
“SONO CRESCIUTO SENZA MIO PADRE, PUR AVENDO SOFFERTO MOLTO, NON PROVO RANCORE” – SIMONE LEONI, LEADER DEI GIOVANI DI FORZA ITALIA, REPLICA AL CURARO ALLA DURISSIMA LETTERA DEL PADRE SILVIO (GIORNALISTA DEL "SECOLO D'ITALIA") IN CUI LO ACCUSAVA DI INFANGARE IL COGNOME CHE PORTA E DI NON ESSERE DEGNO NEANCHE DI SPOLVERARE GLI ANFIBI AL GENERALE VANNACCI: “CON SILVIO LEONI NON HO CONDIVISO NULLA DEI MIEI 24 ANNI DI VITA. E LO PERDONO PER AVERMI ATTACCATO SENZA CONOSCERE DAVVERO ME E I MIEI VALORI”
(ANSA) - "Pur avendo sofferto molto, ancora oggi non provo rancore per Silvio Leoni, con il quale non ho condiviso nulla dei miei 24 anni di vita. E lo perdono per avermi attaccato senza conoscere davvero me e i miei valori.
Sono cresciuto senza di lui, ma con l'amore di una famiglia che mi ha voluto bene e che mi ha insegnato i valori cristiani del rispetto, della dignità e della centralità della persona. Vado avanti a testa alta, con la forza delle mie idee. Sempre da uomo libero".
Lo scrive in una nota il neo segretario dei Giovani di Forza Italia, Simone Leoni, attaccato questa mattina duramente dal padre, Silvio, con una lettera aperta pubblicata su Il Tempo.
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