
DUE POPOLI, DUE STATI, DUE PD – ALLA MANIFESTAZIONE DI MILANO ORGANIZZATA DA RENZI, IN SOLIDARIETÀ SIA A GAZA SIA A ISRAELE, SI È APPALESATO UN MANIPOLO DI RIFORMISTI. IL CORPACCIONE SINISTRATO AFFOLLERÀ INVECE LA MANIFESTAZIONE DI OGGI A ROMA, INSIEME A AVS E M5S, CONSIDERATA A RISCHIO DI SCIVOLAMENTO VERSO L’ANTISEMITISMO – SORGI: “I PROMOTORI DEL PD NON HANNO TENUTO CONTO CHE IL RICONOSCIMENTO DELLE RAGIONI DI ISRAELE AVEVA RAPPRESENTATO UNO DEGLI ELEMENTI PIÙ VISIBILI DELLA SVOLTA VERSO UNA SINISTRA MODERNA E DI GOVERNO. OGGI ESISTE IL RISCHIO DI COMPIERE UN PASSO INDIETRO”
Estratto dell’articolo di Marcello Sorgi per “La Stampa”
Neppure la presenza di Aviva Siegel, prigioniera per un anno di Hamas dopo il 7 ottobre, accanto al dissidente palestinese Hamza Howidy che ha preso le distanze dai terroristi, ha fermato le proteste della Brigata Ebraica contro Calenda alla manifestazione di Milano organizzata con Renzi.
E alla quale […] ha preso parte un gruppo di riformisti del Pd, tra cui Emanuele Fiano, che oggi interverranno tuttavia anche alla manifestazione romana di piazza San Giovanni voluta da Schlein, Conte, Bonelli e Fratoianni e considerata a rischio di scivolamenti eccessivi nel campo pro-pal […].
Perfino aver separato, proprio per questo, le due iniziative e aver mantenuto, insieme con la solidarietà per Gaza, quella per Israele, […] non è servito. Non tutti, ma certo una parte degli ebrei italiani pensano che mettere sullo stesso piano il popolo aggredito dall'agguato terroristico di due anni fa, con quello dominato dagli aggressori di Hamas, comunque fatti oggetto di attacchi dagli organizzatori milanesi, significhi non capire la tragedia degli ostaggi, alcuni dei quali sono morti in prigionia.
E per quanto sia Renzi, sia Calenda, tornati uniti per un giorno, abbiano cercato di spiegare l'obiettivo di una manifestazione che cercava di guardare al futuro dei rapporti tra Israele e Palestina, un grumo di incomprensioni è rimasto.
E potrebbe allargarsi se alla manifestazione romana per Gaza gli accenti anti-israeliani dovessero superare le intenzioni dei promotori. Che tuttavia, almeno per il Pd e per la storia più recente dei post-comunisti, forse non hanno tenuto nella dovuta considerazione il fatto che il riconoscimento delle ragioni di Israele, rispetto alla tradizionale linea filo-araba, ormai trent'anni fa, aveva rappresentato (chiedere, ad esempio, a Fassino) uno degli elementi più visibili della svolta verso una sinistra moderna che si preparava al governo.
protesta alla manifestazione due popoli due stati un destino a milano foto lapresse
Mentre oggi esiste chiaramente il rischio - che Schlein probabilmente non ha valutato fino in fondo - di compiere un passo indietro.
matteo renzi carlo calenda. manifestazione due popoli due stati un destino a milano foto lapresse
contestazione filo palestinesi a venezia
matteo renzi manifestazione due popoli due stati un destino a milano foto lapresse
ELLY SCHLEIN E GIUSEPPE CONTE - VIGNETTA DI ITALIA OGGI
carlo calenda e pina picierno manifestazione due popoli due stati un destino a milano foto lapresse