
PER UNA VOLTA, LE PARTI SONO INVERTITE: A TARANTO È IL CENTRODESTRA A SPACCARSI – A SFIDARE AL BALLOTTAGGIO IL CANDIDATO DEL CENTROSINISTRA, PIERO BITETTI, EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE, SARÀ FRANCESCO TACENTE, ESPRESSIONE DI UNA LUNGA SERIE DI LISTE CIVICHE E DELLA LEGA (SENZA IL SIMBOLO). IL CANDIDATO “UFFICIALE” DEL CENTRODESTRA, LUCA LAZZARO, SI FERMA AL 19,4% DEI VOTI, CONTRO IL 26,14 DEL CIVICO IN QUOTA CARROCCIO – BITETTI VELEGGIA AL 37,39%, MA IL MOVIMENTO 5 STELLE NON GARANTISCE IL 10,9% DELLA SUA CANDIDATA, ANNAGRAZIA ANGOLANO…
Estratto dell’articolo di Marco Cremonesi per il “Corriere della Sera”
Ribaltone nel centrodestra diviso, mentre il centrosinistra (ma non il campo largo) è largamente in vantaggio.
Sarà Francesco Tacente, il candidato di una serie di liste civiche e della Lega (ma senza il simbolo), a sfidare Piero Bitetti, l’ex presidente del Consiglio comunale, candidato da Pd, Avs, Dc e altre 5 liste.
Se la candidata del Movimento 5 stelle, la giornalista Annagrazia Angolano, a un soffio da un inatteso 11% facesse convergere su di lui i suoi voti, alla vittoria mancherebbe un soffio.
Ma lei gela le attese: nel centrosinistra «È mancata la volontà di discutere dei temi. Noi venerdì ci riuniamo in assemblea con i cittadini per decidere. A Taranto. Non a Bari, non a Roma». Bitetti allarga le braccia: «Loro hanno delle liturgie che rispettiamo, ed è peraltro un metodo che condividiamo». Insomma, «certamente ci sentiremo per fissare dei punti di caduta sul programma».
Detto questo, il secondo turno come sempre è un’altra partita. Ma le indicazioni per le Regionali di autunno sembrerebbero chiare: con il campo largo, il centrosinistra vince. Senza, è tutto da vedere.
E a Taranto 2025 le incertezze sono state parecchie.
Luca Lazzaro con Galeazzo Bignami
Il punto è che Tacente, 42 anni e faccia da bravo ragazzo, presidente del consorzio dei trasporti tarantini, alla guida di un’alleanza sostanzialmente centrista, allunga di diversi punti su Luca Lazzaro, il presidente di Confagricoltura, candidato dei partiti del centrodestra classico: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Noi moderati, liberali.
Ribaltone è certamente rispetto al primo exit poll, che dava i due candidati moderati sostanzialmente alla pari. Con il passare delle ore Tacente arriva ad allungare di una decina di punti sul competitor di centrodestra. Ma a sera, i giochi paiono fatti. A suo favore.
La candidatura Tacente è un laboratorio curioso. Ripartiti nelle liste che lo sostengono, tra cui anche quella dei Riformisti e Socialisti, ci sono ben 21 (ventuno) sostenitori della giunta di centrosinistra dell’ex sindaco Rinaldo Melucci, tra cui assessori come Gabriella Ficocelli.
[…] Per il senatore Roberto Marti, plenipotenziario di Matteo Salvini in Puglia, il brand diverso era «anche un modo di non offendere l’unità del centrodestra, che è integro e saldo». Tacente è di famiglia religiosa, suo padre era tra i portatori della statua di San Pantaleo alla grande processione tarantina. Ma è stato sostenuto anche degli industriali.
A incrinare un po’ la sua fisionomia centrista era arrivato l’eurodeputato Roberto Vannacci, con l’invito di repertorio a mettere la X, cioè «la Decima», sulla scheda elettorale.
A Tacente era toccato rispondergli: «il rifiuto di ogni forma di fascismo è per noi un principio fondante, non uno slogan da rispolverare all’occorrenza». […]