
LO SCAZZO TRUMP-MUSK INGUAIA I FAN ITALIANI DEL DUO PIÙ PAZZO DEL MONDO – MATTEO SALVINI HA LAVORATO A LUNGO PER ACCREDITARSI CON IL MILIARDARIO KETAMINICO, TRASFORMANDOSI IN UNA SORTA DI LOBBYSTA DI STARLINK. ADESSO, PERÒ, STARE DALLA PARTE DI ELON SIGNIFICA ALIENARSI LE SIMPATIE DELLA CASA BIANCA DI DONALD – IL SENATO STA PER APPROVARE IL DDL SPAZIO, CHE APRE LA STRADA AI SATELLITI DI MUSK IN ITALIA, TRA LO SCETTICISMO DEL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, E IL PRESSING DI QUIRINALE E CROSETTO, MOLTO DUBBIOSI SULL’AFFIDABILITÀ DI MUSK
Estratto dell’articolo di Stefano Iannaccone per “Domani”
Erano tutte parole al miele quelle di Matteo Salvini verso il duo più pirotecnico degli Stati Uniti, il mix perfetto per il battage comunicativo leghista. Uno, Donald Trump, avrebbe meritato addirittura il Nobel per la pace […].
L’altro, Elon Musk, è stato ospite riverito – seppure a distanza – al congresso della Lega e salutato come il potenziale salvatore dei cieli italiani, grazie ai suoi satelliti Starlink. Il genio da portare alla corte di palazzo Chigi.
[…] Ma la coppia è scoppiata in malo modo con tanto di lite via social e stracci che sono volati alti. Il vicepremier d’un tratto si è trovato a essere vaso di coccio tra vasi di ferro.
Ora deve scegliere tra la sua antica passione, Trump, modello che vorrebbe esportare in Italia insieme ai Patrioti d’Europa, e il tentativo di accreditarsi come il referente tricolore di Musk. Una missione complicata.
Negli ultimi mesi ha lavorato con pazienza per cementare un dialogo privilegiato con Andrea Stroppa, il messaggero italiano del patron di Tesla, che prima vantava buoni uffici con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Le operazioni di aggancio da parte di Salvini hanno funzionato. Stroppa ha aumentato la propria attenzione verso il segretario della Lega.
IL SECONDO SONDAGGIO DI ANDREA STROPPA SU PIANTEDOSI E SALVINI
[…] Sui social il segretario della Lega ha trovato spazio per i post su Silvio Baldini, l’allenatore del Pescara (fresco di promozione in Serie B), e sull’epica finale al Roland Garros di Jannik Sinner, ma ha tenuto fuori dalle proprie pagine un tema che lo mette in imbarazzo: l’affidamento della sicurezza nello spazio a Musk. Anche se all’orizzonte si intravede il via libera definitivo del disegno di legge sull’Economia dello spazio.
«Salvini ha perso la parola e interrotto la sua incessante attività di promoter di SpaceX», ha commentato, caustico, Andrea Casu, deputato del Pd […]. «L’Italia», ha aggiunto il parlamentare dem, «non può continuare a tenere la testa sotto la sabbia e intraprendere l’unica strada possibile per garantire la sicurezza nazionale». Salvini deve capire come muoversi.
[…]
La tensione oltreoceano ha avuto ricadute anche sul parlamento italiano. Dalla Casa Bianca a palazzo Madama, la distanza si è metaforicamente accorciata.
La maggioranza sta per approvare, in via definitiva, il disegno di legge sull’Economia dello spazio. Non è un mistero che il provvedimento apre alla possibilità che Musk lanci nell’orbita italiana i suoi satelliti.
Come raccontato da Domani, l’imprenditore aveva ammesso (rilanciando un post di un suo “cantore”) che il testo «apre la strada a Starlink come sistema di backup italiano».
Il calendario di palazzo Madama, però, non poteva tenere conto della lite con Trump. Il ddl sulla Space economy era inserito all’ordine del giorno per il mese di giugno. Si era anche vociferato di un possibile rinvio dell’esame a luglio, aggrappandosi come possibile motivazione un ingorgo di provvedimenti.
Alla fine l’orientamento della maggioranza è stato quello di andare avanti con il disegno di legge proprio per evitare ulteriori imbarazzi. Perché la situazione potrebbe addirittura peggiorare, meglio cavarsi dall’impaccio.
La partita sarà del resto giocata nella fase […] dell’attuazione della legge.
Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, si è fatto garante, in sede di discussione parlamentare, di una valutazione equilibrata sulle misure che renderanno esecutiva la riforma.
andrea stroppa prende in giro adolfo urso su x
L’obiettivo è quello di compiere una ricognizione completa per valutare il «ritorno industriale per il paese», come prescritto da una delle norme. È lui il frangiflutti contro cui si infrangono gli appetiti di Musk.
[…]
Urso può anche contare su un interlocutore d’eccezione, il Quirinale.
Ufficialmente il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non è intervenuto. Ma nell’ultimo Consiglio supremo di difesa è stata confermata la necessità di non assumere decisioni vincolanti. Anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha frenato.
Da sempre giudica con favore le tecnologie di Musk, ritenute le più performanti. I dubbi sono sull’affidabilità dell’imprenditore. E il giudizio del Colle pesa su Crosetto. Pure un altro big di palazzo Chigi, il sottosegretario Alfredo Mantovano, scruta con scetticismo il dialogo con Musk.
Per Salvini la questione diventa spinosa: se decide di farsi alfiere di Starlink, rischia di alienarsi le simpatie a distanza con la Casa Bianca, dove Trump è già prodigo di elogi nei confronti di Meloni. Ma soprattutto inizia ad avvertire una certa solitudine nel governo.
Fratelli d’Italia si sta scoprendo meno muskiana di qualche mese fa. E intanto Stroppa continua a fare battage per Mr. SpaceX. «Starlink ha superato i 6 milioni di clienti a livello globale. Erano 5 milioni a febbraio 2025. A breve le prestazioni dei terminali saranno ancora più performanti», ha scritto ovviamente sul proprio profilo di X. Un’esca lanciata per continuare la guerra spaziale al fianco di Musk.
LO SCAMBIO DI TWEET TRA ELON MUSK E MATTEO SALVINI