
AVVERTITE MELONI: I VESCOVI SONO SUL PIEDE DI GUERRA CONTRO IL GOVERNO – IL PRESIDENTE DELLA CEI, MATTEO ZUPPI, CRITICA PALAZZO CHIGI PER “LA SCELTA DI MODIFICARE IN MODO UNILATERALE LE FINALITÀ E LE MODALITÀ DI ATTRIBUZIONE DELL’8X1000 DI PERTINENZA DELLO STATO” – SECONDO IL CAPO DEI VESCOVI ITALIANI, “SI TRATTA DI UNA SCELTA UNILATERALE CHE CREA DISPARITÀ E DANNEGGIA SIA LA CHIESA CATTOLICA CHE LE ALTRE CONFESSIONI RELIGIOSE FIRMATARIE DELLE INTESE CON LO STATO. NON CI INTERESSANO I SOLDI MA I POVERI...”
Articolo di Chiara Marchetti per www.corriere.it
Matteo Maria Zuppi Foto Mezzelani GMT - 2
«Non ci interessano i soldi, ci interessano i poveri». È così che il cardinale e presidente della Cei, Matteo Maria Zuppi (nonché arcivescovo di Bologna) esprime la sua delusione per «la scelta del governo di modificare in modo unilaterale le finalità e le modalità di attribuzione dell’8x1000 di pertinenza dello Stato».
È una scelta che «va contro la realtà pattizia dell'accordo stesso, che ne sfalsa oggettivamente la logica e il funzionamento, creando una disparità che danneggia sia la Chiesa cattolica che le altre confessioni religiose firmatarie delle intese con lo Stato».
giorgia meloni contro i vescovi - dritto e rovescio
Parole pronunciate [...] a Bologna al convegno nazionale “1985-2025 - Quarant'anni di sostentamento del clero: ieri, oggi e domani”, promosso dall'Istituto centrale per il Sostentamento del clero a quarant'anni dalla legge n. 222/1985 che ha riformato i rapporti tra Stato e Chiesa, superando il sistema della congrua e dei benefici ecclesiastici.
Il presidente della Cei ha inoltre ricordato che l’8x1000 «ci permette di essere vicini alle esigenze delle persone e a coloro che sentiamo più vicini alle nostre preoccupazioni: la lotta alla povertà, l'educazione, le tante emergenze in Italia e nel mondo».
antonio tajani con il cardinal matteo maria zuppi al raduno degli scout a verona
Quest'anno per l'utilizzo della quota dell'8 per mille sono state introdotte alcune novità sulla ripartizione delle risorse. La quota dovrà essere ripartita in misura proporzionale alle scelte dei contribuenti rispetto alle tipologie d'intervento ammesse al contributo.
Per quelle residue, che derivano dalle scelte non espresse, il Consiglio dei ministri può deliberare, entro il 30 novembre di ogni anno, la destinazione degli importi a specifiche tipologie d'intervento. In assenza della delibera, la distribuzione dovrà rispecchiare nuovamente, in misura proporzionale, la volontà dei cittadini.
Zuppi si dice comunque «fiducioso nella composizione del contenzioso, nel rispetto delle finalità proprie per le quali il meccanismo dell'8x1000 è stato istituito e che non possono essere modificate, se non di comune accordo». I soldi «non ci interessano – ha ribadito il presidente della Cei –, ma ci interessano i poveri».
VESCOVI - CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA
Il venir meno di certe risorse significa «fare meno cose. Poi la Chiesa è una madre e come certe madri è capace di tirar fuori qualunque cosa pur di dare ciò che serve ai propri figli. Faremo così anche noi».[...]