciato dalla Casa Bianca intorno a mezzanotte, riferisce Politico.
Il documento afferma che Npr e Pbs producono "coperture giornalistiche di parte" e chiede alla Corporation for Public Broadcasting, un'azienda privata verso cui il Congresso stanzia oltre 500 milioni di dollari all'anno, di "annullare i finanziamenti diretti esistenti nella misura massima consentita dalla legge e... rifiutarsi di fornire finanziamenti futuri" a tali organizzazioni giornalistiche.
LA LIBERTÀ DI STAMPA NEGLI STATI UNITI SCENDE AI MINIMI STORICI
Traduzione di un estratto dell’articolo di Sara Fischer per www.axios.com
STATI UNITI - CLASSIFICA DELLA LIBERTA DI STAMPA PER REPORTER SENZA FRONTIERE
La libertà di stampa negli Stati Uniti ha raggiunto il livello più basso mai registrato, secondo l’ultimo World Press Freedom Index pubblicato annualmente da Reporter senza frontiere.
Perché è importante: per anni, la libertà di stampa americana era generalmente considerata “soddisfacente” […]. A partire dallo scorso anno, è invece classificata come “problematica”.
La libertà di stampa negli Stati Uniti si allinea ora a quella di paesi in via di sviluppo come Gambia, Uruguay e Sierra Leone.
CLASSIFICA DELLA LIBERTA DI STAMPA BY REPORTERS SANS FRONTIERES
Il quadro generale: sebbene le minacce fisiche ai giornalisti siano spesso un chiaro segnale di erosione della libertà di stampa, RSF individua nelle difficoltà economiche il principale motore del declino a livello globale.
Ciò è particolarmente vero nei paesi autocratici come Nicaragua, Bielorussia e Iran, così come in democrazie instabili come Turchia e Ungheria.
Tra le righe: la pressione economica è sempre più legata agli sforzi dei governi per minare finanziariamente i media critici o indipendenti.
Reporters Without Borders cita, come esempio di questa tendenza, gli sforzi dell’amministrazione Trump per tagliare i finanziamenti ai media pubblici come Voice of America e Radio Free Europe/Radio Liberty.
Vengono inoltre segnalati fattori non governativi come minacce alla sostenibilità economica del giornalismo, ad esempio il dominio delle grandi piattaforme digitali sul mercato pubblicitario.
Queste restrizioni hanno portato a una concentrazione senza precedenti dei media a livello globale, con una proprietà editoriale sempre più concentrata o sotto controllo statale.
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PROTESTE CONTRO LA CHIUSURA DI NPR E PBS
Negli Stati Uniti, le difficoltà economiche colpiscono in particolare i media locali, generando un numero senza precedenti di deserti dell’informazione in un paese comunque tra i più potenti al mondo.
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La dismissione dell’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID), si legge, ha gettato “centinaia di testate in uno stato critico di instabilità economica, costringendone alcune alla chiusura — in particolare in Ucraina”.
liberta di stampa
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