angelo bagnasco papa leone xiv

"PERCHE’ NON VIENE ELETTO UN PAPA ITALIANO? LA CHIESA NON È UNA REPUBBLICA POLITICA, NON RISPONDE A CRITERI COSI’ UMANI” - ANGELO BAGNASCO, ARCIVESCOVO EMERITO DI GENOVA, PLAUDE ALLA SCELTA DI PREVOST: “IL PONTEFICE È UN UOMO SERENO, RICONCILIATO CON SE STESSO. HO APPREZZATO IL SUO INVITO A NON AVERE PAURA, NEL SOLCO DI GIOVANNI PAOLO II. LE PRINCIPALI SFIDE CHE SI TROVERÀ AD AFFRONTARE? IL SECOLARISMO DIFFUSO IN OCCIDENTE, VIVERE COME SE DIO NON CI FOSSE È LA FORMA PIÙ RAFFINATA DI ATEISMO”

angelo bagnasco

Domenico Agasso per la Stampa  - Estratti

 

Papa Prevost è un uomo «sereno, riconciliato con se stesso». Il Papa statunitense «legge la realtà con lo sguardo del buon pastore». 

 

Quel suo invito «a non avere paura è nel solco di Giovanni Paolo II». Tutto questo lo aiuterà nella «grande sfida posta dal secolarismo, che, promuovendo una vita senza Cristo, produce la perdita dell'umano e del vivere insieme tra persone, in famiglia, nella società».

 

Perché da quarantasette anni non viene più eletto un pontefice italiano? 

«La Chiesa non è una repubblica politica. È una realtà spirituale incarnata nel tempo, non risponde a criteri puramente umani. L'importante è sempre trovare qualcuno in grado di guidare il popolo di Dio in un determinato momento storico». Il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo emerito di Genova, ex presidente della Conferenza episcopale italiana e del Consiglio delle Conferenze dei vescovi d'Europa, riflette con La Stampa sulle prospettive del pontificato di Leone XIV. 

 

Eminenza, ieri ha incontrato il Papa nell'udienza al Collegio cardinalizio: com'è andata? 

primo regina caeli di papa leone xiv 2

«Ci ha parlato. Poi noi, su sua richiesta, abbiamo espresso considerazioni, domande. È andata benissimo. È stato un colloquio bellissimo. Sono felice per papa Leone XIV. Trasmette grandissima fiducia. È una persona molto dialogante». 

 

Secondo lei perché non viene più eletto un pontefice italiano? 

«La Chiesa non è una repubblica politica. È una realtà spirituale incarnata nel tempo, quindi non risponde a criteri così puramente umani. L'importante è trovare qualcuno che sia in grado - con l'aiuto di Dio, con il sostegno dei cardinali e dei vescovi - di guidare la Chiesa, sulla strada di Gesù. Basta. Questo è il punto centrale.  Il resto sono derivazioni secondo circostanze storiche. E oggi vediamo quali sono». 

 

Che cosa ha provato quando ha visto alla Loggia delle Benedizioni della Basilica di San Pietro Papa Prevost

angelo bagnasco 1

«L'avere di nuovo il Papa è un'emozione che è diventata ringraziamento a Dio. Quando poi è stato pronunciato il nome ed è apparso alla loggia di San Pietro, l'emozione è stata la gioia mia e della folla, si è sciolta nell'applauso, direi liberatorio dell'attesa dei giorni precedenti». 

 

Che cosa indica il nome Leone? Quale messaggio vuole trasmettere Prevost con questa scelta? 

«È un fatto che Leone XIII è il Papa della "Rerum Novarum", la grande enciclica che ha al centro la Dottrina sociale della Chiesa, la sua attenzione ai problemi del lavoro, della giustizia, della pace». 

 

Chi è, secondo lei, Leone XIV? 

Che tipo di pastore e di uomo è? 

angelo bagnasco

«Conosco papa Leone XIV da poco tempo, attraverso alcuni incontri personali. Sempre gentile, attento alle questioni, riflessivo. L'impressione complessiva e immediata è di un uomo sereno, cioè riconciliato con se stesso perché centrato su Cristo. Credo che sia la migliore premessa per vivere la grande responsabilità». 

 

(…)

C'è un gesto, una parola, uno stile che già lascia intravedere la direzione che prenderà? 

«Non si può riassumere in una parola ciò che potrebbe essere il futuro. Bisogna pregare, guardare, ascoltare, seguire. Certo, una messaggio che vorrei sottolineare è il suo incoraggiamento a non avere paura. Ricorda il forte e ripetuto invito di San Giovanni Paolo II. Oggi mi sembra ancora più necessario». 

 

leone xiv 4

Quali sono le principali sfide che si troverà ad affrontare Leone XIV, in questo momento storico così complesso? 

«Il secolarismo diffuso in Occidente e ovunque contagioso.  Vivere come se Dio non ci fosse è la forma più raffinata di ateismo. Senza Cristo l'uomo non sa chi è e dove sia. Salta il fondamento dei fondamenti e la conseguenza è la perdita dell'umano e del vivere insieme tra persone, in famiglia, nella società e tra le Nazioni. L'enorme folla di questi giorni attorno a piazza San Pietro e l'attenzione del mondo per l'elezione del nuovo Pontefice, testimoniano che il Papa non è solo il supremo pastore della Chiesa cattolica, ma anche un punto di riferimento per il mondo. La sua voce è attesa». 

 

Qual è, secondo lei, la dimensione che più contraddistingue il nuovo Papa? 

cardinale angelo bagnasco (2)

«L'incontro con Cristo. Un incontro custodito che non è evanescente ma deve essere coltivato ogni giorno rientrando in se stessi, come ricorda sant'Agostino. Deve essere preghiera umile e semplice per diventare intimità e quindi vita vissuta». 

ponte morandi, commemorazione un anno dopo il crollo – angelo bagnasco 2cardinale angelo bagnasco (3)leone xiv 1Eminenza Angelo Bagnasco Cardinale Angelo Bagnasco Cardinale Angelo Bagnasco leone xiv 5primo regina caeli di papa leone xiv 3cardinale angelo bagnasco

 

(…)

Ultimi Dagoreport

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)