
PUTIN HA QUALCOSA IN SERBO? – CI SONO STRANI MOVIMENTI A BELGRADO: UNA SETTIMANA FA IL PREMIER, ALEKSANDAR VUCIC, UNO DEI PIÙ FILO-RUSSI DEI BALCANI (È ANDATO ANCHE A MOSCA PER LA PARATA DELLA VITTORIA), HA CHIAMATO ZELENSKY PER PARLARE DI “COLLABORAZIONE BILATERALE”. E OGGI L’INTELLIGENCE RUSSA VA ALL’ATTACCO: “LA SERBIA CI SPARA ALLE SPALLE, FORNISCE PROIETTILI A KIEV” – DAVVERO UNO DEI CAVALLI DI TROIA DI PUTIN LO STA TRADENDO? È SOLO PROPAGANDA O UN TENTATIVO DI VUCIC DI ACCREDITARSI PRESSO L'UE (ENTRAMBI I PAESI SONO IN LIZZA PER ENTRARE NELL'UNIONE)? QUALCHE GIORNO FA BELGRADO HA RINNOVATO UN ACCORDO CON LA RUSSA GAZPROM PER AVERE ENERGIA A PREZZI STRACCIATI…
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UCRAINA: MOSCA, 'SERBIA CI SPARA ALLE SPALLE, FORNISCE PROIETTILI A KIEV’
(Adnkronos) - Le imprese serbe continuano a fornire munizioni all'Ucraina, nonostante la dichiarata neutralità di Belgrado. Lo ha denunciato l'intelligence estera russa (Svr), commentando in una nota che "l'industria della difesa serba sta cercando di sparare alle spalle della Russia".
Il governo serbo ha mantenuto rapporti amichevoli con Mosca sotto la guida del presidente Aleksandar Vucic, che ha negato le precedenti affermazioni circa la fornitura di armi serbe all'Ucraina.
Belgrado si è posizionata come neutrale nella guerra tra Russia e Ucraina, cercando di bilanciare la sua posizione di candidatura all'Ue con il suo rapporto di lunga data con Mosca.
URSULA VON DER LEYEN VOLODYMYR ZELENSKY
L'intelligence russa ha accusato le aziende serbe di aver fatto arrivare armi all'Ucraina tramite intermediari terzi, in particolare paesi della Nato come Repubblica Ceca, Polonia e Bulgaria.
"Più di recente, anche paesi africani sono stati utilizzate a questo scopo", si legge nel rapporto di intelligence, secondo cui, il contributo serbo ammonta a "centinaia di migliaia di proiettili per sistemi di lancio multiplo di razzi e obici, nonché a un milione di colpi per armi leggere"
VUCIC SENTE ZELENSKY, RAPPORTI BILATERALI E CAMMINO UE
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(ANSA) – 22 MAGGIO 2025 - La collaborazione bilaterale e il percorso di integrazione europea di Serbia e Ucraina sono stati i temi di un colloquio telefonico che il presidente serbo Aleksandar Vucic ha avuto oggi con il leader ucraino Volodymyr Zelensky.
"Un colloquio buono e franco con il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky. Abbiamo parlato di colaborazione bilaterale, del cammino europeo di Serbia e Ucraina, e in particolare della collaborazione nel formato Ucraina-Europa sudorientale", ha scritto Vucic sul suo sito Instagram, come riferito dai media.
SERBIA: BELGRADO ESTENDE A SETTEMBRE ACCORDO CON GAZPROM A PREZZI SCONTATISSIMI
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(Adnkronos) – 26 MAGGIO 2025 - La Serbia ha esteso il contratto con Gazprom per la fornitura di 6,1 milioni di metri cubi di gas al giorno di altri quattro mesi, alla fine di settembre. La notizia è stata diffusa mentre Belgrado continua a negoziare con il colosso russo per un accordo a lungo termine, per sostituire l'intesa di tre anni in scadenza il 31 di questo mese.
Nel suo incontro con il Presidente serbo Aleksandr Vucic, al Cremlino lo scorso nove maggio, Vladimir Putin si è impegnato a continuare a sostenere la sicurezza energetica della Serbia.
Il costo del gas russo sarà in questi quattro mesi di 290 euro per mille metri cubi, ha reso noto il ceo di Srbijagas, Dusan Bajatovic, sotto la media europea di 360. Il costo era di 275 euro nel contratto che termina a fine mese, per 2,2 miliardi di metri cubi.
Belgrado chiede un nuovo contratto di dieci anni per 2,5 miliardi di metri cubi di gas l'anno che rischia di creare rischi politici sulla strada dell'adesione della Serbia all'Unione europea che invece ha in programma di cessare tutte le importazioni di gas dalla Russia entro la fine del 2027. La Serbia non ha introdotto sanzioni contro la Russia per l'invasione delle forze di Mosca dell'Ucraina nel febbraio del 2022.
VUCIC SU UE, 'PER NOI DUE PROBLEMI IN PIÙ, KOSOVO E RUSSIA-CINA'
(ANSA) - BELGRADO, 24 MAG - Per il presidente Aleksandar Vucic la Serbia, a differenza di altri Paesi candidati ritenuti più avanti nel percorso di integrazione nella Ue, deve far fronte a due circostanze che non si registrano per altri - il problema del Kosovo e i rapporti con Russia e Cina.
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"Sono molto rispettato in Europa, con la quale sono in buoni rapporti, e intendiamo andare avanti nell'agenda di integrazione europea facendo tutto quello che serve. Ma so anche che abbiamo delle difficoltà, che sono di natura oggettiva, e che riguardano il Kosovo indipendente che io non intendo riconoscere, e la distruzione dei rapporti di tradizionale amicizia con la Repubblica popolare cinese e la Federazione russa", ha detto Vucic in dichiarazioni oggi alla tv privata Pink.
E ciò alla richiesta di commentare quanto sostenuto dai media di opposizione secondo cui 'l'Europa sta lentamente distruggendo Vucic'. Il presidente a questo riguardo ha ribadito che la Serbia non intende rinunciare alla sua libertà in politica estera, prendendo da sola le sue decisioni senza che a farlo sia qualcuno dall'esterno.
Vucic si è poi riferito alla richiesta di nuove elezioni anticipate chieste da studenti e professori in agitazione, affermando che alle urne si andrà a tempo debito e quando lo decideranno le istituzioni competenti, non su pressione della piazza. Sui media intanto si evocano possibili problemi per le forze di opposizione, che sarebbero divise, in caso di voto anticipato, sull'opportunità di sostenere una lista del movimento degli studenti o se presentarsi separati con proprie liste.
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aleksandar vucic e il figlio danilo
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