
TROVATE LE DIFFERENZE TRA ITALIA E GERMANIA – IL MINISTRO DEGLI ESTERI ANTONIO TAJANI PRECISA: “KIEV PUÒ USARE LE NOSTRE ARMI ITALIANE SOLO ENTRO I SUOI CONFINI – IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ DUE GIORNI FA HA TOLTO OGNI LIMITE ALL’UTILIZZO DEI MISSILI A ZELENSKY. E OGGI HA RICEVUTO IL PRESIDENTE UCRAINO A BERLINO, ANNUNCIANDO UN MEGA ACCORDO SULLA PRODUZIONE DI ARMI A LUNGO RAGGIO
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UCRAINA: TAJANI, KIEV PUÒ USARE ARMI ITALIANE SOLO ENTRO SUOI CONFINI
(LaPresse) - "Le nostre armi devono essere sempre usate nel territorio ucraino, questa è e resta la linea dell'Italia". Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, prima della segreteria nazionale di FI, a proposito dell'apertura concessa da altri Paesi a Kiev a usare missili a lunga gittata oltre i confini dell'Ucraina.
UCRAINA: ACCORDO BERLINO-KIEV SU PRODUZIONE ARMI LUNGO RAGGIO
(AGI) - Roma, 28 mag. - Il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, e il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, hanno firmato a Berlino un accordo sul finanziamento della produzione di armi a lungo raggio in Ucraina.
La notizia e' riportata sul sito del Ministero della Difesa tedesco e confermata dall'agenzia ucraina Ukrinform. "Il ministro della Difesa Boris Pistorius e il suo omologo ucraino Rustem Umerov hanno firmato a Berlino un accordo sul finanziamento delle armi a lungo raggio prodotte in Ucraina. E' stato inoltre stipulato un contratto tra l'Ucraina e l'industria bellica tedesca", si legge nel comunicato stampa.
L'accordo si basa "sull'impegno della Germania a investire direttamente nella produzione di armi in Ucraina". "Si prevede che un numero significativo di questi sistemi d'arma a lungo raggio sara' prodotto entro il 2025. I sistemi d'arma saranno rapidamente disponibili per le forze armate ucraine: i primi potranno essere schierati in poche settimane. Poiche' sono gia' stati introdotti nelle forze armate ucraine, non e' richiesto alcun addestramento aggiuntivo", si legge nella dichiarazione.
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La Germania continuera' inoltre a fornire munizioni all'esercito ucraino. Oltre alle consegne di munizioni d'artiglieria precedentemente annunciate nel 2025, "saranno consegnati ulteriori pacchetti di munizioni per diversi sistemi d'arma, inclusi i principali sistemi di difesa aerea".
La Germania fornira' inoltre all'Ucraina sistemi d'arma terrestri e armi leggere. Il ministro della Difesa ucraino e l'azienda di difesa tedesca Diehl hanno firmato un contratto per la fornitura di sistemi di difesa aerea e relative munizioni, alla presenza del ministro Pistorius. La Germania finanziera' anche impianti di riparazione in Ucraina.
Le aziende della Difesa di entrambi i Paesi creeranno una joint venture a questo scopo. Inoltre, e' stato finalizzato il finanziamento di una parte sostanziale delle comunicazioni satellitari dell'Ucraina, "garantendo il funzionamento continuo del sistema satellitare per un periodo prolungato".
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La Germania finanziera' anche i sistemi di comunicazione del comando militare ucraino e la produzione di apparecchiature mediche all'interno del Paese. "Il suddetto sostegno alle forze armate ucraine ammonta a circa cinque miliardi di euro. Il denaro proviene da fondi gia' approvati dal Bundestag.
Gli investimenti, in parte diretti, nell'industria della Difesa ucraina e la cooperazione tra le aziende del settore sono l'obiettivo dichiarato del governo tedesco per un rafforzamento duraturo e sostenibile delle capacita' difensive dell'Ucraina", ha dichiarato il Ministero della Difesa tedesco.
MERZ VEDE ZELENSKY, ARMI A KIEV SENZA RESTRIZIONI
(AGI) - La Germania e' pronta a sostenere l'Ucraina "senza restrizioni" nella sua produzione di armi, compreso quelle a lunga gittata. L'annuncio arriva dal cancelliere tedesco, Friedrich Merz, durante un incontro a Berlino con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
La pressione sulla Russia aumentera' ulteriormente "per indebolire la macchina da guerra di Mosca" e "aprire la strada ai negoziati", ha detto Merz, assicurando che Berlino "continuera' e ampliera'" il "supporto militare" a Kiev. Il ministero della Difesa tedesco ha fatto sapere che mettera' a disposizione di Kiev altri 5 miliardi di euro in aiuti militari.
Le dichiarazioni del cancelliere tedesco sui missili a lungo raggio sono "un'ulteriore provocazione verso la guerra e un tentativo di costringere gli ucraini a continuare a combattere", e' la replica del Cremlino, secondo cui le parole di Merz "ostacolano i tentativi di procedere verso un processo di pace in Ucraina": la Germania "compete con la Francia per il primato nel provocare ulteriormente la guerra", ha aggiunto Peskov.
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La visita di Zelensky, terzo incontro con Merz da quando il leader tedesco ha assunto l'incarico di cancelliere, aveva lo scopo dichiarato di ottenere un sostegno materiale per l'industria bellica di Kiev, in un momento in cui lo stallo sul campo sta delineando uno scenario da guerra di logoramento.
E nessun passo in avanti si intravede nemmeno sul fronte negoziale: Zelensky ha aperto alla possibilita' di un incontro a tre con il presidente russo, Vladimir Putin e il presidente Usa, Donald Trump, ma la risposta di Mosca e' stata gelida: "un incontro del genere dovrebbe essere il risultato di accordi concreti tra le delegazioni ucraina e russa", ha fatto sapere il Cremlino.
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Accordi concreti che al momento sembrano molto lontani. Putin non si muove dalle sue posizioni e secondo una fonte molto qualificata del Cremlino citata dall'agenzia Reuters, sarebbe pronto a porre fine alla guerra in Ucraina solo se l'Occidente accettera' ampie concessioni, tra cui lo stop dell'espansione verso est della NATO, la revoca delle sanzioni a Mosca e lo status di neutralita' per Kiev.
Le condizioni di Putin includerebbero: un impegno scritto delle principali potenze occidentali a non espandere la NATO piu'' a Est, escludendo di fatto l'adesione di Ucraina, Georgia, Moldavia e altre ex repubbliche sovietiche. La neutralita' dell'Ucraina, la revoca delle principali sanzioni occidentali a Mosca, una soluzione sul tema degli asset sovrani russi congelati e la tutela dei russofoni in Ucraina. Secondo una fonte, se Putin non riuscira' a ottenere un accordo di pace alle sue condizioni, cerchera' di dimostrare - attraverso un'escalation militare - che rifiutare la sua offerta comporterebbe in seguito un esito "piu' doloroso".
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SALVINI CON LA MAGLIA DI PUTIN
SALVINI CON LA MAGLIA DI PUTIN
DONALD TUSK - VOLODYMYR ZELENSKY - EMMANUEL MACRON - KEIR STARMER - FRIEDRICH MERZ - INCONTRO A TIRANA
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