Trump, 'potrei andare in Turchia se Putin verrà'
TERRE DI MEZZO - MEME BY EMILIANO CARLI
(ANSA-AFP) - Donald Trump ha evocato la possibilità di visitare la Turchia se il presidente russo Vladimir Putin vi si recherà per colloqui con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Non so se verrà. So che gli piacerebbe che fossi lì. È una possibilità", ha detto il presidente degli Stati Uniti ai giornalisti a bordo dell'Air Force One dopo aver lasciato l'Arabia Saudita e prima di arrivare in Qatar.
Ucraina: Kiev, decideremo quando sara' chiara presenza Putin
(AGI) - La leadership ucraina decidera' i prossimi passi da compiere nei colloqui di pace in Turchia una volta che ci sara' chiarezza sulla partecipazione del presidente russo Vladimir Putin. Lo ha detto una fonte diplomatica ucraina secondo quanto riporta il Guardian. "Tutto dipendera' dal fatto che Putin abbia paura di venire a Istanbul o meno. In base alla sua risposta, la leadership ucraina decidera' i prossimi passi", ha detto la fonte.
VOLODYMYR ZELENSKY DONALD TRUMP VLADIMIR PUTIN
Russia: dal Cremlino ancora nessuna indicazione su presenza Putin a Istanbul
(Il Sole 24 Ore Radiocor) -Il Cremlino ha nuovamente rifiutato di rivelare la composizione della delegazione russa che si recherà in Turchia per colloqui diretti giovedì con rappresentanti ucraini. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, nel briefing quotidiano è rimasto vago e non ha voluto rivelare l'identità dei rappresentanti di Mosca: "Nulla è cambiato a riguardo", ha dichiarato rispondendo a una domanda dell'Afp.
Putin Trump
"Lo faremo quando avremo ricevuto le istruzioni del presidente" Vladimir Putin, ha aggiunto, ribadendo comunque che "la delegazione russa sarà presente a Istanbul". Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha indicato che intende recarsi a Istanbul solo se sarà presente lo stesso Putin.
Zelensky dovrebbe comunque incontrare ad Ankara il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan. Se confermati, i colloqui di pace diretti fra russi e ucraini sarebbero i primi dal fallimento delle discussioni iniziali che si erano svolte a seguito dell'invasione dell'Ucraina nel febbraio 2022.
Mosca, 'sul tavolo a Istanbul questioni politiche e tecniche'
(ANSA) - Nei negoziati diretti tra Mosca e Kiev in programma domani a Istanbul saranno sul tavolo questioni "politiche e molte questioni tecniche", e la delegazione russa sarà "formata sulla base di questo". Lo ha detto il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov in un'intervista alla rete televisiva statale Primo Canale ripresa dall'agenzia Ria Novosti. "Tutte le tesi sono sul tavolo" e "la delegazione russa sarà pronta per i negoziati e attenderà la parte ucraina", ha detto da parte sua alla stessa emittente il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
vladimir putin se la ride per il ritardo della chiamata con donald trump
PUTIN NON SI SCOPRE E NON CAMBIA L’AGENDA
«Pridurki». Vladimir Putin ha poi chiesto scusa per questo suo ritorno al linguaggio da strada che ogni tanto riaffiora, quasi una reminiscenza degli inizi, quando prometteva che avrebbe inseguito i terroristi ceceni «fin dentro al cesso».
L’espressione usata ieri significa «idioti» o «deficienti», ed era riferita all’eventualità di nuove sanzioni imposte alla Russia, che in questi giorni aleggiano nuovamente, soprattutto in caso di un fallimento dei negoziati in Turchia, che qui nella capitale viene dato per probabile.
RECEP TAYYIP ERDOGAN DONALD TRUMP
Parlando in videoconferenza con gli imprenditori dell’associazione Delovaya Rossiya, il presidente russo ha detto molte cose interessanti, alcune delle quali possono forse aiutare la comprensione dell’aria che tira al Cremlino.
«Non si può avere paura di nuove sanzioni, ma bisogna essere preparati a tutto, perché chi comincia ad avere paura, perderà subito tutto» ha affermato quando gli è stata chiesta la sua opinione sulla minaccia di nuove misure punitive da parte di Europa e forse anche Stati Uniti.
«I leader dei Paesi occidentali agiscono a proprio danno, ma dobbiamo tenere presente che possono fare ciò di cui parlano pubblicamente. Sanno che certi provvedimenti fanno male soprattutto a loro, ma poi quegli idioti li attuano ugualmente, perdonatemi per l’espressione».
Anche il passaggio sull’Ucraina può essere indicativo di uno stato d’animo poco propenso al negoziato.
MEME SULL INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY A SAN PIETRO BY EMAN RUS
Secondo il presidente russo, le autorità di Kiev stanno attuando una mobilitazione forzata, con «le persone che vengono prese per strada, come cani», mentre «nelle nostre Forze armate entrano da sole almeno 50-60 mila persone al mese».
Tutto questo, e altre interessanti considerazioni sull’eventuale ritorno delle aziende straniere, «chi è stato maleducato con noi al momento dell’uscita, lo lasceremo dove si trova», conta quasi nulla davanti al quesito che più interessa e al quale solo il diretto interessato può rispondere: va in Turchia o resta a casa? È un tornante di una certa importanza da affrontare in fretta.
Quando si trova davanti a scelte delicate, il comportamento abituale del presidente russo prevede una assenza di qualche giorno, e poi l’annuncio della decisione. Questa volta, sembra invece che voglia dare prova di essere impermeabile alle pressioni del mondo che lo guarda. Business as usual, una normale giornata in ufficio.
TRUMP E PUTIN GATTO E LA VOLPE - MEME BY BOCHICCHIO
Al mattino la firma sul decreto che istituisce la creazione di un teatro a Mosca «focalizzato sulla promozione del teatro patriottico contemporaneo», al pomeriggio gli imprenditori di cui sopra, e questa mattina un bilaterale con il primo ministro della Malesia Anwar Ibrahim, in visita ufficiale a Mosca.
Lavrov, ci saranno il consigliere presidenziale Yuri Ushakov, e il ministro della Difesa Andrej Belousov. Con una possibile sorpresa.
Ieri al Cremlino, dopo oltre un anno di assenza, si è rivisto Roman Abramovich, l’oligarca che nel 2022 ebbe un ruolo fondamentale nell’organizzazione dei primi colloqui in Turchia. In ogni caso, sono nomi di un certo peso, che parrebbero escludere l’eventualità di un ripensamento da parte di Putin. Ma chi può dirlo. Anche sotto il cielo plumbeo di Mosca si percepisce una certa confusione.
VOLODYMYR ZELENSKY VLADIMIR PUTIN
Ne è prova evidente lo stesso Sergei Markov, un esperto di solito bene informato, che alle 15.26 di ieri afferma con certezza che sia il presidente russo che quello americano non saranno presenti ai negoziati, e un’ora dopo precisa che «Putin ancora non si è rifiutato di volare a Istanbul». (…)