erdogan trump

TRA PUZZONI CI SI INTENDE - ERDOGAN TELEFONA A TRUMP MENTRE IN TURCHIA I CITTADINI SCENDONO IN PIAZZA PER PROTESTARE CONTRO L'ARRESTO DEL SINDACO DI ISTANBUL EKREM IMAMOGLU, PRINCIPALE OPPOSITORE "DELL'UTILE DITTATORE" (COPYRIGHT DRAGHI) - DURANTE IL COLLOQUIO, TRUMP HA CONCESSO A ERDOGAN DI ACQUISTARE GLI F35 AMERICANI SE DISMETTERÀ IL SISTEMA ANTIAEREO RUSSO S-400 - NEI SEI GIORNI DI PROTESTE, IN TURCHIA SONO STATE ARRESTATE 1100 PERSONE, LA POLIZIA LANCIA LACRIMOGENI E CARICA I MANIFESTANTI...

 

Estratto dell'articolo di Gabriella Colarusso per “La Repubblica”

https://www.repubblica.it/esteri/2025/03/25/news/turchia_pugno_duro_proteste_telefonata_trump_erdogan-424083916/

 

RECEP TAYYIP ERDOGAN DONALD TRUMP

La notte libera le mille forme della protesta. Dopo il tramonto, mentre il Paese è incollato alla tv per la cena che rompe il digiuno di Ramadan, migliaia di studenti marciano sul ponte di Galata, il cuore storico di Istanbul, verso il Municipio.

 

Nei vicoli rimbalza il rumore di pentole e padelle, battute sui balconi in solidarietà con i manifestanti. La Turchia è di nuovo in piazza, nel sesto giorno delle più grandi manifestazioni dai tempi di Gezi Park.

 

Ma quella – nel 2013 – era un’altra Turchia. Più libera. Allora la protesta fu spontanea e civica, ora è coordinata dal più grande partito di opposizione che teme per la sua stessa sopravvivenza politica. Dopo l’arresto del sindaco Imamoglu, la mobilitazione è diventata qualcosa di più, una battaglia per la democrazia.

 

Sfidando spray al peperoncino e cannoni ad acqua, centinaia di migliaia di persone continuano a scendere in strada. Erdogan risponde e alza il tiro. Riduce a macchietta le primarie dell’opposizione, che hanno incoronato Imamoglu candidato alla presidenza con 15 milioni di voti (dati Chp): «Uno spettacolo teatrale». [...]

istanbul, proteste contro l'arresto del sindaco ekrem imamoglu foto lapresse 9

 

Può farlo, il Raìs, anche grazie al sostegno che arriva da Washington. Trump lo ammira, e sta valutando l’idea di sbloccare la vendita degli F35 ad Ankara se dismetterà il sistema russo S-400 acquistato dopo il fallimento delle trattative sui jet americani. Ieri il Raìs ha fornito con grande risalto il resoconto di una telefonata con il leader americano, definita «promettente» e «cordiale» e che potrebbe dare «nuovo slancio» ai rapporti tra i due Paesi: «Abbiamo affrontato molte questioni importanti, tra cui la rimozione di tutti gli ostacoli al raggiungimento dell’obiettivo commerciale da 100 miliardi di dollari».

 

È un film totalmente diverso da quello che si vede per le strade. In sei giorni sono state arrestate più di 1.100 persone. A Istanbul, Ankara, Smirne, la polizia ha lanciato lacrimogeni e proiettili di gomma contro i manifestanti, nella stragrande maggioranza dei casi pacifici. Ci sono stati scontri e anche 10 giornalisti sono stati fermati, tra loro Ali Onur Tosun di Now , la reporter Zeynep Kuray, il famoso fotoreporter turco Bülent Kiliç vincitore di due World Press Photo. Sono andati a prenderli a casa all’alba e li hanno portati in caserma. Ma non basta a fermare la mobilitazione.

ekrem imamoglu

 

Gli atenei sono in fermento: Bogazici, Yildiz, Hacettepe, Galatasaray, Odtu e Istanbul Teknik hanno annunciato il boicottaggio delle lezioni, sit-in di protesta e raduni. Molti professori si stanno unendo. Il mondo dello spettacolo fa la sua parte: circa 400 artisti hanno firmato un appello contro gli arresti. La popstar turca Tarkan, che solo su X ha quasi 5 milioni di follower, sprona la piazza: «È incoraggiante vedere che le persone stanno abbracciando la democrazia più che mai. Mi rende orgoglioso vedere il nostro popolo resistere insieme contro l’ingiustizia. Questa è una lotta per la democrazia». [...]

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