regione sicilia fdi giorgia meloni ignazio la russa gaetano galvagno elvira amata daniela santanche

“IL NIPOTE DELL'ASSESSORA HA INIZIATO OGGI A LAVORARE NEL MIO UFFICIO, QUINDI VUOI CHE NON MI APPROVINO UNA COSA DEL GENERE? MA VA LÀ” – LA SICUREZZA CON CUI L’IMPRENDITRICE MARCELLA CANNARIATO SAPEVA DI AVERE IN PUGNO L’ASSESSORA AL TURISMO SICILIANA, ELVIRA AMATA, FINITA SOTTO INDAGINE INSIEME AL PRESIDENTE DELL’ASSEMBLEA REGIONALE E DELFINO DI IGNAZIO LA RUSSA, GAETANO GALVAGNO – LA BOMBA DELL’INDAGINE SUL TURISMO IN SICILIA RISCHIA DI DARE PIÙ DI QUALCHE GRATTACAPO A GIORGIA MELONI, VISTO CHE IL SUO PARTITO DA ANNI HA IN MANO INIZIATIVE E KERMESSE CHE DOVREBBERO PROMUOVERE L’ISOLA – E NELLE CARTE SPUNTA ANCHE UN RUOLO DEL MINISTERO GUIDATO DA DANIELA SANTANCHÉ…

Estratto dell'articolo di Enrica Riera per “Domani”

 

la russa gaetano galvagno

«Il nipote dell'assessora ha iniziato oggi a lavorare nel mio ufficio (…), quindi tu vuoi che non mi approvino una cosa del genere? Ma va là!». Da anni l’assessorato al Turismo in Sicilia è retto dagli uomini di Giorgia Meloni. I fratelli d’Italia hanno cercato nel tempo di promuovere la regione con ricchi eventi e cotillon. Kermesse […] che, specie dopo le ultime inchieste giudiziarie, si sono rivelate vuote.

 

Dietro alle iniziative «volano di sviluppo» del territorio si è di fatto scoperto un coacervo di interessi, pratiche illecite e mancette che mette insieme mondo imprenditoriale, associazionistico e politico. Relazioni pericolose che per i magistrati della procura di Palermo, che indagano sul sistema di fondi regionali per l’organizzazione di eventi finiti agli amici degli amici, hanno un nome ben preciso: corruzione e peculato.

 

elvira amata gaetano galvagno

Queste sono le accuse mosse dai pm nei confronti del presidente dell’Assemblea regionale siciliana e delfino di Ignazio La Russa, Gaetano Galvagno, coinvolto nell’inchiesta insieme all’assessora al Turismo Elvira Amata. Nelle varie informative dei finanzieri emerge un quadro chiaro: un sistema di favori che arriverebbe anche ai livelli più alti delle istituzioni. Ai ministeri, ad esempio. E ai ministri.

 

«Allora per quanto riguarda il decreto, Elvira ha già dato disposizione di inviare al ministero la somma impegnata, dei trentamila... per la Fondazione Bellisario».

A parlare è il capo di gabinetto vicario dell’assessora Amata, Giuseppe Martino, che, coinvolto nell’indagine della procura guidata da Maurizio De Lucia, ha di recente lasciato il suo incarico.

 

de capitani galvagno

Sua interlocutrice è invece l’indagata “eccellente”, Marcella Cannariato che, al tempo, seguiva numerose fondazioni e riceveva finanziamenti regionali proprio attraverso l'assessorato al Turismo: l’ipotesi dell’accusa è che dietro ci fosse un patto di scambio. Tradotto: per ottenere quei fondi Cannariato, moglie del patron di Sicily by car Tommaso Dragotto, avrebbe assunto il nipote dell'assessora in una delle sue società e dato un incarico ben retribuito di consulenza a Martino.

 

Marcella Cannariato

Ma torniamo all’intercettazione. Che ha ad oggetto una «richiesta di finanziamento presentata all’assessorato regionale al Turismo da parte della Fondazione Bellisario». Una richiesta che, come spiega nella registrazione Cannariato, «necessita dell'approvazione del ministero del Turismo a Roma, ma che comunque è un “atto dovuto”». Perché atto dovuto? Sono i finanzieri che redigono l’informativa a rispondere: «C’è qualche timore sull’ottenimento delle somme ma Cannariato spiega che ha assunto il nipote di Elvira Amata per cui la richiesta di contributo sarà sicuramente accettata».

 

gaetano galvagno ignazio la russa

Quali strumenti di controllo ha pertanto messo in campo il ministero del Turismo circa il «non meglio precisato contributo pubblico»? Alla luce di queste novità giudiziarie, ci si chiede se il dicastero sia vittima o complice di un sistema fatto di nomine, consulenze e favori.

 

«No, non arriva a fine settimana, loro hanno mandato l’elenco compreso, ci siamo noi come Fondazione, al ministero lo rimanda indietro con l'approvazione del Ministro Donna 26 ed è un atto dovuto l’approvazione», continua a dire la manager che fa pure riferimento a una ministra.

 

Marcella Cannariato tommaso dragotto renato schifani

Chi è? La conversazione risale a settembre 2023: al vertice del ministero del Turismo c’era già Daniela Santanché. Sarà lei a celarsi sotto lo pseudonimo affibbiatole dalla procura, che ha oscurato le identità dei personaggi non indagati ma citati negli atti? Una risposta al momento non c’è. Di certo Daniela Santanché viene citata negli atti quando è Sabrina De Capitani, l’ormai ex portavoce indagata di Galvagno, a riferire a una terza persona di poter intercedere per lui parlando con il «presidente dell'Ars che lo può portare direttamente da Santanchè o La Russa».

 

gaetano galvagno sabrina de capitani

«Eee adesso però mi devo, mi devo ammanicare bene La Russa amore [...] no glielo deve, glielo deve dire Gaetano, non io», dirà De Capitani – che riferisce pure «di soggiornare in un appartamento a Palermo di FdI» – a proposito del presidente del Senato. Quale il suo scopo? Ottenere favori dai membri di governo? E di che tipo? I detective annotano: «La De Capitani avrebbe pianificato un incontro tra il Naso (Maurizio Naso, direttore marketing dell’Inter, ndr) e Galvagno per fine aprile in Sicilia, che però non sembrerebbe essersi ancora concretizzato;

DANIELA SANTANCHE - REGINA DI DENARI - MEME

 

la donna spiega come sia ancora attuale l'interesse del Naso di parlare con il Presidente dell'Ars e/o con il Presidente del Senato La Russa per ottenere dei fondi alternativi a quelli inizialmente pianificati per "SeeSicily" (progetto sul turismo, ndr), anche in Regioni diversi dalla Sicilia, esternando la propria difficoltà a non rispettare le previsioni di bilancio già formalizzate». Un riferimento viene fatto anche a Meloni, quando l’ex portavoce di Galvagno annuncia a Cannariato che la premier «il 17 e il 18 ottobre sarà a Palermo da loro (all’Ars, ndr)». La manager a quel punto non ci pensa due volte: mette a disposizione per Villa Gattopardo, struttura di sua proprietà.

gaetano galvagnoDANIELA SANTANCHEgaetano galvagno marcella cannariatodaniela santanchèMARCELLA CANNARIATO

[…]

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni friedrich merz

GIORGIA, T’HANNO RIMASTO SOLA! – PERSINO IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, DI FRONTE ALLA RIVOLTA DELLA STAMPA, DEGLI ALLEATI DI GOVERNO (SPD E VERDI) E ALLE PROTESTE DEGLI INDUSTRIALI, È STATO COSTRETTO A CRITICARE L’ACCORDO USA-UE SUI DAZI, DI CUI ERA STATO IL PRINCIPALE SPONSOR – SOLO LA MELONI TENTENNA E DIFENDE L’INTESA CON IL TYCOON, CHE È STATA FINORA “ASSORBITA” DAL MERCATO SOLO PER UNA QUESTIONE TEMPORALE: GLI EFFETTI REALI SUI CONSUMATORI SI VEDRANNO FRA 7-8 MESI…

ursula von der leyen donald trump emmanuel macron

COME MAI IL SEMPRE LOQUACE EMMANUEL MACRON TACE DI FRONTE ALL’UMILIAZIONE EUROPEA CON TRUMP SUI DAZI? IL TOYBOY DELL’ELISEO, CHE SI È SPESO PER NON SCENDERE A COMPROMESSI CON IL TYCOON (ERA IL FAUTORE DELLA LINEA DURA, CONTRO QUELLA MORBIDA PROPUGNATA DAL DUO MELONI-MERZ), HA PREFERITO CONTATTARE DIRETTAMENTE URSULA VON DER LEYEN. E LE HA POSTO TRE DOMANDE: 1) HAI PARLATO CON TRUMP DELLA WEB TAX? 2) CHI FIRMERÀ L’ACCORDO MONSTRE PER L’ACQUISTO DI 750 MILIARDI IN ENERGIA USA? 3) CHE FINE FANNO I CONTRATTI GIÀ FIRMATI CON ALGERIA, QATAR, AZERBAIGIAN? LI STRACCIAMO?

ursula von der leyen donald trump friedrich merz giorgia meloni emmanuel macron

DAGOREPORT - SIAMO DAVVERO SICURI CHE L’UNICA GRANDE COLPEVOLE DELLA ''DOCCIA SCOZZESE'' EUROPEA, COI DAZI TRUMPIANI AL 15%, PIÙ PESANTI IMPOSIZIONI SU GAS E ARMI, SIA LADY URSULA? - SE TRUMP NON DEVE RENDERE CONTO A NESSUNO, URSULA SI RITROVA 27 PAESI ALLE SPALLE, OGNUNO CON I SUOI INTERESSI, SPESSO CONFLIGGENTI: MENTRE MACRON AVREBBE VOLUTO USARE IL BAZOOKA CONTRO IL ''DAZISTA'', COME LA CINA, CHE HA TENUTO TESTA, DA VERA POTENZA, A WASHINGTON, MERZ E MELONI ERANO PER IL “DIALOGO”, TERRORIZZATI DALLE “VENDETTE” POLITICHE CHE TRUMP AVREBBE POTUTO METTERE IN ATTO (UCRAINA, NATO, MEDIORIENTE) - MELONI SA BENE CHE IL PEGGIO DEVE ANCORA VENIRE: LA STANGATA SULL’ECONOMIA ITALIANA DOVUTA AI DAZI SI ANDRÀ AD ACCAVALLARE ALLA FINE DEL PNRR E AI SALARI PIÙ BASSI D’EUROPA - SE L'AUTUNNO SARA' ROVENTE, NON SOLO ECONOMICAMENTE MA ANCHE  POLITICAMENTE (CON IL TEST DELLE REGIONALI), IL 2026 SI PREANNUNCIA DA SUDORI FREDDI... 

riccardo muti concerto agrigento alessandro giuli

DAGOREPORT - “AGRIGENTO CAPITALE DELLA CULTURA 2025” DOVEVA ESSERE PER IL MINISTERO GIULI-VO UN “APPUNTAMENTO CON LA STORIA” ED È FINITO NEL SOLITO “APPUNTAMENTO CON LA CASSA” - PER “INTERPRETARE IL SENSO DI UNA MEMORIA CONTINENTALE EURO-AFRICANA CONDIVISA E FARNE IL FERMENTO DI UN RITROVATO BENESSERE INDIVIDUALE DI CRESCITA COLLETTIVA” (SEMPRE GIULI), COME È POSSIBILE CHE LA REGIONE SICULA ABBIA SBORSATO LA FOLLIA DI 650MILA EURO PER UN SINGOLO CONCERTO NELLA VALLE DEI TEMPLI DELL’ORCHESTRA GIOVANILE CHERUBINI DIRETTA DA RICCARDO MUTI? LO STESSO EVENTO, ORGANIZZATO L’ANNO SCORSO DAL COMUNE DI LAMPEDUSA, ERA COSTATO APPENA 100MILA EURO - DEL RESTO, CON BUDGET DI 150 MILIONI, I 461MILA EURO PER LA “PROMOZIONE E PUBBLICITÀ DEL PARCO ARCHEOLOGICO” CI STANNO. COME IL “MOVITI FEST”: PER 473.360 MILA EURO, UN “PROGETTO CHE MIRA A COINVOLGERE E ANIMARE I LUOGHI DEL CENTRO STORICO AD AGRIGENTO” - ALLE CRITICHE, IL SINDACO DELLA CITTÀ DELLA CUCCAGNA, FRANCESCO MICCICHÈ, SI OFFENDE: “BASTA DILEGGIO STERILE. SE VINCE AGRIGENTO, VINCE LA SICILIA”! (QUI CE NE VOGLIONO 100 DI MONTALBANO…”)

temptation island

LE ANTICIPAZIONI DI “TEMPTATION ISLAND” - APPASSIONATI DI CORNA E FALÒ, AVETE PREPARATO GELATO E POP CORN PER LE ULTIME TRE SERATE DEL PROGRAMMA? SI PARTE DOMANI SERA E DAGOSPIA È IN GRADO DI RIVELARVI COSA ACCADRÀ TRA LE COPPIE - "FORREST GUMP" ANTONIO, DOPO ESSERE IMPAZZITO CON TANTO DI CORSA DISPERATA PER UN INVITO ALLO STADIO FATTO DAL TENTATORE ALLA SUA FIDANZATA, LA VEDE AL FALÒ E LE CHIEDERÀ DI SPOSARLO - L'AQUILOTTO VALERIO SI AVVICINA SEMPRE DI PIÙ ALLA SINGLE ARY E FINISCE PER TRADIRE SARAH. I DUE CHE ABITANO A ZAGAROLO DARANNO VITA A UNA SPECIE DI "ULTIMO TANGO A ZAGAROL". SARÀ LUI CHE, DISPIACIUTO E CON IL CUORE IN MANO, CHIEDERÀ DI POTER INCONTRARE LA COMPAGNA PER RIVELARLE DI PROVARE UN INTERESSE PER LA SINGLE E… - VIDEO

giorgia meloni dario franceschini guido crosetto francesco verderami senato elly schlein

DAGOREPORT - MA DAVVERO FRANCESCHINI, INTERVENENDO AL SENATO, HA MANDATO “MESSAGGI CIFRATI” AI MAGISTRATI FACENDO INTENDERE DI FARLA FINITA DI INDAGARE ESPONENTI DEL PD (SALA E RICCI), OPPURE SI RITROVERANNO SENZA I VOTI DEI RIFORMISTI PD AL REFERENDUM CONTRO LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA BY NORDIO? –CHE SIA UNA ’’IPOTESI SURREALE”, SBOCCIATA DALLA FANTASY DI VERDERAMI SUL “CORRIERE”, LO SOSTIENE, A SORPRESA, ANCHE GUIDO CROSETTO - IL DISCORSO DI FRANCESCHINI NON MIRAVA INFATTI ALLA ‘’SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DELLE TOGHE, BENSÌ ATTACCAVA LO SDOPPIAMENTO DEL CSM, CON I COMPONENTI SCELTI COL SORTEGGIO, MANCO FOSSE “LA RUOTA DELLA FORTUNA” - FRANCESCHINI HA POI MOLLATO UNO SCHIAFFO ALLA SUA EX PROTEGÉE ELLY SCHLEIN, NEMICA GIURATA DEI VARI ‘’CACICCHI” DEL PARTITO, QUANDO HA DIFESO IL SISTEMA DELLE CORRENTI INTERNE ALLA MAGISTRATURA (CHE LA RIFORMA VORREBBE SCARDINARE) - MA LA DICHIARAZIONE PIÙ RILEVANTE DI ''SU-DARIO'' L’HA DETTATA AI CRONISTI: ‘’IL REFERENDUM CI SARÀ NEL 2026, SARÀ SENZA QUORUM E SARÀ TUTTO POLITICO CONTRO IL GOVERNO MELONI’’ - BEN DETTO! SE UNA SCONFITTA SAREBBE BRUCIANTE PER LE TOGHE, PER GIORGIA MELONI LA BOCCIATURA SAREBBE UNA CATASTROFE IRRIMEDIABILE...